Una lunga storia d’amore e si non stiamo esagerando quando parliamo del percorso che Alessandro Bernardi e la W3 Maccarese hanno condiviso insieme negli ultimi otto anni.
Dalla Prima categoria a sfiorare la Serie D, una strada fatta di ricordi bellissimi e decisamente più gioie che dolori.
In un calcio dove le bandiere stanno scomparendo, Bernardi ha mostrato grande fede e attaccamento ai colori bianconeri.
Per questo, dopo l’annuncio che il calciatore non farà più parte della rosa dei tirennici per il prossimo anno, abbiamo provato a tuffarci nei ricordi gloriosi direttamente attraverso le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dal difensore classe 95′.
“La W3 Maccarese l’ho amata e la amo anche ora. Rimarrà una famiglia e le persone che ne fanno e ne hanno fatto parte sono nel mio cuore.
Mi hanno dato una fiducia che non pensavo di ricevere e non posso far altro che ringraziare la società e i presidenti, Andrea Persi su tutti.
Come in tutte le separazioni, ci sta che io sia un pò giù di morale, ma la crescita di un giocatore e di una società passa anche da questi momenti.”
Sui ricordi del passato vincente con la W3:
“Il mio momento individuale più emozionante è sicuramente il gol al Darra (attuale W3 Stadium) nel derby contro il Fiumicino. Non sono mai stato uno che segna tanto e mi ricordo che scoppiò tutta la panchina e fu una bellissima emozione.
A livello di squadra, quest’anno, la finale con l’SSA Rieti, vissuta al Tre Fontane, è stata qualcosa di unico così come gli spareggi nazionali contro il Livorno dove non eravamo una squadra costruita per vincere ma un gruppo fantastico e tutt’ora siamo rimasti tutti amici.”
Sul suo ultimo anno in bianconero:
“L’ultimo anno è stato splendido perchè comunque siamo arrivati primi in classifica, anche se a pari merito. Durante l’anno non ci pensi, ma quando arrivano certi momenti in cui fai i ritiri, dormi con i compagni di squadra, vai a fare partite fuori regione, non puoi che essere soddisfatto.
In squadra, ho avuto compagni che sono diventati amici e fratelli come Alessio Damiani. Per lui penso che sia stato l’ anno più importante, anche se è stato in passato a un passo dal professionismo. Siamo dello stesso quartiere e fui io a portarlo in W3, sapendo delle sue qualità. Anche se era fermo quando è arrivato da noi, qui ha sempre fatto cose straordinarie e non posso far altro che augurargli ogni bene per il futuro perchè se lo merita. “
Infine, il giocatore si è proiettato anche sul suo possibile futuro:
“Dal nuovo progetto, mi aspetto la serietà perchè mi piace stare sul campo e lavorare. Negli anni, ho capito che l’allenamento è fondamentale e spero di trovare al più presto un accordo per pensare al meglio al mio futuro.”