Team Nuova Florida, Bussone si gode un 2017 da sogno ed avvisa le rivali: “La penalizzazione? A volte, le montagne partoriscono un topolino…”

Team Nuova Florida, Bussone si gode un 2017 da sogno ed avvisa le rivali: “La penalizzazione? A volte, le montagne partoriscono un topolino…”

Con qualcosa come 78 punti conquistati tra la seconda parte della passata stagione e la prima di quella in corso ed un rendimento condito da 23 vittorie, nove pareggi ed appena 3 sconfitte complessive, il Team Nuova Florida ha appena chiuso un 2017 memorabile.

Il club presieduto da Franco Marcucci adesso freme all’idea di alimentare il proprio sogno anche nel nuovo anno solare.

Il titolo di Campione d’Inverno, conquistato con merito al termine di un girone d’andata da applausi, scalda i cuori dalle parti di Ardea, dove si comincia a pensare con sempre minor idealismo e maggiore concretezza all’ipotesi di un ulteriore salto di categoria.

I gradini da salire sono però ancora numerosi.

Andrea Bussone non è uomo da lasciarsi andare prima del dovuto.

Sa che il destino ha già pronte non meno di diciassette possibili trappole per lui e per i suoi ragazzi ed all’avvenire guarda con il dovuto realismo, pur senza nascondere gli assi in suo possesso.

 

Andrea, il vostro 2017 è stato strabiliante.

Se tra i tanti momenti esaltanti vissuti negli ultimi dodici mesi ti chiedessi di sceglierne uno soltanto, quale indicheresti?

“Probabilmente, al posto di tante vittorie, sceglierei il pareggio conquistato al 96′ sul campo del Sermoneta.

Quel punto ci ha permesso di restare al comando della classifica nello scorso campionato e ci ha dato ulteriore convinzione nei nostri mezzi”.

bussone team nuova florida

Sei reduce dai tuoi primi quattro mesi da allenatore in Eccellenza.

Vista dal di dentro, te l’aspettavi così questa categoria?

“Devo essere sincero, inizialmente pensavo che il salto sarebbe stato più ampio e complesso.

In realtà cambiano principalmente l’intensità ed il numero degli allenamenti.

Quando un atleta che sale dalla Promozione riesce a fare il balzo a livello mentale, tutto viene di conseguenza e questo vale anche per il mio lavoro”.

Tra i tanti ragazzi che hai avuto l’opportunità di allenare sia nella passata stagione che in quella attuale, a tuo giudizio quale incarna maggiormente lo spirito del Team Nuova Florida?

“Questa è davvero una bella domanda.

Probabilmente Nunzi, il “cocco” del Presidente (sorride)…

Daniele è un calciatore forse sottostimato dall’ambiente per le sue qualità, ma per noi è importantissimo.

Tiene un profilo basso, ma in campo dà sempre tutto quello che ha dentro.

Una menzione particolare la faccio anche nei riguardi del nostro portierone Andrea Giordani, una sicurezza per tutti noi”.

luca di giovanni
Luca Di Giovanni

Durante l’ultima sessione di calciomercato avete cambiato parecchio.

Mi sveli come siete riusciti a soffiare Luca Di Giovanni al Montespaccato?

“Sono intervenuti numerosi fattori.

Innanzitutto, direi quello umano vista la sua amicizia con il nostro Mattia Petricca, poi quelli economici e gestionali nei quali sono intervenuti i direttori Danilo Pizi e Piero Peri.

Alla fine Luca, seppur a malincuore, si è convinto a separare la sua strada da quella del papà Andrea e del fratello Daniele e ad abbracciare il nostro progetto.

Noi cercavamo un giocatore come lui, uno in grado di cambiare una partita nel momento in cui la squadra non gira a dovere”.

Chiedere per conferma dalle parti di Colleferro, no?

“Esatto, a Colleferro è uscito fuori il fuoriclasse e ci ha fatto vincere”.

Osservando l’attuale classifica del Girone B di Eccellenza, nei primi sei posti troviamo quattro neo-promosse.

Significa, come dicono alcuni, che il livello medio è inferiore rispetto all’altro raggruppamento?

“Francamente conosco poco la realtà dell’altro girone e dunque non ho termini di paragone.

Posso però dire che negli ultimi anni è accaduto che formazioni appena promosse dal Girone C di Promozione festeggiassero l’accesso alla Serie D nella stagione successiva.

Penso, ad esempio, al Città di Ciampino ed al Serpentara…”.

Il proverbio dice che non c’è due senza tre…

“Confermarsi sarebbe un sogno.

Dopo un anno come quello appena trascorso, sarebbe stupendo centrare un obiettivo simile (sorride)…”.

bizzaglia pomezia
Alessio Bizzaglia, patron del Pomezia

Tra le rivali chi temi di più?

“La risposta è scontata: il Pomezia.

Ha un organico troppo superiore a quello delle altre ed ormai è pienamente rientrata in gioco.

E’ vero, abbiamo cinque punti di vantaggio e non sono pochi, ma ormai sembrano aver trovato quella continuità che prima non avevano.

Sono loro i favoriti d’obbligo nella corsa al titolo”.

Mister Bussone

Nell’ambiente si fa un gran parlare dell’ormai noto caso-Lauri.

Molti dicono che, a breve, verrete penalizzati e vi sarà tolto qualche punto in classifica.

Come state vivendo questa situazione?

“Già in passato abbiamo vissuto esperienze simili.

Mi riferisco al famoso petardo nel corso del match con il Real Colosseum.

Abbiamo deciso di non parlarne e di concentrarci unicamente sulle dinamiche di campo, anche se potrebbe anche esserci un colpo di scena in questa vicenda…”.

In che senso?

“Mi dicono che nel ricorso potrebbe esserci un vizio di forma e dunque la montagna potrebbe anche partorire il più classico dei topolini.

Io dico che bisogna usare prudenza ed attendere.

Lo dico anche a beneficio di quelle squadre che lottano insieme a noi per il primato e che ogni volta che hanno sfiorato questo argomento fatalmente sono uscite dal campo con una sconfitta…”.

 

 

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