A cura di Simone Capone
GRIFONE MONTEVERDE – ACCADEMIA C. ROMA 4 – 1
Grifone Monteverde: Carloni (31′ st Berti), Buccioni, Fogli, Bianchi, Ignazitto, Premici, Sette, Palombi (1′ st, Di Maggio), Privitera (31′ st Grossi), Anello (24′ st De Riggi), Iacobucci (14′ st Gallani) A disp.: Giuliani, Salaris All.:Radi
Accademia Calcio Roma: Diamanti, Manni, Meli, Morini, Neri, Ghirelli, De Marco, Faiella (10′ pt Vitolazzi ( 37′ st Di Giovenale)), Borrelli (7′ st Piccionetti), Retrosi (22′ st Scancella), Antenucci A disp.: Lori, Campilungo, Restivo All.: Papotto
Arbitro: Morello di Tivoli
Marcatori: 26′ Bianchi, 41′ Iacobucci, 10′ st Buccioni, 34′ st Gallani, 46 st Di Giovenale
Note: ammoniti De Marco, Palombi, Ghirelli, Vitalozzi, Buccioni; recupero 1′ e 3′
Il Grifone non molla un colpo e continua a vele spiegate la sua marcia nel girone A. A farne le spese, stavolta, è stata la capolista Accademia, surclassata dalla squadra di Radi.
Primo tempo – Parte subito forte l’Accademia con Antenucci che recupera palla dopo un’incertezza difensiva, ma la sua conclusione a giro viene parata Carloni.
Partita giocata a ritmi alti da entrambe le formazioni, con capovolgimenti di fronte continui. Al 3′ la prima grande occasione per i padroni di casa con Fogli che guadagna un calcio di rigore, sprecato però da Sette, con il pallone spedito a lato della porta difesa da Diamanti.
Non è uno scontro inedito fra i due allenatori, può infatti considerarsi una rivincita dello scorso anno quando Papotto sconfisse alla prima partita di playoff il collega Radi per 2-1 all’Accademy Center.
Con il passare dei minuti l’Accademia prende il possesso del gioco e al 18′ va vicinissima al gol del vantaggio con Neri, che raccoglie di testa un cross da calcio d’angolo, con il pallone che sorvola di pochissimo il montante alto della porta dei padroni di casa.
Non c’è un attimo di respiro ed il Grifone al secondo affondo sulla sinistra pesca il jolly dal mazzo: Privitera salta il suo diretto avversario sul filo dell’out e serve a Bianchi il pallone più facile da trasformare in rete per il vantaggio rossoblu (26′).
L’Accademia accusa il colpo, reagisce di pancia e fatica a creare occasioni dalle parti di Carloni. La più ghiotta capita sui piedi di De Marco dopo un contropiede orchestrato magistralmente dai giocolieri nerazzurri al 40′, ma l’ex Vigor Perconti si fa ipnotizzare dal portiere locale che neutralizza con il piede.
Gol mangiato, gol subito, è la legge del calcio: un minuto dopo sugli sviluppi di un fallo laterale Iacobucci riesce ad inventare una traiettoria di testa che inganna un incerto Diamanti alla seu spalle per il raddoppio dei padroni di casa, che rientrano negli spogliatoi con il doppio vantaggio.
Secondo tempo – Forte del doppio vantaggio il Grifone rientra in campo amministrando il risutato, tenendo il possesso del pallone e continuando a schiacciare gli ospiti nella loro metà campo.
L’Accademia non riesce a orchestrare azioni pericolose e sbatte sulla solida difesa rossoblu. I ragazzi di Radi continuano a premere cercando il terzo gol che arriva al 10′ sempre da una situazione di palla inattiva. Cross basso da calcio d’angolo, velo Iacobucci che disorienta la difesa nerazzurra e libera Buccioni rapido a insaccare di prima intenzione alle spalle di Diamanti.
Con il risultato in tasca il Grifone gioca un bel calcio e cala il poker al 31′: De Riggi, appena entrato, inventa un tracciante al bacio per Gallani che, solo in area, ha tutto il tempo per stoppare e battere Diamanti per la quarta volta.
L’undici di Papotto, ferito nell’orgoglio, cerca almeno il gol della bandiera, ma la fortuna oggi non assite la sua squadra. Di Giovenale si fa murare da due passi da Lori e sulla ribattuta Antenucci calcia incredibilmente sulla traversa il gol che allegerirebbe il passivo.
L’ultimo a mollare è proprio il nuovo entrato Di Giovinale, che dopo una fuga solitaria sulla sinistra riesce a battere Carloni nei minuti di recupero.
Amara sconfitta per l’Accademia, che perde così il primato in classica; di contro il Grifone si dimostra squadra spietata tanto in attacco quanto in difesa, memore delle imprese dello scorso anno il gruppo di Radi è nuovamente pronto a rendersi protagonista in questa categoria