A cura di Filippo Minichino
Giunti ormai quasi a metà del girone d’andata, il campionato di U19 Elite, ex Juniores, si sta rivelando piuttosto avvincente, con tante conferme, e non poche sorprese.
Tra queste, non poteva mancare la Boreale Donorione di Marco Calcagni, ex tecnico di Grifone Monteverde ed Urbetevere, che dopo sei giornate di gare, tra cui una sconfitta arrivata all’esordio casalingo contro il Campus Eur, è riuscito a conquistare ben 5 vittorie consecutive, condividendo al momento il primato ad ex aequo con lo stesso Campus Eur e Settebagni.
Un inizio sorprendente dunque, frutto di sacrifici e duro lavoro, che stanno portando la compagine di via della Camilluccia, ad un espressione di gioco, ed una qualità notevole.
‘Mi aspettavo un inizio del genere, o meglio, mi aspettavo un inizio positivo, magari non in questo modo (ride ndr). Non mi aspettavo di vedere una tale qualità raggiunta in così poco tempo, ma ero convinto che la squadra rispondesse bene perché fin dalla preparazione avevo visto una buona rosa e buone qualità.
I complimenti vanno fatti alla società, che nel corso degli anni si è mossa bene, strutturando un buon gruppo e ricercando nei ragazzi fattori importanti che possono poi determinare i risultati in campo. Parlo di valori caratteriali, di temperamento e dedizione al lavoro.’
Queste cinque vittorie non devono essere un traguardo, ma un punto di partenza – aggiunge il tecnico entusiasta del percorso intrapreso fin qui, ricalcando inoltre come, nonostante la sconfitta nella prima giornata, non sia mancata la prestazione da parte dei suoi ragazzi:
‘La cosa primaria che cerco ogni domenica, al di là del risultato è la prestazione. Anche all’esordio, siamo tornati a casa con il bottino vuoto, mancando forse solo il gol, ma non la prestazione.
Ed è proprio da qui che siamo ripartiti, facendo leva su quello che di buono era stato fatto nonostante la sconfitta, e così, lavorando duramente in settimana siamo riusciti a trovare il bandolo della matassa.
Indubbiamente anche i risultati aiutano, fanno sì che ci sia un entusiasmo diverso. L’importante è che questo entusiasmo rimanga tale, e non sfoci in eccessiva euforia che possa distogliere dalla prestazione.’
Boreale che, in questo primo inizio di campionato, può inoltre vantare il migliore attacco del raggruppamento, con 17 reti segnate in sole 6 gare:
‘Potrà sembrare un paradosso, ma la nostra media realizzativa, rispetto alle situazioni create, non è tra le più alte.
Questo fattore mi fa ben sperare, ma allo stesso tempo tocca rimboccarsi le maniche e lavorare affinché si possa fare qualcosa in più, senza sprecare le numerose occasioni avute, che potrebbero non ricapitare’.
Sabato ad attenderli, ci sarà un altro importante test contro il Civitavecchia, e lo stesso tecnico biancoviola mette in guardia i suoi:
‘Partite facili non esistono, e la gara tra Montespaccato e Campus Eur insegna. Bisogna sempre avere massimo rispetto per l’avversario, cercando di far bene, a prescindere dai colori che incontriamo, e senza soffermarci su avversari o classifica.
Siamo consapevoli della nostra forza, e cercheremo di fare la partita per portare a casa ulteriori 3 punti’ – aggiunge il tecnico, sottolineando infine di quanto sia importante crederci, fino alla fine:
‘Bisogna crederci, sempre. Bisogna crederci ed alzare sempre più l’asticella, rendendo quanto più possibile un gruppo competitivo. Già questo credo sia un’importante soddisfazione per un allenatore. Lavoriamo per questo, e io sono arrivato, alla Boreale, per provare a raggiungere le finali, non voglio fare la comparsa.
Se non ci si crede, non ci si lavora nemmeno. Dunque, crederci, porsi un obbiettivo, e lavorare affinché tale obiettivo possa essere portato a termine nel migliore dei modi.’