Casal Barriera, senti Pandolfi: “A Villalba senza paura e con la voglia di divertirsi. L’Eccellenza? Sarebbe un miracolo”

Casal Barriera, senti Pandolfi: “A Villalba senza paura e con la voglia di divertirsi. L’Eccellenza? Sarebbe un miracolo”

A cura di Roberto Matrisciano

 

Il salto di categoria lo considera un miracolo, anche se oramai è un triennio che con il suo Casal Barriera si sta togliendo delle grandi e belle soddisfazioni. Giulio Pandolfi, consapevole del fatto che l’attuale primato in un girone B dove le sorprese e le incertezze sono all’ordine del giorno, può voler dire tutto o niente, preferisce pensare solo al prossimo match.

Sulla strada degli scatenati ragazzi di Pietralata ci sarà la rivale per eccezione di questa stagione, quel Villalba partito con i favori del pronostico ma che ora deve fare seriamente i conti con la voglia di stupire dei gialloverdi, affamati di gloria e successi.

Eccole le parole del tecnico dell’Aces Casal Barriera, a pochi giorni dalla super sfida in terra tiburtina che potrà decidere la stagione.

 

Mister, dopo la grande vittoria sul S.Angelo Romano vi ritrovate in vetta e forse anche un po’ a sorpresa, dopo un periodo non proprio esaltante e nel quale le dirette concorrenti erano rientrare nella lotta per il titolo.

Proprio nel momento più importante della stagione e alla vigilia del big match di Villalba, sembrate essere tornati al top della forma, è così?

“Stiamo vivendo davvero un ottimo momento, positivo sotto tanti aspetti, ma è proprio ora che arriva il difficile.

Domenica affronteremo il Villalba in una sfida che potrebbe dire molto sul resto del campionato, anche se aritmeticamente non si avrà ancora nessuna certezza, qualunque sia il risultato.

Ho chiesto ai ragazzi di andare lì e di giocarcela, di divertirsi, soprattutto, e di rispettare l’avversario, ma assolutamente di non aver paura.

È vero, sembra che siamo arrivati nel momento clou della stagione davvero in ottima condizione è questo è senza dubbio merito del nostro preparatore Davide Massimi.

Noi siamo partiti in netto ritardo, solo il 27 Agosto, ed ho chiesto ai ragazzi di provare ad arrivare a Marzo nel gruppo di testa, perché sapevo e speravo soprattutto, che la condizione atletica poi ci avrebbe assistito”.

Il vostro rendimento casalingo è sempre stato il vostro punto di forza, ma ora sono arrivati anche due successi consecutivi in trasferta, è proprio lontano dal “Nicolino Usai” affronterete il Villalba.

Il titolo passa anche da lì insomma, dal vostro rendimento esterno?

“Abbiamo individuato la vittoria in casa del Salto Cicolano la nostra svolta.

Temevo quella trasferta e l’avevamo preparata molto bene, perché nonostante loro siano una squadra che lotta per la salvezza, a mio avviso hanno un buonissimo organico e in casa sono un cliente scomodo per tutti.

Non a caso anche il Villalba è uscito sconfitto da Borgorose e a mio avviso per noi è stata quella la vittoria più importante della stagione, che mi trasmette ottimismo per il finale di stagione”.

La classifica è ancora troppo equilibrata per poter limitare a voi e al Villalba la lotta per il titolo.

Domenica però è innegabile che ci si giochi molto per quanto riguarda il primato.

Siete due squadre che giocano la partita, senza troppi calcoli, sarà così anche Domenica o pensa che la tensione e la paura di sbagliare possa prendere il sopravvento?

“Come accennato in apertura noi dobbiamo pensare a divertirci, se non riusciremo a farlo non avremmo chance.

Tra Gennaio e Febbraio non abbiamo attraversato un buon periodo, abbiamo giocato piuttosto male ma ora ho rivisto nei ragazzi quell’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto e il netto successo con il S.Angelo Romano di Domenica scorsa ne è stata la più chiara dimostrazione.

Loro sono una squadra importante, con molti giocatori che possono fare la differenza, in qualunque momento e contro qualunque squadra.

Prioteasa, Petrucci e Iannotti costituiscono un tridente favoloso, noi punteremo come sempre sulla coralità del nostro gioco, cosa che ci permette di avere il miglior attacco del girone senza avere un vero e proprio cannoniere”.

Le altre potrebbero approfittare di questo scontro diretto e questo potrebbe ridurre ancora di più le distanze fra le prime cinque.

Pensa che le inseguitrici possano ancora ambire al titolo?

“Penso proprio di sì, perché sono tutte formazioni che hanno dimostrato di potersela giocare contro chiunque e di non mollare, brave a ritornare in gioco per le prime posizioni.

Penso al Fonte Nuova, al Cantalice, che mio avviso è la squadra che gioca il miglior calcio nel girone.

Noi purtroppo ci abbiamo perso sia all’andata che al ritorno, e sono loro la squadra che mi ha colpito più di tutte.

In questo girone si vive una situazione di raro equilibrio, anche se sei in testa alla classifica, con una sconfitta rischi di trovarti in discussione anche per il terzo posto, lo stesso discorso vale per la salvezza, dove c’è il rischio che quest’anno occorrano almeno 43-44 punti per centrarla.

Si, è ancora tutto aperto e probabilmente sarà così fino alla fine”.

Il vostro è un gruppo che è insieme da un triennio almeno.

C’è stato un giocatore tra i vecchi e i nuovi che l’ha sorpreso più di altri in quanto a rendimento?

“Quest’anno sono arrivati tre nuovi calciatori: Ciurluini in porta, Colapietro e Apostoli.

Fermo restando che la forza qui è stata sempre la coesione del gruppo ed il rapporto fra questi ragazzi, che poi si ripercuote in campo, mi piace sottolineare la personalità con la quale si è distinto Apostoli.

Era reduce dall’esperienza nella Primavera del Frosinone, ma come spesso accade nel calcio ed anche inspiegabilmente a volte, il ragazzo lì non ha avuto fortuna.

Mi dispiace per come è andata, ma spero possa avere ancora delle occasioni per poter mostrare il proprio valore, perché è dotato davvero di una personalità senza eguali.

Io lo considero il più forte centrale difensivo del girone, ha solo 19 anni ma gioca come un veterano”.

Forse questa domanda già gli è stata posta in passato, ma non possiamo esimerci dal riproporla nuovamente, vista la posizione di classifica.

Cosa vorrebbe dire per il Casal Barriera approdare in Eccellenza?

“Sarebbe un miracolo, un sogno che si avvera, nel vero senso della parola.

Ma allo stesso tempo sarebbe un fantastico risultato proveniente da un grandissimo lavoro che in questi anni è stato fatto, quasi sempre con lo stesso gruppo di calciatori e con disponibilità economiche ridotte rispetto ad altre realtà.

Anche solo il fatto di poterci giocare il primo posto è motivo di grande orgoglio per noi, ma ora è ancora molto presto per fare certi discorsi, voglio testa e cuore solo sul prossimo impegno”.

 

 

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