TOR DI QUINTO IMPLACABILE, STESO IL CERTOSA CON UN NETTO 3 – 0

TOR DI QUINTO IMPLACABILE, STESO IL CERTOSA CON UN NETTO 3 – 0

JUNIORES ELITE : CERTOSA – TOR DI QUINTO 0 – 3

CERTOSA (4-2-3-1): Lucci; Todino (7’st Quercia), Conti (16’st Tiravia), Ragusa, Sangermano (27’st Negro); Laurenti, A. Porfiri; Mariotti, Barchiesi (7’st Volanti), Costantino; Cutini Calisti (7’st Sellarione). A disp. : Baldassarre, Brancati. All. : Cristian Ranalli.

TOR DI QUINTO (4-2-3-1): Somma; Roviti, Scaglietta (40’st Baldazzi), Verzari (38’st Sica), F. Porfiri ; Mattei (33’st Visentin), Meledandri; Penge (26’st Costantini), Nicolucci, Volponi; D’Andrea. A disp. : Leacche, Paniconi, Di Serio. All. : Valentino Vergari.

ARBITRO: Caciotti Di Albano.

MARCATORI: 6’pt Penge , 29’pt Nicolucci, 5’st Verzari.

NOTE: 200 spettatori circa, 1′ e 3′ recupero; ammoniti Volponi, Conti, Verzari, D’Andrea; al 43’st espulso Volponi per fallo di mano.

Per chi si era chiesto se il Tor Di Quinto fosse tornato, oggi qualche risposta è arrivata da via di Centocelle.

I rossoblu di Vergari si impongono per 3 – 0 in un match quasi senza storia, sbloccato nei primi minuti grazie ad un’autorete e condotto in scioltezza nonostante la gran voglia di far bene del Certosa.

Ma la volontà agli uomini di Ranalli non è bastata, perché se è vero che il Tor Di Quinto ha potuto subito giovarsi della leggera, ma decisiva deviazione di Cutini sul tiro a giro da fuori di Penge, sbloccando così la gara nelle prime battute (5′), è altrettanto indubbio che una difesa così granitica non la si vedeva, forse, dai tempi del compianto Paolo Testa.

Raddoppi costanti di marcatura, senso tattico di primo ordine e diagonali ordinate, queste le semplici armi che Valentino Vergari ha opposto alla verve dei furetti del Certosa, priva di un puntero lì davanti.

Ranalli voleva scuotere i blocchi arretrati degli ospiti con la velocità delle mezze punte e la qualità del palleggio, ma se si eccettua un tiro di Mariotti innocuo (28′) e la grandissima occasione fallita alla fine del primo tempo – con il punteggio però già sul 2 – 0 – è arrivato poco dai piedi degli avanti biancoverdi.

Invece il Tor Di Quinto, sornione, ha atteso gli avversari pungendo in maniera letale con le ripartenze. Se al 24′ è fondamentale Lucci in tuffo sul gran missile da fuori di Nicolucci, il Niño di Vergari non ha perdonato cinque minuti dopo: palla persa sulla trequarti offensiva del Certosa, Meledandri guida magistralmente il contropiede e Nicolucci rifinisce per il 2 – 0.

Nel finale di primo tempo, il grande rimpianto del Certosa. Cutini e Mariotti fanno il verso a Nicolucci e Meledandri, splendida azione tutta di prima e in verticale che però Mariotti non concretizza davanti a Somma; c’era stato anche un tocco di Verzari su Mariotti al momento del tiro, da applausi la sportività del centravanti di Ranalli che non si lascia cadere e tenta il tiro in condizioni precarie.

La ripresa è un calice amaro per i padroni di casa, da sorseggiare sotto la pioggia battente. Dopo appena cinque minuti è Lucci a tradire, sporcando la sua bella prestazione del primo tempo con un errore di lettura sul colpo di testa di Verzari, che sugli sviluppi di un corner fa 3 – 0.

Di qui in poi, solo accademia per un Tor Di Quinto che non soffre e tiene a bada la verve del Certosa, che dai novanta minuti odierni dovrà imparare qualcosa. Mai la formazione di Ranalli aveva preso tre reti in una gara, quest’anno, e con un paio di errori in meno in fase difensiva si poteva far meglio.

I valori però sono sembrati nettamente dalla parte del Tor Di Quinto, granitica in difesa e velenosa in avanti. Il mosaico costruito da Vergari si avvia a diventare un’opera da museo spetterà ai tasselli confermare la nostra critica d’arte.