Primo k.o. in campionato per la Promozione del Valmontone 1921 che è caduta (non senza qualche recriminazione arbitrale) sul campo dell’Atletico Torrenova.
Il centrocampista classe 1989 Renato Lustrissimi commenta così il match: “Abbiamo fatto la nostra partita contro quella che forse è la squadra più attrezzata del girone, ce la siamo giocata nonostante tante assenze. Siamo consapevoli che possiamo dire la nostra contro tutti gli avversari.
Nel corso della partita di domenica la differenza l’hanno fatta gli episodi, l’Atletico Torrenova è stato bravo e fortunato nel portare la sfida dalla sua parte.
Ci siamo sentiti coi compagni di squadra già dopo la partita e non c’è demoralizzazione, ma solo tanta voglia di ripartire subito”.
Dopo tre giornate il Valmontone 1921 è al centro della graduatoria del Girone D di Promozione: “La classifica non l’ho nemmeno guardata – dice Lustrissimi – Al momento non la considero molto, tra un po’ si chiarirà meglio il valore delle varie concorrenti, anche se non credo che ci sia una squadra in grado di “ammazzare” il campionato.
Ci sono tante squadre con buone rose e tra queste ci siamo anche noi, poi non bisogna mai escludere a priori eventuali outsider come attualmente può essere il Villa Adriana che è in testa da solo e non era pronosticato”.
Nel corso della partita di domenica scorsa, Lustrissimi ha giocato da difensore centrale dopo l’uscita per infortunio di Romaggioli: “Mi era già capitato in carriera ad Anagni con Liberati che mi vedeva in quella posizione più che nella mia originaria: è un ruolo che non mi dispiace, sento di poterlo fare e magari può allungarmi la carriera – sorride l’ex Serpentara – Però non c’è dubbio che ami di più fare il centrocampista”.
Prossimo step la gara interna con la Pro Roma che ha appena due punti: “Non so se è un bene incontrare una squadra che ha iniziato con qualche difficoltà, in ogni caso noi abbiamo un chiaro ed unico obiettivo: la vittoria.
Il progetto del Valmontone è concreto, la società è ambiziosa ed estremamente organizzata, per la categoria una vera rarità”.
(Ufficio Stampa Valmontone 1921)