SERIE D, PARLA IL GRANDE ASSENTE MASTROSANTI (ANZIOLAVINIO): “CON LA LUPA PECCATO NON ESSERCI MA I RAGAZZI USCIRANNO COMUNQUE A TESTA ALTA”

SERIE D, PARLA IL GRANDE ASSENTE MASTROSANTI (ANZIOLAVINIO): “CON LA LUPA PECCATO NON ESSERCI MA I RAGAZZI USCIRANNO COMUNQUE A TESTA ALTA”

A cura di Giovanni Crocé

Kevin Mastrosanti, prima punta “pesante” classe ’94 che domenica però non ci sarà perchè squalificato nell’Anziolavinio che ospiterà la Lupa stellare, mentre voi siete ultimi in classifica…peggio di Davide contro Golia…

Certamente molto, molto peggio, anche perchè la Lupa Castelli è serissimamente candidata a vincere il girone G, non perde praticamente mai e 9 volte su 10 vince in modo netto, stratosferico, ha giocatori di categoria superiore e viene dalla freschissima eliminazione in Coppa Italia di D per mano del Monopoli, io purtroppo non ci sarò per squalifica, ero diffidato e nemmeno ci pensavo, anche se il comunicato ufficiale già giovedì è uscito, noi ieri non ci siamo allenati e per me è stata una piccola mazzata, fa sempre piacere giocare contro i più bravi. Tutto, ma proprio tutto è contro l’Anziolavinio, abbiamo una possibilità su un miliardo di vincere o comunque di fare risultato e non è possibile dire altro, se si vuole guardare alla situazione con realismo. In più io a dicembre ero andato in prova proprio da loro per essere un possibile rinforzo di mercato, allenandomi circa due settimane con tutti i ragazzi della Lupa Castelli e quindi  ho potuto testare in allenamento tutto la loro forza. Poi per carità, vedendo che subito dopo al posto mio è di fatto arrivato un big e un gigante dell’area di rigore come La Cava, sinceramente mi arrendo e alzo le mani, perchè è un giocatore mostruoso.

Posso solo dire che la cosa più bella sarebbe vedere i miei compagni uscire dal campo al di là della mia assenza, con onore e sapendo che tutto il cuore e la grinta possibile l’Anziolavinio ce l’ha messi onorando l’impegno e non lasciando nulla di intentato. In fin dei conti, la Lupa è oggi la più forte perchè oltre che tecnicamente, fisicamente e tatticamente superiore, ci mette anche più cuore di tutti. E se lo fanno loro, dobbiamo farlo anche noi che siamo fanalino di coda, altrimenti finisce in massacro sportivo prima di cominciare.

Sei un ragazzo del 1994 che anche se domani guarderà gli altri giocare, avendo di fatto  in rosa anche ragazzi del ’98 ti trovi a fare il titolare e il veterano al tempo stesso al tuo ultimo anno da “under in età di lega”…tante responsabilità reggere un attacco per cercare la salvezza disperata?

Siamo concreti e coi piedi per terra anche con quello, in particolare so benissimo che anche salvarsi è difficilissimo, non voglio dire altro perchè io ed i miei compagni andiamo in campo per credere profondamente in quello che facciamo e concentrarci troppo sul passato è deleterio perchè se è vero che siamo dove siamo oltre per la gioventù estrema della rosa, mister Giuseppe Guida e tutto lo staff ci danno il massimo possibile in questa stagione complicatissima per farci rendere al meglio, quindi andiamo a giocare contro tutti per rispettare prima di tutto noi stessi e la possibilità che comunque ci dà la società nel regalarci una maglia da titolare in D. Io so che lavoro ora tra le difficoltà per seminare e magari potermi meritare una fama nel mio piccolo che mi consenta almeno di avere offerte e restare almeno in D in ogni caso anche quando under non lo sarò più. E come me molti di noi lottano per loro stessi e al contempo per la società che ci ha dato questa chance, giocoforza.

Di fatto arrivato dall’Isola Liri e prima ancora al Gia.da Maccarese, hai fatto gol e presenze e per uno che era proveniente dalla Juniores Elite dell’Atletico 2000 di mister Boncori, comunque è stato un bel salto in avanti…

Esatto, parto proprio da quel presupposto nel pesare parole e pensieri, e ancora prima ero al De Rossi, prima dell’Atletico e Boncori mi ha cambiato in meglio la vita calcistica, spingendomi a credere di poter fare al massimo la punta centrale e provare a vivere di calcio, che è sempre stato il mio sogno. In questo credo ed in questo metterò tutto me stesso anche se vivere bene di calcio oggi in Italia e tra i dilettanti è sempre più difficile per un giovane che vuole arrivare, di fatto, dal De Rossi al professionismo ma la mia volontà è quella.

Di quel fantastico atletico 2000 di quei tempi, 3 stagioni fa, solo tu e Bertoldi della Tor Tre Teste tra i 94-95 state trovando spazio a tratti, credi che sia sceso il livello del campionato Juniores Elite ad oggi?

Io credo che ci sia sempre tutt’ora la sfiducia degli addetti ai lavori che devono vincere o salvarsi presto e bene e a costi possibilmente contenuti oggi come ieri e allora molte partite le vengono a vedere prevenuti cercando al massimo un panchinaro giovane da pagare il minimo come rimborso e allora il nostro è sempre un cammino in salita. In più in generale tutti sanno che o sei un fenomeno o difficilmente una società ha tempo e voglia di poter puntare su tanti giovani, non lo scopro io. Pensate che eravamo davvero un ottima squadra ma adesso a mia memoria solo Luce che era in attacco con me gioca in Promozione alla Vigor Perconti e Sabetti, il nostro portiere, credo sia in promozione anche lui al Tor di Quinto, di quell’Atletico solo io ho avuto la possibilità di giocare più o meno stabilmente subito in D. Poi è chiaro, è un salto enorme e durissimo sotto ogni aspetto passare dal giocare contro coetanei pur bravissimi a reggere una serie D anche solo per salvarsi, ma ce la sto mettendo tutta…

Come mai sei andato via da Isola Liri, anche là lottavi per salvarsi, cosa ti ha spinto a scegliere l’Anziolavinio da dicembre in poi?

Banalmente per giocare ancora di più e essere titolare il più possibile proprio per sfruttare al massimo il mio anno da under e formarmi ancora di più, in particolare perchè devo dire che essendo io romani di San Giovanni mi sono tolto il grande stress logistico di compiere un viaggio di 1 ora e mezzo da Roma a Isola Liri (Frosinone) e adesso al massimo impiego 40 minuti per andare ad allenarmi ad Anzio e non nego che ne guadagno anche in lucidità e dispendio negli spostamenti. Poi non ho avuto brutti rapporti con l’Isola Liri e li ringrazio per la chance avuta ma proprio contro di loro ho siglato una storica vittoria pochi giorni fa a fine febbraio con un trionfo 1-0 grazie ad una mia rete, classico gol dell’ex in quello che comunque era uno scontro salvezza in cui abbiamo mostrato la nostra serietà. Cerco di ripetermi ogni giornata. Il gol fatto  recentemente al volo di sinistro all’Ostiamare, anche se poi abbiamo perso, ad esempio, rimarrà tra i miei ricordi più belli da calciatore “adulto”, neppure io so come ho fatto, ma è stata finora la mia perla stagionale.