VIS ARTENA, IL RITORNO DI CENTRA: “LA CHIAMATA DEL PRESIDENTE? ME L’ASPETTAVO”

VIS ARTENA, IL RITORNO DI CENTRA: “LA CHIAMATA DEL PRESIDENTE? ME L’ASPETTAVO”

A cura di Tia Colantuono

 

Il ritorno dell’ex.

Esordio fortunato per Fabrizio Centra, nuovo (si fa per dire) tecnico della Vis Artena, chiamato in settimana dal Presidente Tabanelli per sostituire lo sforturnato Granieri dopo un inizio di stagione per lo più deludente.

Grazie alla rete di Mancini, la Vis Artena ha infatti conseguito il primo successo esterno in questo Campionato e risalito posizioni in classifica.

Mister, che emozione è stata tornare sulla panchina della Vis Artena?

“E’ stato bello, un ritorno piacevole, un po’ come tornare a casa”.

Che partita è stata quella odierna contro l’Atletico Boville?

“E’ stata una sfida sofferta perché perdere avrebbe significato rimettere ancora una volta tutto in discussione.

Ho avuto modo di vedere altre partite della Vis Artena, è una squadra che conclude poco, che fatica a creare gioco, oggi abbiamo fatto del nostro meglio, dovevamo vincere per dare morale al gruppo, il fatto di esserci riusciti fuori casa contro una diretta concorrente per la salvezza creda ci possa far ben sperare”.

Non ho la bacchetta magica! Farò del mio meglio per il bene della società”.

Qual è stato il clima al suo arrivo?

“I ragazzi erano molto giù di morale, questo è fuori dubbio, ma conosco bene l’ambiente oltre che i giocatori.

E’ importante che torni serenità, soltanto con la mente sgombra dai pensieri negativi sarà possibile lavorare bene “.

Cosa c’è da rivedere?

“Molto, credo che il primo aspetto da migliorare sia quello relativo all’impostazione del gioco”.

Qual è attualmente il vostro reparto più debole?

“L’attacco, è un problema numerico, sbagliamo molto sotto porta, manchiamo di concretezza”.

Cosa le ha detto il Presidente Tabanelli dopo la vittoria di oggi?

“Mi ha ringraziato perchè, come le ho già detto, perdere oggi avrebbe fatto troppo male alla squadra”.

Se l’aspettava questa chiamata da parte del Presidente o la decisione l’ha colta di sopresa?

“Sono molto legato all’ambiente, credo di aver dato molto a questa società, innegabile dire di averci lasciato il cuore, mentirei se le dicessi di non averlo pensato.

E’ stata la soluzione più logica ma non per questo scontata”.

Obiettivo salvezza o puntate più in alto?

“Vogliamo intraprendere un Campionato tranquillo, per farlo tenteremo di risalire nel minor tempo possibile posizioni in classifica.

Il nostro progetto mira alla crescita dei giovani, per ora puntiamo alla salvezza, cambieremo idea in corso d’opera qualora il nostro cammino prendesse altre direzioni”.

Quella con il Morolo che gara sarà?

“Non sarà una partita facile, ma dobbiamo vincere.

Le sfide in casa sono fondamentali per una squadra come la nostra, vietato sbagliare”.