Rotta verso Morolo-Itri, parla l’ex Vezzoli: “Destino beffardo, abbiamo il 60% di possibilità”

Rotta verso Morolo-Itri, parla l’ex Vezzoli: “Destino beffardo, abbiamo il 60% di possibilità”

Domenica prossima all’Arnaldo Marrocco, tra un brivido ed una palpitazione, gli occhi di molti andranno su due protagonisti in particolare.

Il primo non potrà che essere Dante Volante, “Il Principe”, l’uomo che con Francesco Pistolesi, da anni direttore sportivo biancorosso, compose la coppia-gol che nella stagione 2005/06 portò di peso la matricola ciociara in Serie D e che dallo scorso dicembre indossa la casacca dell’Itri.

Il secondo sarà invece Guido Vezzoli, centrocampista di origini campane ma da anni applaudito interprete del nostro calcio, che a Morolo gioca dalla metà dell’attuale stagione, ma che proprio ad Itri ha lasciato un pezzettino di cuore.

Per conoscere lo stato d’animo dei ciociari che si apprestano a giocare la classica gara da dentro o fuori, abbiamo dunque chiamato in causa quest’ultimo.

 

Guido, negli ultimi due mesi siete stati artefici di una rimonta pazzesca.

Questo però non vi ha evitato lo spareggio di fine campionato…

“Dopo un periodo difficile siamo stati bravi a compattarci nella fase che contava della stagione e dentro di noi abbiamo trovato la forza mentale per risalire la china.

Peccato non essere riusciti a tirarci fuori dalla zona-play out, ma abbiamo dato tutto quello che avevamo”.

E’ corretto identificare il rammarico con la sconfitta di Monte San Giovanni Campano?

“E’ inutile ormai pensare a ciò che si sarebbe potuto e non si è riusciti a fare.

Dobbiamo soffermarci su ciò che negli ultimi sessanta giorni ci ha fatto cambiare marcia.

Adesso siamo un’altra squadra rispetto a prima, il passato ce lo siamo lasciato alle spalle”.

Che effetto ti fa dover disputare la partita della vita proprio contro l’Itri?

“Di per sé già una gara-play out non può essere una partita come le altre.

Se poi devi scendere in campo contro una maglia alla quale hai dato tanto, ricevendo altrettanto, il discorso si complica ancor di più.

I sentimenti in ballo ci sono, e sono pure tanti, ma al fischio d’inizio dovranno esser messi da parte.

Adesso per me conta solo la salvezza del Morolo”.

Di fronte ti troverai alcuni tra i compagni con i quali condividesti quel meraviglioso biennio alle dipendenze di Parisella.

“Rivedrò con immenso piacere Mattia Mastroianni e probabilmente agirò nella medesima zona di campo di Stefano Rossini.

Pensare che con lui ho condiviso una stagione ed una vacanza.

Ed un’altra la vivremo insieme al termine della stagione.

Siamo tutti molto rammaricati di doverci giocare una salvezza tra di noi, però il calcio è anche questo e nessuno può farci nulla…”.

Il momento delle due squadre sembra molto diverso: voi arrivate al confronto diretto con tredici punti ottenuti nelle ultime sei giornate, mentre l’Itri ha vinto una sola partita nelle ultime dieci uscite…

“Non conosco i reali motivi del loro crollo.

Forse perdere la finale di Coppa Italia può aver causato un contraccolpo, ma la mia è solo un’ipotesi.

Io comunque non mi fido: hanno giocatori importanti ed in grado di decidere il match con una giocata, però noi dobbiamo pensare al fatto che negli ultimi due mesi e mezzo gli abbiamo recuperato dodici punti.

Per me giocare in casa ci garantisce il 60% di possibilità di farcela”.

Come deve essere interpretata una gara del genere?

“L’esperienza mi suggerisce che queste partite si vincono prima con la testa e poi con le gambe.

Dobbiamo affrontare il match senza paura e con il giusto approccio.

La nostra è una squadra mediamente molto giovane.

I nostri giovani ci trasmetteranno la spensieratezza necessaria.

Queste sfide possono durare novanta o centoventi minuti e procederanno per fasi.

Ci saranno momenti in cui la partita la faremo noi ed altri in cui potremmo subire la loro pressione.

Quando questo accadrà, dovremo esser bravi a tenere”.

Sfruttando magari le qualità di uno come D’Alessandris che nelle ultime gare ha segnato con grande regolarità…

“Gianmarco è un ’96 che ci sta dando tanto.

Se ascolterà i consigli di mister Campolo, sono convinto che potrà ambire alle categorie superiori.

Di ragazzi in gamba però ne abbiamo anche altri.

Mi piace sottolineare il rendimento di gente come Piscopo e Cantagallo, per esempio”.

E’ prematuro chiederti qualcosa circa il tuo futuro?

“Ad oggi siamo tutti proiettati su questa sfida con l’Itri, poi si vedrà.

Non posso negare di aver già ricevuto un paio di telefonate esplorative da altri club, ma ogni discorso sarà rimandato alla fine della stagione”.

 

 

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