TORRENOVA, L’IRA DEL PRESIDENTE MAILAR: “RITIRARE LA SQUADRA? E’ PIU’ DI UNA MINACCIA”

TORRENOVA, L’IRA DEL PRESIDENTE MAILAR: “RITIRARE LA SQUADRA? E’ PIU’ DI UNA MINACCIA”

A cura di E. A. Graziano

La sonora sconfitta odierna maturata al Superga di Ciampino contro la squadra di casa, non è stata affatto digerita dal presidente del Torrenova Gualtiero Mailar, che esprime tutto il rammarico per come essa è maturata.

Il fato vuole che l’episodio oggi coinvolga due squadre non nuove a lamentele circa i comportamenti arbitrali: un Città di Ciampino, le cui avversarie hanno sempre additato come colei che è guardata con particolare favore dalla classe arbitrale e un Torrenova che dal canto suo, non è la prima volta che si trova a subire decisioni arbitrali sfavorevoli.

“Nonostante lo spessore tecnico del Città di Ciampino, fino al goal che sanciva l’1 a zero per la formazione allenata da mister Baiocco, la partita era piuttosto equilibrata.

La squadra reagiva bene sia per gioco che per carattere.

Poi i due episodi che hanno cambiato la partita: il portiere del Ciampino interviene con le mani sia su un retropassaggio del suo difensore e sia fuori dall’area.

Questo avrebbe dovuto comportarne l’espulsione, ma così non è stato e per proteste viene espulso uno dei nostri ragazzi.

A quel punto la partita è inevitabilmente compromessa”

Il presidente Mailar prosegue a ruota libera, chiarendo i passi futuri che la società ha deciso di compiere: “Procederemo facendo reclamo formale e chiederemo di poter rigiocare la partita perché compromessa da un evidente errore arbitrale.

Vogliamo far sentire la nostra voce.

A seconda della decisione del giudice sportivo, deciderò se ritirare o meno la squadra.

Vogliamo perdere se lo meritiamo.

Non così.

Così mi sento defraudato in primis io, e poi la squadra tutta.

Peraltro non è la prima volta.

Anche contro il Rocca Priora abbiamo subito decisioni arbitrali quantomeno opinabili, per non dire in malafede.

Ripeto, la minaccia di ritirare la squadra non ha avuto ancora un seguito solo perché i ragazzi, i miei ragazzi mi hanno chiesto di non farlo.

Se le cose continuano così, la decisione sarà inevitabile”.