W3 Roma Team, parola a patron Persi: “Vogliamo costruire un futuro sempre più roseo, vi spiego come…”

W3 Roma Team, parola a patron Persi: “Vogliamo costruire un futuro sempre più roseo, vi spiego come…”

Poche squadre nel Lazio hanno vissuto in anni recenti una parabola paragonabile a quella della W3 Roma Team.

Nel giro di appena sei stagioni il club che ha la sua sede naturale nel quartiere Eur ha scalato tutte le categorie, partendo da quella più bassa fino ad arrivare nell’elite del calcio laziale.

Sovente nel nostro ambiente si abusa del termine “progetto“, ma in questo caso il termine rispecchia alla perfezione il percorso societario e tecnico di una realtà che, con pazienza e certosino lavoro, ha saputo strutturarsi in un modo talmente convincente da diventare presto approdo ambito da calciatori di rango.

Andrea Persi, che nel club ricopre la carica di vicepresidente ma che vien naturale definire patron per il suo impegno all’interno della compagine societaria, si gode la sua creatura, subito brillante nell’impatto con il Campionato di Eccellenza (è a punteggio pieno dopo le prime due uscite) e riserva ai nostri lettori uno sguardo d’insieme a cavallo tra passato e futuro sulla W3 Roma Team, circoscrivendone programmi ed ambizioni.

Presidente, se le chiedo di guardarsi indietro e ripensare al suo primo giorno, cosa le viene in mente?

“La mente non può che volare al primo raduno che svolgemmo, ormai più di sei anni fa.

Sembra trascorso un secolo e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma per me è motivo di grande orgoglio vedere da dove siamo partiti e dove siamo arrivati”.

Qual è il calciatore che, a suo giudizio, più di tutti incarna lo spirito della W3 Roma Team?

“Non ho dubbi: dico Manuel Ciorciolini, che è partito con noi dalla Terza Categoria ed ancora oggi è titolare in Eccellenza.

Insieme a lui menziono mister Stefano Manelli, che di questa squadra è stato prima preparatore atletico e successivamente è diventato tecnico dopo un apprendistato da vice, Fabiano Baldassarre che ha condiviso quest’avventura con noi fino a pochi mesi fa, ed infine Filippo Mazzesi, il nostro grande capitano fin dai giorni della Prima Categoria”.

All’inizio della passata stagione, in pochi si sarebbero attesi di vedervi così dominanti anche in Promozione ed invece siete arrivati alla sospensione dei campionati in vetta al Girone C, con una sola sconfitta subita nell’intera stagione, un filotto di vittorie entusiasmante ed una semifinale di Coppa Italia da giocare…

“Il rendimento dei ragazzi non mi ha sorpreso, perché eravamo consci di aver allestito un organico forte e completo.

Per intenderci, ero talmente convinto delle nostre qualità da accettare il vostro cortese invito a partecipare a “Sport in Oro” alla vigilia dello scontro diretto con il Terracina.

Qualcuno mi diceva di non venire quella domenica perché magari poi avrei dovuto commentare una sconfitta vista la qualità dei nostri rivali, ma io ero sicuro di vincere e così è stato.

Io penso che sia stato giusto considerarci vincitori del torneo, dal momento che, dopo la rocambolesca sconfitta di Monte San Biagio alla prima giornata, la squadra è stata capace di inanellare qualcosa come quindici vittorie consecutive.

Ad un certo punto, i ragazzi sembravano talmente forti che, quando incappammo in un paio di pareggi consecutivi, ci fu addirittura qualcuno che parlò di W3 Roma Team in crisi.

Una barzelletta (ride)…

Scherzi a parte, sono fiero di quanto i ragazzi, il mister e tutto lo staff sono stati in grado di realizzare.

Nel momento in cui è stato sancito lo stop dei campionati mancavano ancora delle partite ed è vero che noi avremmo dovuto giocare sul campo del Terracina, ma quella per noi sarebbe stata probabilmente l’ultima gara realmente pericolosa, mentre il calendario dei nostri rivali sarebbe stato più duro del nostro.

Ancora oggi, io sono fermamente convinto che alla fine avremmo vinto sia il campionato che la coppa, quindi sottolineo che il nostro accesso al Campionato di Eccellenza è meritatissimo”.

Peraltro, il temuto impatto con una categoria per voi del tutto nuova non lo avete sofferto.

Siete reduci da due successi consecutivi nelle prime due giornate e qualcuno vi colloca tra le possibili outsider del torneo.

“In estate siamo ripartiti da quattordici conferme dal blocco della precedente stagione, puntellando l’organico con giovani di qualità e con innesti di rango come Tisei, Citro, Pieri e Provaroni.

Nelle prime due uscite abbiamo già utilizzato venti calciatori, segno evidente che tutti i ragazzi entrano nelle rotazioni del mister e vengono presi in debita considerazione.

Io penso che abbiamo allestito una rosa ampia e di qualità.

A differenza di altre realtà che hanno messo sul piatto un budget molto più cospicuo del nostro, noi abbiamo preferito puntare non su nomi eclatanti, ma su elementi che abbiamo ritenuto propedeutici al calcio che abbiamo in mente.

Quanto all’obiettivo finale, non abbiamo l’assillo della vittoria a tutti i costi, ma sicuramente desideriamo far bene, come è nelle nostre corde.

Il giorno in cui dovessi temere di cominciare una stagione pensando unicamente a salvarmi, preferirò non iscrivere la squadra, potete starne certi.

Ai ragazzi l’ho detto chiaramente: “Voi dovete cominciare la stagione con l’obiettivo di arrivare primi”.

Poi, è evidente che nel nostro girone ci sia chi ha speso più di noi e parte con i favori dei pronostici, ma noi dobbiamo scendere sempre in campo con l’idea di conquistare i tre punti.

Questa deve essere la nostra mentalità”.

E per sedimentare ulteriormente tale mentalità, domenica arriva una sfida alla quale tenete in modo particolare: al Melli verrà a farvi visita quel Campus Eur con il quale esiste un rapporto consolidato e con cui tempo fa si parlò anche di un’eventuale fusione, se non erro…

“Sarà un derby e quindi un match tutto da vivere e contraddistinto da rispetto, ma anche da una sana rivalità sportiva.

Tra le dirigenze esiste un rapporto ottimo, fatto di stima e di amicizia reciproca.

Lo scorso anno ci hanno messo a disposizione il loro campo, facendoci sentire a casa e per noi sarà un vero piacere ricambiare l’ospitalità.

Il Campus Eur è una realtà straordinaria ed ha svolto un lavoro incredibile anche a livello di settore giovanile.

Loro rappresentano un esempio da seguire per noi.

Per quanto riguarda eventuali accordi tra le società, ne abbiamo parlato ma alla fine abbiamo convenuto di percorrere ciascuno la propria strada.

Quanto alla partita, comunque vada a finire il giorno dopo prenderò volentieri un caffè con il presidente Daniele Aprile e ci scherzeremo su (sorride)…”.

Quali obiettivi vuole perseguire la W3 Roma Team nell’immediato e nel medio o lungo periodo?

“Spero di concludere l’attuale stagione senza avere rimpianti nel valutare la classifica finale, ma con la consapevolezza di aver dato tutto e senza aver lasciato nulla d’intentato.

La mia speranza è che questa società cresca sempre di più, diventando una realtà anche in categorie più prestigiose.

Per farlo dovremo però contare su una casa tutta nostra e trovare così quella stabilità necessaria per realizzare qualcosa d’importante come ambiamo a fare.

Come sapete, l’impiantistica a Roma presenta numerose difficoltà, ma noi abbiamo un dialogo costante con le istituzioni per strutturare un progetto sostenibile e che naturalmente abbia tutti i crismi della legalità.

Per utilizzare una metafora, dico che attualmente abbiamo uno splendido attico, che speriamo possa diventare un giorno il più bello di tutti.

Per riuscirci, però, sarà necessario gettare solide fondamenta attraverso il nostro impegno, ma anche con il sostegno degli organi competenti”.