Si aprono le danze…siete pronti a ballare??????

Si aprono le danze…siete pronti a ballare??????

L’11 Aprile l’Eccellenza parte. Ma tante le paure e i timori delle società….

Il Direttore Minichino è sin troppo esplicito: “Tanti sacrifici economici da parte delle società che hanno aderito ma nessuna certezza sui sostegni promessi e chissà se mantenuti…Fu vera gloria????

L’attesa per l’avvio della nuova stagione sportiva ,fissato per l’11 Aprile e dedicata ai campionati di Eccellenza, cresce di giorno in giorno . L’inizio è ormai imminente, dietro l’angolo e, ovviamente, le società cercano di organizzarsi al meglio per poter dar vita al campionato più anomalo della storia del calcio dilettantistico . Ma oltre a studiare l’efficiente organizzazione per poter disputare le gare con la massima sicurezza, secondo le norme del protocollo CONI, le società cominciano anche ad interrogarsi e a nutrire diverse perplessità, legate soprattutto all’incertezza dei rimborsi o se volete “ristori “ che sembrano allo stato attuale una lontana chimera. E proprio su questo argomento, molto caro evidentemente, alle società della nostra regione che, comunque mettono in campo non pochi sacrifici di carattere economico, per garantire l’attività agonistica, abbiamo voluto ascoltare come ogni appuntamento settimanale il pensiero, sempre molto diretto e schietto del Direttore Raffaele Minichino .

E’ piu l’attesa di ricominciare che cresce o l’ansia di dover affrontare non pochi problemi gestionali ed economici???

Si …hai detto molto bene nella tua introduzione all’argomento che affronteremo questa settimana- replica il Direttore Minichino– perché mi piace esternare il mio libero pensiero, senza condizionamenti, rispetto agli accadimenti che si susseguono. A qualcuno potro’ anche sembrare, nel mio editoriale settimanale, contrario a questa decisione di ricominciare, ma a questo qualcuno, rispondo che sono piu realista del Re , perchè conosco le società e perchè purtroppo in questo momento di pandemia, conosco anche le enormi difficoltà alle quali stanno facendo fronte.

Il direttore Raffaele Minichino

Premessa doverosa a parte, che mi sentivo di sottolineare, vengo al tuo quesito molto pertinente. Ritengo che ansia e attesa siano parimenti due stati d’animo che stanno attanagliando, in egual misura, le società che hanno deciso (e non aggiungo altro…) di cimentarsi nel campionato di Eccellenza. Ansia e aggiungo preoccupazione, perchè questo mini torneo- non posso definirlo diversamente- costa quasi se non di piu di un campionato regolare senza alcun certezza che, le esposizioni economiche alle quali sono sottoposte le società siano effettivamente reintegrate e senza la certezza dei tempi. Mi piace essere pratico e per questo faccio un esempio semplicissimo cosi da farmi capire meglio….

Le linee guida previste dal Protocollo Sanitario CONI trasmesso il 23 marzo inviato alle società prevedono, attraverso la Convenzione con la Federlab ,questi costi per l’effettuazione del tampone 24/48 ore prima della gara .

9,50 per tampone antigenico

40,00 per seduta di prelievo presso la Società

30,00 per tampone molecolare.

Premesso che non considero attendibile il tampone antigenico io se fosse un dirigente della societa effettuerei soltanto il tampone molecolare.

Allora,consideriamo una media di 30 persone a società per ogni singola gara ufficiale che si devono sottoporre secondo protocollo , al tampone , al costo di 30 euro (non considero quello istantaneo perchè ha scarsa attendibilità) sono 900 euro a settimana.

Questo presupponendo che vada tutto al meglio, perchè se risultasse qualche caso di positività il test andrebbe ripetuto con ulteriore altro esborso di 900,0 euro e peraltro, senza considerare i turni infrasettimanali previsti da calendario.

Quindi, se la matematica non è un’opinione, e secondo il protocollo che prevede i test 24/48 ore prima dell’evento, nell’arco di 10 giorni le società spendono 1.800,00 euro che proiettato a tre settimane (30 giorni del mese ) sono 5.400,00 al mese, che per i tre mesi di attività previsti fanno 16.200,00 euro, a situazione ottimale senza imprevisti di sorte e senza amichevoli programmate nell’intermezzo del calendario. Tutto questo senza avere una certezza di come e quando queste esposizioni economiche, verranno rimborsate!!!!.”

Quindi Direttore le società che hanno deciso di non aderire al mini torneo come lo hai definito hanno dimostrato maggior senso di responsabilità e coerenza con le proprie idee…

Ti ringrazio di avermi offerto questo spunto dialettico per ribadire un aspetto assolutamente importante in tutta questa vicenda e che voglio in questa sede elogiare pubblicamente .

Credo che tutto cio’ determini grande confusione, malumore, incertezza ed uno stato anche di disagio all’interno delle società stesse, che ho avuto modo di interpellare personalmente, e non solo.

Credo che abbiano fatto bene e voglio formulare un plauso a tutte le quelle società, penso alla Ciociaria , al Frusinate e a tutto il basso Lazio , che con grande senso di maturità hanno preferito di non aderire sapendo che non sarebbero riuscite a mantenere uno standard di sicurezza come previsto senza cercare escamotage, atteggiamenti tipicamente italiani.

Il rischio che corriamo è che ci saranno società che ottempereranno al minimo indispensabile, PER OVVIE RAGIONI DI GESTIONE DEI COSTI, senza garantire la massima sicurezza agli atleti non avendo avuto il coraggio di rinunciare ad un qualcosa che si sa non potranno rispettare come previsto dal Protocollo Sanitario. E vi chiedo chi controllerà i controllori?

E’ facile pontificare e stabilire norme e criteri di attuazione, senza pero determinare la stessa identica certezza nel devolvere quanto dichiarato e sbandierato ai quattro venti, a sostegno delle società che si stanno sottoponendo a sforzi indescrivibili. Io mi auguro vivamente di sbagliare in questa mia considerazione, come dire, del tutto pessimistica sui cosiddetti ristori, ma certo’ è che nessuna certezza ad oggi, di come e quando questi aiuti pervengano effettivamente alle società è stata mai ufficializzata. Finirà come stile tipicamente italiota, a “tarallucci e vino” come si suol dire e se preferite, con un gran “ volemose bene”.

Ho sempre sostenuto e continuerò a farlo che la decisione più saggia sarebbe stata campionato regolare (se le condizioni lo avrebbero permesso) con tutte le partecipanti o sospensione, come è stata fatto per altri campionati del settore giovanile… .

E allora …

Tutto questo fu vera gloria, per dirla alla Manzoni….Ai posteri l’ardua sentenza …

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