Vigna si riprende la Flaminia: “Fermare l’Atletico è una vittoria, sono stato male lontano dal campo”

Vigna si riprende la Flaminia: “Fermare l’Atletico è una vittoria, sono stato male lontano dal campo”

Di Alessandro Bastianelli.

Per Pierluigi Vigna poteva essere un lungo inverno, invece il freddo è durato lo spazio di appena un mese.

Tornato in panchina dopo l’ennesimo (e si spera ultimo) ribaltone societario, fortemente rivoluto dal nuovo patron Ciarrocchi, Vigna si è ripreso la Flaminia. Con forza e temperamento, fermando la corazzata SFF Atletico al ritorno in scena a Carbognano:

«C’è davvero grande orgoglio per aver fermato una squadra forte come l’Atletico – commenta Vigna, intervistato dalla nostra redazione.

I ragazzi hanno fatto tutto quel che avevamo preparato fra giovedì e venerdì: ho visto un ottimo pressing nel primo tempo, grande attenzione tattica e tanta determinazione nella ripresa. Credo che siamo stati la squadra che ha creato più palle gol contro l’Atletico e di questo ne siamo davvero felici».

Vigna ha ricominciato da dove aveva lasciato, seppur con qualche ostacolo in più:

«Ho trovato la squadra in condizioni fisiche non ottimali, nella ripresa siamo calati e ci è toccato difendere con i denti il pareggio. Ho cambiato modulo ed il 433 ci ha dato più protezione.

Sono rimasto molto felice – aggiunge l’ex Fregene – che i ragazzi non abbiano dimenticato i concetti su cui abbiamo lavorato per tre mesi. E’ stato più facile preparare la gara vista la loro disponibilità. Li ringrazio per la bella prova offerta contro la squadra che gioca megio di tutte nel Girone G».

Smaltito l’entusiasmo per un pareggio «che per noi vale come una vittoria» – sottolinea Vigna – la Flaminia si prepara a un mese di fuoco: davanti ci sono quattro partite che, di qui a Natale, potrebbero spostare i valori in gioco:

«Siamo consapevoli di dover lavorare molto, ma anche molto motivati ed affamati: nell’ultimo mese sono stato male, io vivo di calcio e qui avevo impostato un progetto, andare via mi ha fatto davvero male ma ora il passato non conta, pensiamo solo a lavorare.

A Dicembre il campionato cambia faccia, le squadre mettono dentro tanti giocatori e noi dovremo farci trovare preparati».

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