Festeggiato (rapidamente) il primo storico punto conquistato in Serie D, il Serpentara BellegraOlevano riprenderà oggi gli allenamenti in attesa di comunicazioni ufficiali sulla guida tecnica.
Pietromaria Del Duca, uno degli ultimi arrivati (con l’attaccante De Iulis, anche lui andato a bersaglio nel bel 2-2 di Manfredonia), fa un passo indietro per commentare la gara in terra pugliese.
«E’ stata una bella partita, una gara aperta.
Abbiamo subito avuto l’occasione per passare in vantaggio, ma il portiere locale ha sfoderato una bella parata.
Nel finale di prima frazione abbiamo subito gol su una verticalizzazione, ma non ci siamo abbattuti e nel secondo tempo abbiamo avuto un’ottima reazione come già accaduto col Bisceglie».
Proprio Del Duca, su calcio di punizione (il difensore classe 1991 si può definire uno “specialista”), ha riportato in parità le cose prima del guizzo di De Iulis che ha portato in vantaggio il Serpentara.
«Nel finale, visto che abbiamo anche dovuto giocare a lungo in dieci (espulso De Santis), la squadra ha accusato un po’ di stanchezza e il Manfredonia ha trovato il pareggio a cinque minuti dalla fine su un tiro deviato proprio da me: peccato, perché vincere in quella bolgia ci avrebbe dato una grossa carica, ma comunque era importante “schiodare” da quota zero».
Il Serpentara è già proiettato alla sfida di mercoledì ad Albano per il turno preliminare di Coppa Italia.
«Giocheremo con lo spirito di chi vuole fare bene – spiega l’ex Vallee d’Aoste – perché questo può essere un torneo utile.
Qui c’è un gruppo forte, composto da uomini veri, e questo ci regala speranze per il resto della stagione».
Sull’impatto evidente che hanno avuto lui e De Iulis, i due ultimi arrivati, Del Duca spiega: «Ci siamo subito calati in questa situazione, siamo qui per offrire il nostro contributo a questa squadra.
Speriamo che quello di Manfredonia sia il primo risultato utile di una lunga serie».
(Ufficio Stampa Serpentara BellegraOlevano)