Di Alessandro Bastianelli.
Un big match ha le proprie regole da rispettare: squadre tirate, manovra difficoltosa e cervellotici tatticismi impongono spesso alle protagoniste di turno di sacrificare lo spettacolo a vantaggio della concretezza.
Grifone Monteverde – Tor Tre Teste non ha fatto eccezione sotto questo punto di vista, ma i sette gol impressi sul tabellino denotano la grandissima fame con cui le formazioni rossoblù sono scese in campo.
Tanti gli errori nella gestione del pallone, il fraseggio reso nervoso dal pressing asfissiante dei centrocampisti, ma emozioni e ribaltoni a non finire hanno allietato un pomeriggio di grande calcio al Villa Dei Massimi, teatro di questo inedito scontro al vertice del campionato Juniores.
LA FIRMA DELL’EX – Alessio Di Maggio oggi aveva i riflettori puntati addosso: ex di turno, piede educato e visione di gioco superba, il regista rossoblù ha speso tanti anni al servizio della Tor Tre Teste ed ora l’ha ritrovata da avversario.
Non ha tradito le attese. Il primo lampo nel grigio cielo di Via Portuense l’ha scagliato lui all’ottavo minuto, raccogliendo un pallone vagante dal limite e spedendolo sotto il sette con un tiro pazzesco, carico di significato per lui che questa gara l’avrà vissuta con piglio particolare.
La risposta della Tor Tre Teste si fa attendere venti, lunghi minuti, durante i quali le emozioni latitano.
Federico viene sottoposto ad un pressing asfissiante da parte di Anello, ma quando calcia da fermo sono dolori per gli avversari. Suo l’assist dalla bandierina che permette a Palmieri, colpevolmente lasciato solo in area, di svettare alto e di insaccare di testa il pareggio al 28’.
Il Grifone però ha il “Giotto” dell’Elite dalla sua, ed anche se con un po’ di fortuna a causa di una deviazione della barriera è ancora Di Maggio che firma il suo sesto gol su punizione al 30’, ingannando Santesarti in controtempo.
TESTA DA GRANDI – I big match non sono un pranzo di gala. Il Grifone Monteverde se ne accorgerà nel finale di un concitatissimo primo tempo, nel quale la Tor Tre Teste ribalta tutto con due lampi dei propri solisti.
Montaldi al 36’ accende il motore e semina il panico sulla destra, capitalizzando al meglio il suo taglio al centro da due passi, infilando la sfera sotto le gambe di Carloni, che si riscatterà dell’errore pochi minuti più tardi murando in uscita la conclusione di uno svogliato Lorusso (41’), mentre solo la traversa lo aveva salvato ancora prima dall’opportunismo di Petrich, bravo a concludere ma sfortunato nell’esito (39’).
Il “Cannibale” della Tor Tre Teste è comunque vivo e lotta insieme ai propri compagni. Lo aiuta un pizzico di fortuna, perché quasi allo scadere Mezzetti allarga troppo il braccio e intercetta un suo tiro dalla sinistra causando un rigore che ai padroni di casa non va proprio giù. Dal dischetto Lorusso è implacabile e firma il 3 – 2 con cui si chiude il primo tempo.
RIPRESA DA BRIVIDI – Il secondo tempo è un omaggio che i ragazzi in campo regalano ai presenti sugli spalti.
L’inizio è da brividi, perché Mezzetti si fa soffiare palla in maniera sciocca da Lorusso a metà campo, che in progressione arriva davanti a Carloni e lo infila senza pietà per il gol del 4 – 2.
E’ una punizione troppo severa per i ragazzi di Radi, che subito inserisce l’artiglieria pesante in attacco. Bonotti e Franzè sono gli interpreti scelti per il 4 – 2 – 4 degli ultimi quaranta minuti di gioco, mentre la scelta di Fabi è il terzo difensore centrale, Mele, che rimpolperà la linea difensiva ospite.
Proprio il neo entrato sarà subito sfortunato protagonista. Bonotti taglia verso il centro da sinistra e scocca una rasoiata micidiale, che il numero tredici devia con la suola con il solo risultato di spiazzare Santesarti per il 4 – 3 .
Di qui in poi c’è solo grande calcio. La Tor Tre Teste amministra e sciorina un bel fraseggio con Federico e Puca in mediana, il Grifone tenta spesso le ripartenze affidandosi all’estro di Bonotti e alla fame di Franzè.
Le occasioni più pericolose però sono di marca ospite, come i due squilli al 30’ verso la porta di Carloni, che si vede prima il tiro di Federico centrare la traversa e poi Lorusso graziarlo da due passi spedendo fuori un pallone invitante.
DUE FACCE DIFFERENTI DI GRANDE CALCIO – Nonostante il forcing finale, la Tor Tre Teste porterà a casa un risultato meritato per l’approccio mentale espresso in campo. Questi giocatori vivono di big match da quando sono nei giovanissimi, hanno preso con il piglio giusto la partita più difficile dell’anno, portandola a casa con il cuore, il cervello e le gambe.
Molta delusione invece per i padroni di casa, che recriminano per l’episodio del rigore e per un penalty non assegnato a Bonotti nella ripresa. Ma è stata più l’inesperienza che la sorte a condannare i padroni di casa, che hanno comunque offerto un buon calcio e ribadito a tutti, ancora una volta, che quel primato perso questa sera se l’erano meritato tutto e che sono pronti a riprenderselo nelle prossime settimane.
GRIFONE MONTEVERDE – N. TOR TRE TESTE 3 – 4
GRIFONE MONTEVERDE (4-2-3-1): Carloni, Buccioni (40’st Loi), Agnoli (40’st Faragalli), Bianchi (36’st Fogli), Ignazzitto, Mezzetti, Sette (5’st Bonotti), Di Maggio, Quattrini, Anello (5’st Franzè), Corrias . A disp.: Berti, Papavero. All. Radi
TOR TRE TESTE (4-3-3): Santesarti, Tiraferri, Gallo, Palmieri, Tamburlani, Federico, Milano, Puca, Petrich (29’st Arcano), Lorusso, Montaldi (20’st Mele).A disp.: Ferendeles, Vassalli, Faletra, Lucia, De Dominicis. All. Fabi
ARBITRO: Caciotti di Albano.
MARCATORI: 8’pt Di Maggio, 28’pt Palmieri (NTTT), 30’pt Di Maggio, 36’pt Montaldi (NTTT), 45’pt Lorusso (NTTT), 3’st Lorusso (NTTT), 22’st Bonotti .
NOTE: 1’ e 5’ di recupero; ammoniti Buccioni, Corrias, Bonotti, Bianchi (G), Palmieri, Federico (NT) al 45’st espulso Di Maggio (G) per proteste.