Villalba Ocres Moca, domani il recupero con la Vigor Perconti: “Vincere sarebbe fondamentale. L’infortunio di Regis è una brutta tegola, per ovviare servirà qualche mandrakata”

Villalba Ocres Moca, domani il recupero con la Vigor Perconti: “Vincere sarebbe fondamentale. L’infortunio di Regis è una brutta tegola, per ovviare servirà qualche mandrakata”

Nelle ultime cinque uscite il Villalba Ocres Moca ha conquistato cinque risultati utili consecutivi, sistemandosi in una posizione di classifica che ad oggi significherebbe salvezza diretta.

I tiburtini hanno dovuto far fronte a numerosi problemi dall’inizio della stagione: prima l’emergenza in difesa d’inizio campionato, poi lo stop di oltre un mese causato dalla pandemia tra dicembre e gennaio.

Ora che il periodo critico è alle spalle ed in attesa che il Giudice Sportivo si esprima sulla vexata quaestio del match con il Centro Sportivo Primavera, i tiburtini possono guardare con fiducia ad un futuro che domani pomeriggio li porterà ad incrociare i tacchetti con la Vigor Perconti.

Mister Diego Leone sa che la sfida con i blaugrana di Francesco Bellinati è assai importante, perché un eventuale successo isserebbe i suoi ad un passo dal quarto posto, ma soprattutto distanzierebbe ulteriormente la zona-play out.

Intanto, il derby di domenica scorsa, oltre a confermare la tempra caratteriale di un Villalba Ocres Moca capace di rimontare due reti alla capolista, purtroppo ha portato in dote un infortunio al ginocchio a Lorenzo Regis, sempre più leader della squadra.

Nel corso della mattinata l’ex attaccante di Ostiamare ed Audace è stato sottoposto ad una risonanza magnetica di cui si conoscerà l’esito nel tardo pomeriggio.

La speranza è che non si tratti di nulla di grave e che il centravanti possa tornare a dare il suo fondamentale contributo alla squadra entro poche settimane.

 

Domenica scorsa avete dato vita ad un derby pirotecnico con la Tivoli.

Sotto di due gol sembrava finita, e invece…

“E dire che non avevamo neppure iniziato male.

Avevamo preparato la gara in un certo modo, ma nel primo tempo giocavamo controvento e questo ha favorito una loro giocata lunga su De Marco per il quale avevo preparato una marcatura dedicata.

Lui però è un giocatore importante e, se va via, riesce sempre a farti male.

Va comunque detto che abbiamo subito due reti in modo piuttosto inaspettato: la prima in occasione di un nostro giro palla sul quale Ranieri ha controllato male e che si è concluso con l’assegnazione di un calcio di rigore per me piuttosto dubbio.

La seconda causata da un infortunio di Mennini, uno di quei gol che un portiere come lui incassa ogni cinque o sei anni.

Tutto questo poteva farci crollare psicologicamente ed effettivamente per alcuni minuti abbiamo un po’ sbandato e la Tivoli ha provato ad approfittarne per chiudere i conti.

Per fortuna, con grande carattere la squadra è riuscita a riprendersi ed a trovare un gol importantissimo prima del quarantacinquesimo minuto.

Per squalifica io non potevo sedere in panchina né accedere agli spogliatoi e così, durante l’intervallo, ho parlato ai ragazzi direttamente dal piazzale del nostro centro sportivo”.

Cosa hai detto alla squadra?

“Ho detto che nel primo tempo avevamo già esaurito il bonus di tutti gli errori che potevamo commettere, quindi le cose sarebbero andate certamente meglio (sorride)…

Ai giocatori ho fatto presente che quella era una partita che si poteva riprendere ed alla fine è andata così.

Sono dell’opinione che nella ripresa abbiamo dato dimostrazione di essere una squadra vera sotto il profilo mentale ed a mio giudizio alla fine avremmo anche meritato la vittoria.

Mi riferisco in particolare all’azione in cui Laurato si ferma e mette la palla fuori per consentire l’immediato soccorso a Regis, interrompendo una ripartenza importante, ed alla grande parata del loro portiere su una conclusione che stava finendo in rete.

Peraltro, in quella stessa occasione Giovanazzi subisce un colpo identico a quello subito da Zaniolo la sera stessa a La Spezia, ma nel nostro caso l’arbitro non ha assegnato un calcio di rigore che per me era netto”.

Come sta Regis?

“Il ginocchio si è gonfiato e c’è il timore che possa trattarsi di un infortunio serio.

Speriamo che arrivino buone notizie dall’esito della risonanza magnetica.

Lorenzo è cresciuto tantissimo, ormai ha preso totalmente coscienza delle sue qualità e della sua leadership in seno alla squadra.

Perderlo per molto tempo sarebbe davvero una brutta tegola per noi.

Mi costringerebbe a ricercare nuove soluzioni per ovviare alla sua assenza.

Servirebbe qualche madrakata…”.

Nelle prossime settimane il Giudice Sportivo dovrebbe pronunciarsi circa il caso relativo al vostro mancato match con il Centro Sportivo Primavera.

Che decisione ti aspetti in merito?

“Provo grande rabbia per quella partita, è inutile nasconderlo.

Secondo me, loro sono venuti prevenuti.

Beninteso, il problema c’era sicuramente , ma la società si era immediatamente attivata per sistemare in qualche modo la situazione nel giro dei quarantacinque minuti previsti dal regolamento.

Io voglio sottolineare che noi non abbiamo fatto alcunché per trarre vantaggio da questa situazione.

Il campo era stato ri-zollato di recente e purtroppo il livello si è alzato in prossimità della linea di porta.

Secondo me, in casi come questo bisognerebbe adottare maggiore sportività.

Ora attendiamo l’esito della sentenza, ma io credo che, nel caso in cui il Giudice Sportivo dovesse assegnarci la sconfitta a tavolino, il club dovrebbe ricorrere in ogni grado di giudizio.

Ci dessero una forte multa, ci obbligassero a risarcire al Centro Sportivo Primavera il costo della trasferta, ma noi meritiamo di giocare questa partita sul campo.

Se poi si creerà un precedente, pazienza.

Il Villalba Ocres Moca ha sempre manifestato grande fair-play e rispetto dell’avversario su qualsiasi campo, basta ricordare quanto accaduto un paio d’anni fa a Monterotondo contro l’Eretum.

A parti inverse, io avrei giocato, ma mi rendo conto che non tutti ragioniamo allo stesso modo…”.

La lotta per il secondo posto è molto incerta.

Chi vedi favorita tra Luiss ed Anzio?

“Come gruppo-squadra l’Anzio mi sembra superiore ed alla fine credo sia in grado di spuntarla.

Se domenica scorsa fossero riusciti a vincere a Montecelio contro il Sant’Angelo Romano, penso che sarebbero riusciti anche a mettere un filo di pressione alla capolista”.

Ad un certo punto della stagione, sembrava che anche il Villalba Ocres Moca potesse inserirsi nel duello.

Cosa vi è mancato, secondo te?

“Ad inizio stagione abbiamo dovuto far fronte a numerosi infortuni, poi purtroppo è arrivato uno stop che per noi è durato quarantadue giorni.

C’è voluto tantissimo lavoro per recuperare sotto il profilo mentale, perché non è semplice mantenere alta la concentrazione quando ti alleni tutta la settimana, arrivi “affamato” alla vigilia di un match e poi magari il sabato sera ti dicono che l’indomani non puoi scendere in campo.

Resta una punta di rimpianto, perché siamo stati fermati all’indomani del successo sul campo della Luiss, un successo probabilmente immeritato ma che comunque ci aveva restituito i punti che non avevamo conquistato nella gara di andata.

Stavamo attraversando un ottimo momento ed avevamo centrato un bel filotto.

In quel periodo non nascondo che ci stavamo credendo, poi purtroppo la sospensione e l’impossibilità di programmare hanno fatto il resto.

Ora il nostro obiettivo è rimanere in questa posizione di classifica e tenere a distanza la zona calda”. 

Domani arriva la Vigor Perconti, squadra giovane ma sempre insidiosa da affrontare.

Che genere di gara prevedi?

“Mi aspetto una partita di grande livello mentale da parte nostra.

Ormai sotto il profilo tattico i ragazzi hanno assorbito tutte le nozioni possibili e sanno perfettamente come muoversi nel corso della partita.

Anche a Tor Sapienza dieci giorni fa abbiamo esibito un buon calcio, fatto di conoscenze, e secondo me avremmo meritato i tre punti”.

Storicamente sei un allenatore in controtendenza rispetto ai parametri attuali.

Sei una persona che non fatica a legarsi a lungo ad un club.

Tu ed il Villalba Ocres Moca avete dato vita, realmente e non a chiacchiere, ad un progetto.

“Spesso si dice che, se si resta in un club per molto tempo, alla fine ci si appiattisce e gli stimoli vengono meno.

Nel mio caso è esattamente il contrario.

Amo sentirmi parte integrante di un percorso, questo mi fa sentire sempre più coinvolto e mi sprona a dare sempre di più.

Del resto, anche nella mia umilissima carriera da calciatore il senso di appartenenza era un aspetto fondamentale.

Ai giocatori ricordo sempre che la nostra maglia devono sentirla sulla pelle.

A Villalba ho trovato un ambiente che vive letteralmente per il club e con tutta la Famiglia Scrocca si è creato un rapporto solidissimo.

Il Presidente sa che tipo di persona, ormai a noi due basta uno sguardo per capirci”.