VILLANOVA, LA CONFESSIONE DI DI LORETO: “IERI CI SIAMO TOLTI UN PESO”

VILLANOVA, LA CONFESSIONE DI DI LORETO: “IERI CI SIAMO TOLTI UN PESO”

Quella dei pareggi stava diventando una sorta di maledizione per un Villanova che, Coppa Italia a parte, nell’ultimo mese aveva raccolto solo segni X sulla propria strada.

In un campionato che ancora fatica ad esprimere valori certi e definitivi i tiburtini sono comunque rimasti lì, ad un passo dalla zona nobile della classifica.

Impermeabili in difesa (fin qui Trinchera ha subito solo una media di 0,75 reti a partita), gli uomini di Cristiano Di Loreto sono tornati ieri a festeggiare, forse anche troppo rumorosamente, un successo che mancava dallo scorso 19 ottobre.

Rompere il ghiaccio nella tana del Grifone Monteverde ha peraltro consentito a Petrella e soci di centrare un duplice traguardo: portarsi a meno tre dalle attuali leader del raggruppamento e dare lo sperato impulso in vista di un trittico di sfide che potrebbero chiarire ai più il destino del Villanova in questa stagione.

 

Di Loreto, la vittoria di ieri è la fine di un incubo?

“Non possiamo negare che la serie di pareggi consecutivi stava diventando un problema.

Anzi, a fine partita mi sono anche un po’ arrabbiato con i ragazzi perchè hanno esultato negli spogliatoi in maniera anche troppo scomposta e rumorosa, avendo un atteggiamento che a me non piace”.

Come si sono giustificati?

“Mi hanno detto che vincendo si sono tolti un peso.

Quando giochi bene e non raccogli quanto semini può restare un po’ di frustrazione.

E’ comprensibile…”.

Voi venivate da quattro pareggi consecutivi, il Fonte Nuova capolista di gare ne ha pareggiate già cinque e l’altra leader del torneo, il Ladispoli, ha perso un quarto delle partite che ha giocato.

Dov’è l’errore?

“Aggiungo un altro dato: il Real Monterosi che ha uno degli attacchi più prolifici, eppure è attualmente ultimo.

E’ un campionato anomalo, equilibrato e dove le partite facili non esistono.

Credo che sarà così almeno fino a febbraio, quando usciranno i veri valori.

Allora squadre come il Fonte Nuova, il Ladispoli o la Nuova Sorianese potrebbero prendere il largo”.

Nel corso della puntata di ieri, abbiamo ospitato Jacopo Camilli.

A che punto è realmente il suo tesseramento?

“Dipende tutto dalla Federazione.

Da quanto mi dice il presidente Armeni potrebbe servire ancora un mese.

Noi speriamo di averlo a disposizione prima possibile, perchè aumenterà il tasso d’esperienza di un reparto che, considerati anche gli attuali problemi fisici di Giordano Meloni, attualmente consta solo di ragazzi under come Giampaolo, Neroni e Marini che peraltro stanno facendo benissimo.

Non vediamo l’ora di averlo ufficialmente con noi.

Le qualità di Jacopo le conosciamo e ci serviranno tantissimo, anche per integrare una rosa che non è progettata per il doppio impegno”.

E mercoledì avrete proprio il ritorno di coppa con il Pomezia.

“All’andata stavamo facendo molto bene, poi ci siamo un po’ complicati la vita con l’espulsione di Santori e prendendo una rete, tutto sommato, evitabile.

Il 2-1 lascia la qualificazione ai Quarti apertissima.

Diciamo che noi abbiamo il 51% di possibilità e loro il restante 49%.

La società tiene a questa manifestazione e noi cercheremo di andare avanti.

Peccato, perchè avrei preferito giocare questa partita in un’altra fase della stagione”.

Dopo la gara con la formazione di Punzi, il calendario vi metterà di fronte le due tirreniche Ladispoli e Fregene.

E’ esagerato dire che questo potrebbe essere uno degli snodi decisivi della vostra stagione?

“La penso allo stesso modo ed ho già avuto modo di sottolinearlo ai ragazzi nei giorni scorsi.

Questo trittico di partite non sarà decisivo, ma certamente rappresenterà un crocevia importante per noi.

Un’eventuale vittoria ai danni del Ladispoli, ad esempio, ci permetterebbe di sognare e noi vogliamo provare a farlo.

Ci prepareremo al meglio, lavorando molto sulla testa.

I ragazzi sono consapevoli delle loro qualità e della fase che stiamo per affrontare.

Siamo molto fiduciosi”.