SERIE D, L’APRILIA DI FATTORI VERSO L’OSTIAMARE: “SFIDARE I BIANCOVIOLA? UN NUOVO BANCO DI PROVA DA PREPARARE SERENI”

SERIE D, L’APRILIA DI FATTORI VERSO L’OSTIAMARE: “SFIDARE I BIANCOVIOLA? UN NUOVO BANCO DI PROVA DA PREPARARE SERENI”

A cura di Giovanni Crocé

Mister Mauro Fattori, con Lupa Castelli-Viterbese spostato a mercoledì 11 febbraio, il vostro match contro l’Ostiamare (domenica ore 14.30 allo stadio “Quinto Ricci” di Aprilia) è il piatto forte di questo weekend nel girone G…

Sì e ce ne rendiamo conto tutti perchè la classifica parla chiaro e nel gruppo G è la sfida più d’alta classifica( terza in classifica a quota 37 l’Ostiamare di Roberto Chiappara e quinta l’Aprilia a  33 punti ndr), ma ricordiamo anche che caricare le partite di troppe aspettative, almeno a noi non piace e non fa bene in assoluto, perchè prima di tutto deve venire la prestazione ed il rispetto per sè stessi e per l’avversario e 3 punti contro una grande squadra valgono esattamente quanto 3 punti contro una squadra che sta sotto di noi e si ottengono con gli stessi ingredienti: lavoro, lavoro, lavoro. Noi saremo sempre noi stessi e senza dubbio affrontare l’Ostiamare rappresenta un banco di prova importante, come tutte le grandi squadre cercherà di fare la partita e noi faremo altrettanto, non amiamo difenderci e basta, vogliamo sempre proporre gioco e risultati, ben consci anche della estrema gioventù della nostra rosa…

Eppure affrontare e battere una big come l’Ostiamare forse è l’unica cosa che vi manca, oltre alla salvezza sempre più vicina, per nobilitare il campionato…

Noi a questo non pensiamo perchè ogni gara fa storia a sè ma chi non vorrebbe fare bella figura sempre, oltretutto contro una squadra fortissima come l’Ostiamare? Noi lavoriamo sempre per il massimo e non ci accontentiamo del fatto che molti pensino che siamo già andati oltre le migliori previsioni, perchè a noi interessa il campo, allenarci bene e fare risultato, poi se le prestazioni saranno positive le nostre soddisfazioni ce le siamo sempre tolte, l’ambiente, come le ripeto, è sereno, attento e concentrato…

All’andata non finì bene, veniste sconfitti 3-0 all’Anco Marzio di Lido di Ostia dai ragazzi di mister Chiappara, era inizio campionato, da allora i suoi li vede migliorati?

Non voglio pronunciarmi eccessivamente, perchè ogni sfida va presa con le molle, però se intende dire più sicuri e consapevoli di sè stessi, dico di sì, perchè passando anche da brutti rovesci oltre che da belle vittorie, i miei ragazzi, che sono una squadra giovanissima, sono per forza di cose più maturi e preparati di prima. Ci arriviamo con una buona condizione fisica generale, credo che a parte Cioè squalificato a centrocampo e il giovane stopper Chiarucci (out da qualche settimana per una lussazione alla spalla ndr) non mancherà nessuno e ci sono pur sempre ex affamati di ben figurare quando affrontano proprio l’Ostiamare (il bomber dell’Aprilia, il classe ’90 Roversi giocò con gli allievi regionali biancoviola in coppia d’attacco con l’ostiense Christian Massella, prima di passare a gennaio di quella stagione al Perugia Calcio).

Questa sosta dovuta al torneo di Viareggio al suo Aprilia ha fatto bene o male? La trova giusta?

Tutto sommato, anche se secondo me in linea di massima si poteva anche giocare senza fermare completamente il campionato di serie D, a ben vedere male non ha fatto, anche perchè  tutte le squadre, chi più chi meno, sanno gestire soste ampiamente previste e programmate già dall’uscita dei calendari, quindi si approfitta di questa settimana di pausa per lavorare sui particolari e fare qualche piccolo richiamo di preparazione, lavori di rifinitura che permettono anche di cementare il gruppo, recuperare qualche infortunato, alla fine ci può stare. A noi credo che servisse e spero che i risultati si vedranno in campo, ci sentiamo ampiamente con le batterie ricaricate e confido che si vedrà in campo. In fin dei conti è stato giusto non inficiare le rose di quelle squadre che sia nel nostro gruppo G che nell’altro gruppo umbro-toscano (dove ci sono anche Virtus Flaminia e Rieti ndr) stanno fornendo giocatori alla rappresentativa di Serie D per questa grande manifestazione e se è solo per una settimana, nessun problema.

Lei ha ancora il piacere di insegnare calcio come faceva con i suoi giovanissimi nazionali giusto un anno fa, si aspettava una annata tanto importante al primo anno di gestione di una prima squadra da parte sua?

Nulla è automatico e scontato, però se sono qua sono orgoglioso che questa sia stata una chiamata fatta con grande naturalezza e spontaneità da parte della società, in primis grazie a patron Tassinari ed al D.s. Montella, una scelta che mi onora e mi onorerà ora e sempre perchè è stata una salita costante premiata dai risultati, in una squadra ed una società dove sono cresciuto umanamente e professionalmente e dove, in fin dei conti, svolgevo ed insegnavo già il calcio che più mi piace e mi piace tutt’ora, quello da fare con e per i giovani, costruendo calciatori in un settore giovanile prestigiosissimo e di blasone come è quello dell’Aprilia, costruendo atleti e uomini per la prima squadra. La cosa più bella è che questo è arrivato in un momento di difficoltà societaria e chi di dovere ha premiato le belle annate fatte tanto con i giovanissimi nazionali quanto con gli allievi nazionali, dove nei tre anni di permanenza in C i miei ragazzi hanno sempre disputato le finali, altrimenti io non sono e non sarei mai stato tipo da propormi, non ne ho la faccia tosta, ma quando mi hanno cercato ho detto sì senza troppe remore.

Tra gli allenatori, visto che di fatto è passato in pochi mesi dai giovanissimi nazionali al condurre alla grande una squadra di serie D, lei è probabilmente la vera grande sorpresa di questo girone di serie D…

Non so se sia vero e pur raccogliendo con piacere il complimento, resto consapevole che avrei potuto adattarmi così bene ed in un tempo relativamente breve al difficilissimo campionato di SerieD solo ad Aprilia, con questi ragazzi e con questo staff, dove c’è una giusta mentalità condivisa che non ha bisogno di troppe spiegazioni, perchè tutti sono del posto o hanno dentro di sè principi simili e sanno cosa cerchiamo qua per far calcio: zero presunzione, tanto lavoro e tanto amore per il calcio, tanta voglia di apprendere e di essere disponibili ogni giorno a sacrificarsi, offrendo in cambio tanta abitudine a giocare un buon calcio, di tradizione, e la serietà societaria, sotto ogni aspetto organizzativo ed economico. Io vengo dal calcio dei giovani e con una prima squadra “verdissima”, dove alcuni sono cresciuti calcisticamente anche sotto di me, mi sto trovando benissimo, sto raccogliendo tanti consensi, pur se, le ripeto, per me la cosa più importante è costruire bene le partite a partire dalla settimana di allenamento, mi piace insegnare calcio e soffermarmi sui singoli gesti tecnici e da là far partire ogni altra cosa e in un organico come quello dell’Aprilia, pur se in Serie D, questo si può ancora fare splendidamente ed è la cosa che più mi dà gioia. Mi spiego ancora meglio: in uno spogliatoio formato per la stragrande maggioranza da campioni affermati per la categoria, in una rosa progettata per vincere subito, forse questa umiltà non avrei potuto trovarla e le assicuro che magari si sarebbe raccolto forse qualche punto in più ma mi sarei divertito di meno, in un organico dove c’è poco da “formare” da insegnare, mentre qua in questo Aprilia tutti, dal più grande al più piccolo sono affamati di calcio e mi ascoltano sempre, soffermandosi anche qualche minuto in più a provare esercitazioni tattiche o ad personam e per me, non c’è cosa più bella…