BEPPE VIOLA, MISTER CALABRIA (ATLETICO 2000):”PENSARE DI VINCERLO E’ L’UNICO MODO PER VIVERLO ALLA GRANDE”

BEPPE VIOLA, MISTER CALABRIA (ATLETICO 2000):”PENSARE DI VINCERLO E’ L’UNICO MODO PER VIVERLO ALLA GRANDE”

A cura di Giovanni Crocé

Mister Lorenzo Calabria, il suo Atletico 2000 giovanissimi elite arriva bene a questo Beppe Viola 2014 perchè siete quarti nel gruppo B…

Infatti mi fa molto piacere avere la consapevolezza che comunque ci arriviamo di slancio potendo contare su una squadra che paradossalmente sta meglio adesso rispetto a qualche mese fa perchè abbiamo iniziato a far quadrare la fase difensiva come piace a me e prendiamo pochi gol disposti con il nostro 4-4-2. Diciamo che nel gruppo B ci siamo fatti rispettare e anche se le prime tre squadre che ci precedono, nell’ordine Lodigiani, Savio e Tor Tre Teste stanno mostrando indubbiamente di esserci superiori nella continuità, sono speranzoso che nel confronto secco, al Beppe Viola, possiamo battere molte squadre; la stessa Lodigiani l’abbiamo battuta andata e ritorno e con la Tor Tre Teste in una occasione abbiamo fatto 0-0, quindi possiamo dire la nostra secondo me…

Il fascino della manifestazione prevede a volte anche dei rinforzi in prestito che siano all’altezza, ha in mente qualche nome?

Io sono arrivato all’Atletico 2000 a ottobre dall’Almas perchè sicuro di avere una società in cui si lavora bene ed in modo pratico tutti insieme, quindi avviene simultaneamente che il nostro Ds Maragliulo mi proponga dei nomi e di certo lo farà anche per il torneo, ma in nome del rispetto del gruppo, bisogna andarci piano perchè col tempo come detto credo che questi giovanissimi elite abbiano fatto qualcosa di meraviglioso e paradossalmente vada toccato il giusto, più che altro mi aspetto qualche rinforzo per allungare e rimpolpare la panchina, non tanto negli 11 base che secondo me sono molto più che validi. Basti pensare che a breve nel torneo delle regioni che parte domenica abbiamo 2 giocatori convocati in rappresentativa in Friuli, con mister Spogani, il difensore e capitano Stefano Falasca ed il centrocampista Gabriele Cavasino. In più abbiamo anche Casoli in difesa, il vice-capitano della mia squadra, Franco, che è un altro ottimo centrocampista e tra i più regolari c’è il portiere Tursini, ce ne sono tanti che se ci stanno con la testa possono stupire tutti. In sincerità mi piacerebbe essere una nuova Totti Soccer School, rispetto a cui anzi, già magari ci guarderanno con un occhio d’attenzione in più perchè siamo ora quarti e cercheremo di restarci…

Lei viene dagli allievi dell’Almas con cui due campionati fa vinse gli allievi regionali, differenze nell’insegnare calcio tra le due fasce di età?

Verrebbe spontaneo dire che tra un ragazzo di 14 anni dei giovanissimi ed uno di 15-16 come quelli del 1996 che avevo all’Almas, forse un giovanissimo ascolta più di chi gioca nella formazione allievi perchè manca di basi, è più giovane e sta ad ascoltare perchè ancora non è formato, ma spesso questo può essere un luogo comune perchè qua e là ho trovato tanta disponibilità ad imparare e sono entrambe state due esperienze bellissime e ravvicinate a cui resterò per sempre legato, è indubbio che la qualità dell’Atletico 2000 la attesta per strutture, passione, numeri e competenze giusto a ridosso delle nostre big romane; lo dice la classifica, lo pensiamo tutti ed è per questo che vogliamo fare un super Beppe Viola, forse parto presuntuoso, ma credo che l’unico modo per cercare di fare il massimo sia pensare “proviamo a vincerlo” e vivendo partita per partita, ho già detto ai miei ragazzi, cerchiamo gli stimoli giusti. Ad oggi questi stimoli forse un po’ mancano perchè siamo quarti ma già staccati dalle tre di testa e quindi non vedo l’ora di scendere in campo…

Data la grandezza della manifestazione, chi vorrebbe affrontare?

Visto che ci comportiamo sempre bene con le grandi, domani al sorteggio vorrei affrontare almeno una delle tre grandi dell’altro girone, in particolare mi stimola vedere cosa riusciamo a fare di positivo contro due del gruppo A, Urbetevere e Vigor Perconti. D’altronde non è questo il bello del Beppe Viola?

Secondo lei dove siete migliorati maggiormente durante la stagione?

Ho fatto tanta fatica, oltre a dare peso e forza ai movimenti in fase difensiva, a imporre ai miei giovanissimi ragazzi l’intensità e la prontezza di spirito necessaria a stare sempre in movimento e a muoversi sincronizzati senza palla, nella cosiddetta fase di non possesso che è la base di un bel calcio, arioso e produttivo. A 14 anni vedevo che molti dei miei avevano talento, voglia di giocare a calcio ma erano un po’ pigri, volevano il pallone sui piedi e solo dopo pensavano alla giocata, mentre il calcio è qualcosa che va fatto sempre più in velocità, in anticipo, dettando il passaggio e vedendo il gioco prima del tuo avversario, correndo tanto e correndo con un progetto tattico: quello di arrivare in porta tutti insieme, da vera squadra. Questo credo che lo abbiano capito ma una rassegna come il Beppe Viola sarà la vera prova di fuoco per tanti di noi, me compreso.

Chi è per lei il miglior giocatore della categoria?

Forse esco un po’ dal coro ma il centrocampista Lazzari del Tor Sapienza a me è piaciuto da matti, è completo, forte, tecnico, io lo prenderei senza indugi, e poi Maggi della nuova Tor Tre Teste, ma quello è già più un nome noto e sulla bocca di tutti, un po’ troppo inflazionato perchè si sa che è una forza della natura; ci metto nel mazzo anche la mia coppia di attaccanti Favilla-Fioretti, il primo, 8 gol, l’altro 7, ma lo sapete bene dato che Favilla lo avete premiato anche voi poche settimane fa a Rete Oro come top player giovanissimi del mese appena trascorso. Che dire, speriamo che si confermino, paradossalmente c’è da lavorare credo più sulla fase offensiva che su quella difensiva, ma lavoreremo per arrivare il più lontano possibile, poco importa se poi usciremo ai gironi, daremo tutto.