Urbetevere protagonista nel palcoscenico giovanile. La parola a Fabrizio Stazi

Urbetevere protagonista nel palcoscenico giovanile. La parola a Fabrizio Stazi

A cura di Emanuele Rossilli

Se si da uno sguardo ai campionati giovanili romani, tra le società sotto i riflettori, spicca senz’altro l’Urbetevere. L’operato degli ultimi anni ma anche le prestazioni in questa stagione sono di altissimo livello. Sono tanti i ragazzi introdotti dalla società con sede in Via della Pisana nel mondo dei professionisti e gli sforzi economici della presidenza hanno consentito di allestire un centro sportivo che ha pochi rivali nei dintorni. Abbiamo contattato uno degli artefici di questi ottimi risultati. Una persona duttile, attenta e laboriosa. Stiamo parlando del responsabile del settore giovanile Fabrizio Stazi. Il dirigente ci ha gentilmente concesso il suo tempo per una breve intervista.

Buongiorno direttore.

Volevamo cominciare l’intervista chiedendole il primis: cosa significa per lei essere il responsabile del settore giovanile dell’Urbetevere?

Credo che il titolo dica già tutto (ride, ndr). È una società che seguo da 5/6 anni e in questo momento si è collocata in una posizione di assoluto privilegio a livello giovanile. Lo scorso anno abbiamo coronato tutto il buon lavoro che abbiamo fatto, anche con un titolo giovanile. Abbiamo raccolto risultati importanti e siamo riusciti a concludere trasferimenti per i ragazzi a livelli più alti. Credo che sia proprio questo il termometro che sta ad indicare quanto stiamo lavorando bene. Onestamente sono proprio questi gli obiettivi morali e tecnici che ci siamo prefissati: formare i giocatori e aiutarli ad inserirsi nell’ambito professionistico.

Per la nostra ricerca di talenti, cerchiamo sempre di dare maggiore importanza alla qualità e difficilmente andiamo su ragazzi di categoria o addirittura a pescare fuori dalla regione.

Per concludere credo che i risultati che stiamo ottenendo sono merito anche e soprattutto del nostro staff tecnico, che vanta molta qualità. Vorrei citarne soprattutto due che sono molto giovani ma che stanno facendo un lavoro eccezionale: Cicchetti (30) e onorati (26). Inoltre siamo riusciti a dare parecchi portieri a società professionistiche grazie a Napolitano che credo sia uno dei più grandi preparatori per i portieri nel palcoscenico romano.”

Passando al calcio giocato, analizzando le categorie Elite emergono questi dati: la Juniores è quinta a un solo punto dal Tor Sapienza, gli Allievi sono terzi appena dietro la Lodigiani e i Giovanissimi occupano la prima posizione a paripunti (53) con la Polisportiva Carso. Crede di potersi ritenere soddisfatto?

Si, stiamo lavorando bene e questi sono i risultati. Sono soddisfatto su tutti i fronti ma devo dire che ci aspettavamo comunque qualcosa di più dagli Allievi. Hanno perso dei punti per strada e qualche ragazzo non ha rispettato il suo standard nè il suo livello tecnico. È ovvio, questa è un’età particolare ma credo che ci sia comunque la qualità per fare bene. Forse è mancata un po di determinazione. I 2002, i vincitori Giovanissimi fascia B dello scorso anno, si stanno confermando malgrado cessioni importanti. La Juniores invece devo dire che è stata una bella sorpresa: i ’99 dell’anno scorso sono andati tutti via raggiungendo palcoscenici più importanti e l’abbiamo riformata con qualche ragazzo che aveva vinto il campionato primavera e talenti che militavano in altre società. Alcuni facevano anche i provinciali. Dopo parecchio tempo, mi riferisco a 4/5 anni fa quando abbiamo disputato la semifinale, siamo riusciti a fare bene nella categoria Juniores e questo mi rende molto felice.”

Analizzando i ragazzi che militano in Fascia B, bisogna solo fare i complimenti all’Urbetevere: siete primi sia con gli Allievi che con i Giovanissimi. Credo sia un grandissimo vanto per la vostra società e il suo operato…

Direi proprio di si: abbiamo 5 punti di vantaggio su una professionista di blasone indiscusso come la Lazio. In questa categoria ci stiamo confermando anno su anno. Andare bene con i 2003 dopo il titolo dei 2002, significa che stiamo andando nella direzione giusta. Siamo riusciti anche a introdurre qualche ragazzo in società professionistiche.

I 2001 l’anno scorso non avevano fatto molto bene. Averlo ristrutturato nelle qualità vuol dire che è stato fatto un lavoro buono sia da parte del mister che da parte dello scouting.

Abbiamo fatto un investimento importante nella figura di Adamo Carbone che è il nuovo responsabile della scuola calcio e che da modo a me e al nostro scouting di lavorare in stretta collaboraione per accrescere il valore di questa società. Con le sue qualità tecniche, mentali e umane ci facilita il lavoro. Quando i ragazzi vengono su con rigore e disciplina si riesce sempre ad ottenere il massimo.”

A settembre lei aveva abbandonato l’incarico all’Urbetevere per poi tornare in società. Ci può spiegare le dinamiche e le motivazioni di queste scelte?

C’è stata una divergenza di vedute a livello di programmazione e tecnico. In realtà devo dire che è stato solo un malinteso e che è subito rientrato. Ora è stato tutto chiarito e ammetto di trovarmi molto bene in società.”

Da dicembre lei è responsabile anche del Racing Roma. Come mai ha optato per questo doppio incarico?

Mi è stato richiesto dal presidente e dai direttori una collaborazione e, compatibilmente con tutti gli impegni, sta andando tutto bene. Nel giro di un paio di mesi stiamo cercando di svolgere un lavoro per arrivare a coronare un nuovo progetto. Mi ha fatto molto piacere questa chiamata e l’ho accettata di buon grado. Personalmente ritengo che sia importante per me conoscere un mondo nuovo che non avevo mai visto: mi aiuta a crescere anche professionalmente e, grazie a questo impiego, posso allargare i miei orizzonti e migliorare la mia preparazione. Conoscevo i nazionali essendo stato alla Roma per 3 anni ma il mondo della lega pro non lo ancora non lo conoscevo.”

Urbetevere, Sporting Roma e Dabliu: è difficile gestire lo stesso incarico per tre società diverse?

Onestamente, e non lo dico per presunzione, non mi è difficile. Il tutto nasce da una passione e quindi, anche se ho tanti impegni, riesco a memorizzare tutto e a dare il 100% su tutti e tre i fronti. La Dabliu è una scuola calcio nata in accordo con la famiglia Panbianchi e abbiamo rilevato il campo all’Eur. In pochi anni abbiamo raggiunto uno standard ottimo per qualità e quantità. Proprio l’altro ieri abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo: abbiamo ricevuto dalla FIGC il riconoscimento come scuola calcio d’Elite. Questo ci riempie di orgoglio.”
Per concludere, dove crede possa migliorare l’Urbetevere?

Secondo me si puo sempre migliorare a livello di strutture e questo si fa con gli investimenti. Qualche anno fa abbiamo fatto il campo. Ora sarebbe bello avere una palestra da mettere a disposizione dei ragazzi per rendere completa la preparazione fisica degli atleti.

Per quanto riguarda l’esperienza sul campo dei ragazzi, bisogna confrontarsi anche con realtà diverse e magari palcoscenici importanti. Il 4 marzo andremo col gruppo 2004 a fare amichevole a Bergamo contro l’Atalanta: questo genere di uscite ci possono aiutare in una crescita mentale, tecnica e caratteriale.”

 

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