Vis Artena-UniPomezia: incroci pericolosi. Punzi: “Loro in crisi? Ne usciranno, ma a noi serve continuità…”

Vis Artena-UniPomezia: incroci pericolosi. Punzi: “Loro in crisi? Ne usciranno, ma a noi serve continuità…”

Domenica prossima al Comunale di Artena andrà in scena una gara in cui si mescoleranno le storie di numerosi protagonisti.

Moriconi, Rossi, Binaco, Salvagni, Scala e Compagnone si troveranno per la prima volta di fronte il loro ex allenatore, quel Cangiano con cui hanno condiviso la meravigliosa esperienza colleferrina.

Lo stesso tecnico di origini campane, confermato alla guida dell’UniPomezia al termine di un paio di giorni intrisi di chiacchiere ed indiscrezioni che lo volevano ad un passo del commiato, potrebbe giocarsi una buona fetta del suo destino stagionale sul campo di quelli che fino a pochi mesi fa erano i rivali per antonomasia.

E poi ancora: tanti ex Serpentara che per novanta minuti metteranno da parte l’antica amicizia per giocarsi tre punti pesantissimi.

Non ci sarà invece Morici, unico ex puro della sfida insieme a Monteforte, costretto alla sosta ai box per una noia di carattere muscolare.

Nel calderone delle emozioni Vis Artena-UniPomezia sarà però soprattutto la gara di Francesco Punzi, oggi guida dei rossoverdi del presidente Matrigiani e ieri, in via Varrone, artefice della conquista della Coppa Italia e del raggiungimento di una salvezza (senza passare per le forche caudine dei play-out) che, al giro di boa della passata stagione, si era fatta ipotesi quantomeno complessa.

Obiettivi che sembravano meritevoli di una conferma, mentre i protagonisti della vicenda hanno deciso diversamente: si sono dati la mano e si sono detti addio.

Storie di ieri, che però stanno per tornare attuali, visto che la domenica già incombe e riporterà fatalmente alla luce tutto ciò che i giorni avevano sepolto.

Scavare prima del tempo può essere pericoloso, ma noi abbiamo comunque chiesto a Punzi di farlo insieme a noi.

 

Mister, sedici punti nelle prime sette partite di campionato rappresentano un buonissimo raccolto.

Difficile chiedere di più ad una squadra che si è formata da poco.

“Il bilancio è senza dubbio positivo.

Non conoscendo quale sarebbe stata l’amalgama di una rosa completamente nuova, gli interrogativi erano tanti.

Direi che i punti conquistati finora ce li siamo meritati.

Dobbiamo continuare su questa strada e puntare a migliorarci costantemente perchè di cammino da fare ce n’è ancora tanto e siamo stati inseriti in un girone nel quale gli equilibri sono assai precari e potrebbero rimanere tali almeno fino al mercato di dicembre”.

Domenica scorsa, intanto, avete dato un grande segnale a voi stessi ed al campionato vincendo a Vignanello…

“Probabilmente nella prima mezz’ora di gioco contro la Monti Cimini abbiamo espresso il nostro miglior calcio ed avremmo anche meritato di raddoppiare, poi loro sono venuti fuori ed onestamente abbiamo sofferto in alcune fasi della partita.

In tutta sincerità, se la gara fosse terminata con un pareggio, non sarebbe stato uno scandalo.

Noi siamo una squadra dall’età media molto bassa e dunque è naturale che possiamo commettere quegli errori tipici della gioventù.

Resta comunque una di quelle vittorie pesanti e che ti conferiscono ulteriore morale in vista del prosieguo della stagione”.

Roberto Matrigiani Presidente Vis Artena
Roberto Matrigiani, Presidente Vis Artena

Siamo prossimi al primo quarto del torneo.

Mi pare che, accantonate le ormai note polemiche sulla collocazione nel gruppo centro-settentrionale, la Vis Artena si sia calata con grande personalità nel Girone A di Eccellenza.

“Direi che si stiano rispettando i pronostici d’inizio stagione: complessivamente regna sovrano quell’equilibrio che si era ventilato alla vigilia del torneo, anche se alcune protagoniste attese come Valle del Tevere, Monti Cimini ed UniPomezia stanno facendo più fatica del previsto, ma vedrete che presto i loro valori emergeranno”.

Domenica prossima da voi arriverà la sua ex squadra.

Sensazioni?

“Sono quelle di un uomo che rivedrà con grande piacere persone che con lui hanno condiviso quattro mesi in apnea prima di centrare l’obiettivo della salvezza.

La conquista della Coppa Italia è invece un merito che, come ho già avuto modo di ribadire in precedenza, divido con i miei predecessori Catanzani e Mancini, perchè io la squadra l’ho guidata solo in occasione delle semifinali e della finale”.

punzi unipomezia

Traguardi che avrebbero meritato una sua riconferma, a nostro giudizio…

“Ne abbiamo parlato, ma non sussistevano i presupposti per una mia permanenza a Pomezia.

I problemi principali sono stati alcuni impedimenti legati ai miei orari lavorativi e idee diverse circa le scelte da operare nel successivo mercato.

Lì i discorsi si sono fatalmente arrestati, ma ciò non toglie che conservo ricordi bellissimi.

In primis, del Presidente Valle con il quale si è instaurato un rapporto di grande fiducia e rispetto.

L’UniPomezia è un club che, quanto a serietà ed organizzazione interna, ha ben poco da invidiare a quelli che militano nelle categorie superiori e qualsiasi allenatore vorrebbe lavorare in quel contesto.

Lo scorso anno ci siamo sentiti sempre tutelati e questo ci ha permesso di mantenere la serenità nei momenti difficili e di raggiungere il traguardo auspicato”.

valle
Valter Valle, Presidente UniPomezia

Tra pochi giorni però vi troverete di fronte una squadra che vive un momento di difficoltà.

“Faccio fatica ad interpretare la gara di domenica.

Loro vengono da due sconfitte consecutive, però hanno valori superiori alla categoria e vorranno certamente dimostrare sul campo che i ko sono stati episodi.

Di contro, noi desideriamo dare continuità a quello che abbiamo espresso fino a questo momento.

Per caratteristiche si affronteranno due avversarie che hanno più di un’analogia: entrambe giocano e lasciano giocare.

Leggendo i loro numeri, mi aspetto una squadra votata all’attacco e che potrebbe lasciare qualche spazio alle spalle.

Non so cosa aspettarmi.

Forse ne scaturirà un match con tante reti o magari una gara bloccata.

Di sicuro è una sfida aperta a qualsiasi risultato.

Il calcio è uno sport situazionale ed in contesti del genere anche una palla sporca può fare la differenza.

Al di là di come andrà domenica, sono comunque convinto che alla lunga i loro valori emergeranno.

Quanto a domenica, noi dobbiamo pensare esclusivamente alla nostra partita e, se vorremo farla nostra, dovremo dare il 200% di noi stessi”.

Unico neo: il pubblico.

Fin qui le presenze al Comunale di via Marconi non hanno fatto registrare numeri entusiasmanti…

“Credo sia un problema di carattere generale ed esteso non solo agli spettatori che frequentano il nostro impianto, ma anche a quelli che vanno a vedere le gare del massimo campionato regionale.

Fosse per me, io proverei la strada che si utilizza, ad esempio, in Campania dove le partite vengono giocate di sabato pomeriggio”.

 

 

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