(Fonte: Il Messaggero)
(a cura di PIERLUIGI CASCIANELLI)
Troppo brutto per essere vero. Il Civitavecchia resta in attesa, appeso al filo della speranza per la sentenza della Commissione Disciplinare che si pronuncerà sulla quasi certa penalizzazione da infliggere alla squadra nerazzurra. Ieri si è svolta l’udienza in merito alle vertenze economiche degli ex tecnici Pirozzi, Gardini e Petrelli. La novità, inaspettata dal club civitavecchiese ma anche e soprattutto dal legale della società nerazzurra è stata la richiesta della Procura Federale di ben 9 punti di penalizzazione, da scontare ovviamente nella stagione in corso. Una presa di posizione che ha spiazzato il club, che sperava in una pena decisamente più soft: “Nove punti sono una richiesta pesantissima – dice l’avvocato Flavia Tortorella – direi che la Procura ha usato la mano pesante, ora le cose potrebbero cambiare. Restiamo in attesa, ma l’ottimismo è un po’ sceso, anche se siamo consapevoli che la penalizzazione non può essere cancellata. Lo sapevamo anche prima della richiesta della Procura”. Insomma difficilmente verranno confermati i nove punti, altrettanto complicato aspettarsi meno di tre punti di penalizzazione vista la richiesta shock di ieri. Quindi il Civitavecchia potrebbe ritrovarsi domani con altri punti in meno, che vanno a sommarsi a quelli persi in precedenza per gli stessi motivi. Allo stato attuale Piciollo e compagni hanno 28 punti, ma la quota è destinata a calare a brevissimo. Intanto si cerca di capire quali possano essere le prossime mosse da fare, anche se tutto è legato alla decisione della Commissione Disciplinare. Parlare di campo e di partite in questa fase ha poco senso: “I problemi del Civitavecchia sono altri – ammette Massimo De Santis – questa è una società distrutta dai debiti. Non so se si potrà uscire da questa situazione che peggiora giorno dopo giorno. Oggi abbiamo un quadro più chiaro del momento, e devo dire che il futuro non lo vedo affatto sereno. Venerdì avremo un incontro con il sindaco Tidei, a cui prenderanno parte anche Folgori, Iacomelli e qualche giocatore fra quelli più rappresentativi. Vedremo se ci sarà l’opportunità di trovare una via d’uscita. Bisogna scoprire le carte, o si trovano imprenditori disposti ad investire cifre importanti oppure si riparte da zero. Non ci sono alternative purtroppo”. Anche la trattativa con Ugo Fronti dunque è congelata: “Non posso dire praticamente nulla – dice il tecnico – soltanto che sono stato effettivamente contattato dalla società nerazzurra, ma entrambi abbiamo preso tempo. C’è da capire quali saranno i risvolti legati alle penalizzazioni, le posizioni dei giocatori e tante altre cose. Non so se la squadra si sta allenando, sono in attesa di capire come andrà a finire. Credo che avrò un contatto con il club nei prossimi giorni”. Il legale Tortorella intanto fa capire le contromosse eventuali del Civitavecchia, qualora la sentenza risulti troppo pesante: “Andremo in appello sicuramente – afferma – la Federazione deve capire che stiamo parlando di una società che ha ereditato una situazione gravissima, senza avere delle colpe. Il Civitavecchia è un club con delle crepe enormi, è un aspetto da tenere in forte considerazione”. Nessuna ipotesi va esclusa, anche quella che la società rinunci a giocare le restanti trasferte o che in casa scenda in campo la juniores. Lo spettro del fallimento pare dietro l’angolo, ma potrebbe non essere il peggiore di tutti i mali. Quello che è certo è che proseguire sulla strada del vivere alla giornata non è più ammissibile. Domani il meeting a Palazzo del Pincio potrebbe dare una direzione definitiva alla vicenda.