SERIE D, APRILIA, MISTER FATTORI E LA FORZA DELLA NORMALITA’: ” AVANTI NEL COSTRUIRE LA SALVEZZA ATTRAVERSO GIOVANI STRAORDINARI”

SERIE D, APRILIA, MISTER FATTORI E LA FORZA DELLA NORMALITA’: ” AVANTI NEL COSTRUIRE LA SALVEZZA ATTRAVERSO GIOVANI STRAORDINARI”

A cura di Giovanni Crocé

La sconfitta  con l’ Arzachena mister Fattori potrebbe far pensare ad una settimana non troppo felice invece la sentiamo molto fiducioso...

Si certo, la ringrazio di aver fatto notare questo particolare nei toni perchè in realtà questa è sempre stata la nostra filosofia anche quando eravamo addirittura terzi senza pretese di restarci, perchè i nostri desiderata prevedevano di fare un lavoro colossale con i giovani ed i giovanissimi della nostra rosa di prima squadra che ha tanto da dare ora ma soprattutto in futuro all’Aprilia e chissà, qualcuno anche al calcio ancora più grande. Quindi quando arrivano rovesci pesanti come quelli di Arzachena noi li valutiamo e questo ultimo è dovuto a motivazioni differenti rispetto ad esempio alle uniche altre due vere goleade che abbiamo subito, ovvero quella con l’Ostia dove abbiamo staccato la spina in modo in atteso e quello con la Lupa, dove ci siamo ancor di più che ad Ostia dovuti piegare davanti alla forza di una squadra fortissima, affamata ed esperta, in lotta aperta per vincere il campionato. Davanti a certi investimenti e a certe giocate, come quelle fatte davanti a noi da un big come “Peppe” Siclari, noi ci dobbiamo soltanto togliere il cappello e far maturare i nostri ragazzi anche tramite delusioni sportive momentanee. Ad Arzachena invece è stato un mix strano tra palloni persi, occasioni non concretizzate da noi e anche un arbitraggio che per la prima volta mi ha lasciato scontento, ma lo metto per ultimo perchè tenderei a derubricare come “gara particolare”, quella persa domenica, conto che col Selargius i miei abbiano in primis tutta un altra testa  e che qualche episodio ci giri anche a favore.

Il fiore all’occhiello sono i giovani e Maola è rientrato proprio oggi da uno stage con la rappresentativa di D che farà il viareggio, non male…

Si certo,  ma mi auguro che lui come altri si tolga la soddisifazione di poter giocare non solo il viareggio ma un giorno anche tra i professionisti perchè in tanti hanno qualità diffuse visto che se siamo comunque nella colonna di sinistra della classifica con una squadra che in teoria anagraficamente per la quasi totalità dovrebbe fare la Juniores Nazionale, vuol dire, al netto di battute a vuoto, che questi sono calciatori veri, che stanno crescendo. Il nostro più anziano è del ’90, Roversi in attacco, o giù di lì, quindi sapete bene che tanti calciatori sono notati anche adesso da diversi osservatori. Ad esempio Chiarucci, difensore centrale addirittura del ’97, ce l’hanno chiesto in tanti ma resta a finire il campionato ad Aprilia. Però del resto parli col direttore Montella, io mi godo i miei giovani e sono contento di loro, perchè vengo dalla Berretti e so cosa possono darmi in prospettiva.

Al netto di eventuali comunicazioni da parte della dirigenza, in un mercato in fermento per tanti, da voi nessuno parte e nessuno arriverà?

Ad oggi io le posso confermare che non è arrivato nessuno e nessuno dovrebbe partire, io sono contento di quello che ho per l’obiettivo di salvezza ed estrema valorizzaizone dei giovani che serve all’Aprilia, poi è noto che se davvero so qualcosa, è perchè il D.s. Montella mi chiama quando c’è da prendere qualche nuovo innesto o cedere qualcuno e solo allora io ne parlo con lui, dicendo si o no all’acquisto o alla cessione, come in tutte le società dove i compiti sono ben divisi ma ad oggi io non ho notizia imminente di nulla, nè in entrata e nè in uscita.

Il vostro campionato è esattamente così come se lo aspettava a questo punto? La preoccupa che il mercato possa stravolgere equilibri consolidati?

Onestamente più o meno contavo di essere al giro di boa in questa posizione, certo che vincere a Selargius, come nell’altra gara prima della sosta aiuterebbe a stare tutti più sereni per le festività natalizie, e stiamo lavorando anche per questo. Le altre fanno mercato, ma noi lavoriamo con la forza della normalità e quindi conto che il nostro lavoro sul campo sia la migliore medicina per salvarci velocemente e toglierci quante più soddisfazioni possibili, senza farci risucchiare in basso, che è l’unica cosa che assolutamente dobbiamo evitare. Per fare questo bisogna migliorare un po’ in tutto, intensità, velocità e quando si può far gol, non perdonare, perchè spesso il nostro gap di esperienza va eliminato proprio con l’abnegazione e trasformare gli anni in meno in entusiasmo all’interno della partita