Villalba Ocres Moca alza la voce, De Cenzo plana sul Sant’Angelo Romano

Villalba Ocres Moca alza la voce, De Cenzo plana sul Sant’Angelo Romano

Una masnada di pirati. Così si sono presentati i ragazzi di mister Daniele De Filippo allo stadio comunale del Montecelio, casa putativa della Polisportiva Sant’Angelo Romano, capo classifica del girone B di promozione laziale.

Un rullo compressore nelle ultime uscite, il Villalba Ocres Moca 1952 ha sciorinato calcio tecnico e fraseggi corti a centrocampo, triangolazioni larghe e tanta attenzione nei centrali di difesa. Temuti alla vigilia, nonostante l’assenza del capitano, Simone Petrucci, in tribuna a strillare e soffrire insieme ai dirigenti e ai tifosi rosso-bianco-blu, i giocatori ospiti sono entrati in campo determinati e cattivi.

Già nei primi minuti il portiere di casa si è dovuto esibire in un miracolo su sinistro a giro di Stefano Iannotti, tra i migliori in campo. Poi tanti falli nella fase nevralgica di gioco, con Lucani che ha disposto i suoi coperti e pronti a scattare sulle fasce, da dove sono arrivati i pericoli maggiori per il Villalba.

Da incorniciare la prestazione di Simone De Cenzo, jolly tra le linee avversarie, sarto del gioco di attacco dei suoi, e freddo, glaciale, con istinto da killer nell’unica occasione capitatagli nel secondo tempo, bravo a insaccare alle spalle del portiere del Sant’Angelo, nella disperazione dei supporters della curva.

Ma nella circostanza tutti in piedi a stropicciarsi gli occhi e applaudire per il lancio di destro al volo, no look, di Stefano Iannotti. Roba che solo in televisione nelle partite che contano, tra professionisti veri, puoi rivedere decine di volte con il replay.

Qui e’ bastata una volta sola, e De Cenzo si è involato verso i tre punti, strappando secco su un difensore e lasciandolo a terra dopo uno scatto che nemmeno quando aveva vent’anni.

Dopo il gol diventa protagonista negativo il direttore di gara, tra i peggiori mai visti su un campo di categoria. Prima espelle Prioteasa per una sbracciata sul centrale santangelese, ma nella prima frazione molte ne aveva subite di simili senza mai venire confortato, poi inventa letteralmente un rigore per i padroni di casa, invertendo un fallo di mano in area tiburtina. Fortuna che ci pensa il portiere Marini a neutralizzare il penalty tuffandosi sulla sua destra e bloccando addirittura il pallone.

La superiorità numerica, infiniti cartellini gialli e tanto nervosismo non sono poi bastati al Sant’Angelo per raddrizzare una gara che li ha visti soccombere al cospetto di una delle squadre più in forma del momento.

I punti di distacco sono ora solo tre ma quel che più conta e’ la differenza di convinzione, molto debole quella dei capo classifica, alle stelle quella della compagine dei presidenti Scrocca e D’Autilia, che ora ci credono, insieme ai tifosi, per un grande finale di stagione.

Ufficio Stampa Villaba Ocres Moca