SERIE D, LUPA CASTELLI – BOLDRINI HA NEL MIRINO L’APRILIA: “ABBIAMO LAVORATO DURO, PRONTISSIMI ANCHE DOMANI”

SERIE D, LUPA CASTELLI – BOLDRINI HA NEL MIRINO L’APRILIA: “ABBIAMO LAVORATO DURO, PRONTISSIMI ANCHE DOMANI”

A cura di Giovanni Crocé

DOMANI, SABATO POMERIGGIO L’ANTICIPO LUPA CASTELLI-APRILIA AL “MONTEFIORE” DI ROCCA PRIORA SARA’ RIPRESO DALLE TELECAMERE DI RETE ORO CON TELECRONACA INTEGRALE E RIPROPOSTO LA PROSSIMA SETTIMANA. PER SAPERE QUANDO VEDI COME SEMPRE IL PALINSESTO SU SPORTINORO.COM PER IL CANALE 210 (RETE ORO NEWS)

Michele Boldrini, domani pomeriggio di nuovo in campo ma da primi in classifica, nell’anticipo casalingo delle 14.30 sfiderete un avversario come l’Aprilia che è la sorpresa del girone G, che gara sarà?

Secondo me ci divertiremo molto anche perchè le due squadra amano giocare il pallone e anche noi abbiamo voglia di fare una bella vittoria casalinga, e in particolare vi dico che la settimana di allenamenti è andata veramente molto molto bene, quindi chi verrà domani al campo secondo me starà sulla corda fino all’ultimo.

Tu sei stato al Perugia a più riprese, sei di Perugia e col Perugia hai esordito sia in A che in B, che ricordi hai?

Oramai sono passati praticamente 10 anni visto che io esordii con Serse Cosmi in panchina in una partita contro il Chievo mentre in B mi allenava Stefano Colantuono, e giocai a Marassi contro il Genoa e in casa al “Renato Curi” contro il Frosinone, ma ero un ragazzotto di appena 18 anni proveniente dalle giovanili, era davvero tutto un altro calcio e avevo altre sensazioni, era elettrizzante per un perugino doc vivere con la maglia della sua città sempre addosso, questo è evidente, ma adesso non ricordo molto. Mi resta l’amicizia ancora buona con Fabio Gatti visto che eravamo quasi coetanei e con l’attuale giocatore del Lecce Gennaro Delvecchio, che era a Perugia a quei tempi…

Adesso sei in pratica una punta esterna ma ti senti più ala o attaccante?

Ho fatto tutto il settore giovanile e gran parte della carriera agonistica senior in un 4-4-2 in cui io ero una delle due ali o esterni alti che dir si voglia, comunque sempre a centrocampo a spingere e fare superiorità numerica e gol, ma adesso che va di moda anche da noi il 4-3-3 devo dire che non mi dispiace affatto perchè mi è sempre piaciuto potermi dedicare soprattutto alla fase offensiva e in un modulo come il nostro, in una squadra fatta come la nostra, mi è concesso e per me è fantastico.

Avete vinto le ultime tre per un gol di scarto e due al minuto 93′ contro Terracina ed Anziolavinio, segno che ancora non avete al cento per cento continuità o che gli avversari vi rendono dura la vita?

A volte l’uno e a volte l’altra, ma devo dire che per le qualità della Lupa Castelli attuale, che è prima in classifica, dobbiamo essere più continui nell’arco della gara perchè risolto quello avremmo già fatto metà del nostro lavoro, e saremmo davvero molto molto più forti. A volte è vero che si va avanti a fiammate, a giocate dei singoli, ma questo gruppo di giocatori è forte umanamente e tecnicamente, quindi in attesa di risolvere la questione della fluidità di manovra, ben vengano questi punti ottenuti anche non giocando tutta la partita perfettamente. Per il resto ci penseremo e ci pensiamo con l’allenamento a lavorare su quello che non va, ma mister Galluzzo è il primo a volerci migliorare sulla fluidità di manovra.

Chi era il tuo idolo da giovane promessa del Perugia Calcio?

Non avevo un vero idolo, ma sicuramente chiunque fosse nelle giovanili me compreso aveva una grande ammirazione per quel che in quel periodo faceva Fabrizio Miccoli al grifo, era e resta uno dei miei giocatori preferiti, e poi stravedevo per Ronaldinho, ma lui resta qualcosa di soprannaturale, un mago, non ne parliamo troppo.

A volte le grandi vittorie come la vostra ad Ostia domenica scorsa, possono lasciare qualche strascico a livello di energie mentali spese o non è questo il vostro caso?

Io ho visto che anzi, ci siamo allenati più felici e vogliosi del solito, proprio perchè sappiamo che dietro di noi corrono e non perderanno occasioni e quindi dico di no, almeno non ho assolutamente avvisaglie di nessun tipo per una Lupa Castelli stanca mentalmente nè fisicamente, stiamo alla grande, ora più che mai in crescita.

Hai molto girato l’Italia giocando anche per Pisa, Sansepolcro e Battipagliese ma nel Lazio giochi per la prima volta, vedi differenze dalle altre regioni?

Qua alla Lupa e nella zona dove vivo si sta benissimo  e se i presupposti fossero confermati resto ben volentieri finchè vorrà la società perchè Patron Virzi è persona seria e rara come poche che motiva la squadra in modo incredibile e ha fame di vittorie come nessuno. Soprattutto sta vicino alla squadra e rispetta gli impegni presi e questo per il calciatore è la base per rendere al meglio. Lo dico appositamente perchè vengo dalla stagione alla Battipagliese, altra regione, stessa categoria e neppure così male a livello di squadra, ma mi sono trovato non benissimo in squadra e per me è bellissimo poter pensare solo a giocare a calcio e provare a vincere il campionato.

Tra i giovani con chi hai il rapporto migliore, a chi dai più consigli?

Anche se non è il mio ruolo siamo già molto amici io e Daniel Gordini, il nostro stopper classe ’96, e anche se io sono dell’85, mi trovo bene con umanamente con lui e mi fa piacere dargli più consigli che posso perchè lo vedo davvero forte nel suo ruolo, e questo fa la differenza. E’ vero che i giovani oggi in D devono giocare sempre per obblighi regolamentari di Lega, ma noi possiamo dire di averne 2-3 che sono il nostro orgoglio e che sono il prototipo del giovane forte e già pronto per prendersi in campo delle responsabilità forti, lui come Icardi a centrocampo sono i primi due nomi che mi vengono in mente…

Eppure un perugino che viene dalla Battipagliese come è stato notato da una squadra dei castelli romani?

Devo dire grazie all’input iniziale dato alla società da mister Gagliarducci che ha detto anche a me personalmente di aver suggerito il mio nome alla società del patron Virzi in fase di costruzione della rosa, quando lui era ancora giocatore e io giocavo nel Pisa. Evidentemente anche se io ero giovane devo avergli lasciato un bel ricordo, anche se onestamente davvero io non mi ricordavo di averlo affrontato in campo, comunque lo ringrazio perchè poi l’attuale D.g. Rosato si è messo in contatto con me ed è stato fondamentale per poter iniziare questa nuova esperienza che per ora mi sto gustando davvero appieno e rifarei ancora.