VELE SPIEGATE PER IL NETTUNO. CATANZANI: “PUNTIAMO AL QUINTO POSTO”

VELE SPIEGATE PER IL NETTUNO. CATANZANI: “PUNTIAMO AL QUINTO POSTO”

 

A cura di Tia Colantuono.

 

Vele spiegate.

E’ calmo il mare all’orizzonte di Nettuno, condizione ideale per disputare al meglio un finale di stagione che sembra poter regalare agli undici di mister Flavio Catanzani qualcosa di più della salvezza diretta.

Dopo l’emergenza patita negli ultimi due mesi, causa infortuni e squalifiche, la flotta è finalmente tornata al completo e al successo, maturato la scorsa domenica ai danni del Cassino.

40 boe raggiunte in classifica, ma per gettare l’àncora c’è tempo:

I nostri obiettivi hanno subito continue modifiche, la nostra ambizione attuale è il quinto posto, non abbiamo intenzione di fermarci”.

Forte e chiaro il messaggio del tecnico verdeblu, chiamato domenica ad un’ostica “regata” contro la ritrovata capolista Colleferro.

Quale migliore bottino potrebbe esserci se non quello di battere la squadra di Paris per continuare a navigare a vele spiegate nel mare di Eccellenza?

Appuntamento dunque a domenica, direzione stadio Caslini.

 

Mister, bella e convincente la prova contro il Cassino.

Rispetto ai due pareggi consecutivi, maturati rispettivamente contro Monte S. Giovanni Campano e Serpentara, cosa ha fatto la differenza?

“In realtà nulla.

Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti di recente con infortuni e squalifiche varie, soltanto contro il Serpentara ho potuto disporre della rosa al completo.

In quell’occasione abbiamo disputato una buona gara, al pari di quella contro il Cassino, non abbiamo vinto, è vero, ma se non fosse stato per il rigore parato dal nostro portiere l’avremmo persa.

Se dovessi trovare un fattore, però, le parlerei di motivazioni.

Trovarci in quella posizione in classifica non ci appaga, anzi ci stimola a far meglio”.

Sbaglio a definire il vostro cammino per certi versi altalenante?

“E’ sbagliato e le spiego perché: abbiamo iniziato il Campionato con qualche handicap dovuto ad alcuni problemi societari; avevamo preventivato di puntare alla salvezza tramite i play out, mentre la nostra situazione attuale è di gran lunga migliore; l’età media dei miei ragazzi è di circa 21 anni; in casa siamo quasi imbattuti, venire a giocare sul nostro campo non è mai cosa semplice; in un frangente della stagione abbiamo conseguito 6 vittorie consecutive.

Sono queste tutte componenti e variabili che credo possano confutare la sua ipotesi”.

Quali sono i pregi del suo gruppo?

“Quasi tutti i ragazzi sono originari di Nettuno, questo fa sì che il senso di appartenenza nel nostro caso diventi un valore aggiunto, un pregio come lei lo ha definito.

Inoltre, il nostro è un gruppo ben amalgamato, anche chi ne è entrato a far parte successivamente ha saputo integrarsi dimostrando di voler sposare la nostra causa e di condividere il nostro progetto calcistico”.

Avete raggiunto quota 40 punti in classifica.

State facendo i conti con ambizioni diverse da quelle di inizio stagione?

“Gli obiettivi subiscono sempre modifiche in corso d’opera.

Credo che nel nostro caso non si possa più parlare di salvezza diretta, dopo la partita col Cassino abbiamo puntato un altro traguardo: il quinto posto”.

Così come Serpentara e Nuova Itri, voi siete una matricola della categoria.

Come spiega il fatto che ben due neopromosse si ritrovino a pochi punti di distanza da una squadra di esperienza come il Colleferro?

E’ un segnale incoraggiante?

L’Eccellenza in termini di qualità ne perde o ne guadagna?

“Credo sia un segnale incoraggiante.

Serpentara e Nuova Itri sono realtà molto simili alla nostra.

Nel loro caso si è rivelata vincente la scelta di riconfermare la fiducia al gruppo che lo scorso anno ha vinto in Promozione.

Il “progetto squadra” ha prevalso su quello delle individualità.

L’ottima programmazione operata dalla società di Itri ha ripagato sia in termini di classifica che di aspettative.

Detto questo, però, non posso comunque fare a meno di notare come il livello dell’Eccellenza attuale è di gran lunga inferiore a quello di qualche anno fa, il che significa che Serpentara e Nuova Itri stanno sì raccogliendo i frutti del loro lavoro, ma che se ciò è stato possibile lo è stato anche perché il Campionato è meno competitivo che in passato”.

La classifica ci dice che voi siete attualmente la squadra spartiacque.

Mister Parisella in un’intervista di qualche settimana fa, riferendosi al girone B ha parlato di Campionato nel Campionato, mancando squadre di metà classifica.

Si sente di confermare o smentire questa considerazione?

“Ha ragione, mancando squadre comprese tra i 40 e i 29 punti non posso che confermare la sua affermazione.

Credo sia una situazione legata alle “particolarità ambientali” del girone B, mi spiego meglio: per una squadra di testa andare a giocare a Carpineto o in qualunque piazza che a nove giornate dalla fine rischia la retrocessione può rivelarsi più insidioso di uno scontro al vertice.

Inoltre, squadre come Morolo e Pomezia, distanziate 11 punti da noi, non me ne vogliano, ma penso abbiamo disputato fin qui un Campionato al di sotto dello loro possibilità.

Tutto questo mi porta a condividere il punto di vista di Parisella”.

Alla luce di queste considerazioni, il bilancio non può che essere positivo?

“Assolutamente sì.

C’era chi ci dava già per spacciati alla quinta giornata, lo spirito di sacrificio dei miei ragazzi è stato superiore a tutte le difficoltà che abbiamo incontrato, credo che per un allenatore non ci sia nulla di più bello”.

Domenica vi attende una trasferta di sicuro non abbordabile.

Quante possibilità avete di battere il Colleferro?

“Onoreremo il campo e faremo il possibile per mettere la squadra di Paris in difficoltà.

Inoltre, mi farebbe piacere rivendicare una retrocessione che ottenni proprio giocando contro di loro”.

Sono ancora i favoriti per la vittoria del titolo?

“Sono sicuramente la squadra più attrezzata per poterci riuscire, tuttavia, ci sono ancora a disposizione 27 punti ed il distacco sulla Nuova Itri è di appena due lunghezze.

Non dimentichiamoci poi di Serpentara e Albalonga, entrambe quotatissime per i play off”.

A fronte del cammino compiuto fin qui, quali sono i meriti di mister Catanzani?

“Preferisco parlare di meriti della squadra e della società, con la quale stiamo cercando di portare avanti una pianificazione del lavoro che settimanalmente possa aumentare le percentuali di successo, dal momento che parlare di risultato corrisponde a parlare di variabile.

Credo che il mio unico merito sia quello di aver tirato fuori da questi ragazzi qualità che altrimenti non sarebbero emerse o che forse non avrebbero pensato di avere”.

Il Nettuno è una squadra a sua immagine e somiglianza?

“Assolutamente sì.

Abbiamo lo stesso carattere: non molliamo mai, massimo rispetto dell’avversario per tutti i 90 minuti, voglia di emergere come squadra e non come unione di singoli”.

Dopo questo anno di collaudo in Eccellenza, crede che dalla prossima stagione il vostro progetto calcistico potrà nutrire aspettative più ambiziose?

“Me lo auguro.

Dietro la pianificazione di un progetto c’è sempre la volontà di migliorarsi, ovviamente il passo non deve mai essere più lungo della gamba.

Spero inoltre che il nostro stadio torni quanto prima agibile, è questa un’altra componente che ci sta a cuore”.

Mister, in conclusione, a settembre la vedremo ancora seduto sulla panchina del Nettuno?

Ad oggi non posso far altro che dirle che la mia missione qui non è ancora conclusa, a maggio valuteremo con la società le varie possibilità di sviluppo”.