CATANZANI, CHE FRECCIATE AL CEDIAL: “QUALE DERBY? LORO SONO DI ARDEA…”

CATANZANI, CHE FRECCIATE AL CEDIAL: “QUALE DERBY? LORO SONO DI ARDEA…”

Un pareggio mal digerito.

Domenica scorsa il confronto con Aldo Panicci, suo ex allenatore ai tempi del Nettuno, si è concluso con la spartizione della posta ed il segno X uscito sulla ruota del Chimenti ha visto l’Anzio di Flavio Catanzani ridurre a cinque punti il gap rispetto alla coppia di inseguitrici composta da Audace SanVito Empolitana e Vis Artena.

Un distacco che non può lasciar dormire sonni tranquilli ai neroniani che, dovendo osservare il turno di riposo questa domenica, potrebbero trovarsi le squadre di Greco e Granieri (attese da confronti interni con Lariano ed Arce) ad un tiro di schioppo.

Senza peraltro sottovalutare il peso e la portata dei due scontri diretti incrociati che nelle ultime due giornate del torneo opporranno prima la Vis Artena all’Audace (nel turno infrasettimanale) e poi lo stesso undici genazzanese all’Anzio.

 

Catanzani, l’esito del derby di domenica scorsa ha lasciato un po’ di amaro in bocca nell’ambiente anziate.

“Mah, forse per loro era un derby.

Per noi certo non lo era.

Il Cedial Lido dei Pini ha la propria sede ad Ardea e dunque definire derby quello tra noi e loro sarebbe fare un torto a quello tra Anzio e Nettuno.

L’unico aspetto che poteva avvicinarlo a questa parola era nella presenza in campo di gente che in passato ha vestito anche la maglia dell’Anzio, per il resto era una partita come le altre…”.

Resta il fatto che dal Chimenti siete usciti con un solo punto.

Delusi?

“Se prima della partita mi avessero chiesto se mi sarei accontentato di un pareggio, avrei risposto di sì.

Sarebbe stato certamente un risultato ottimo.

Tutto sommato, continuo a considerarlo un risultato prezioso, anche se resta il rammarico per le tante occasioni sciupate ed anche per altre situazioni…”.

Quali?

“Innanzitutto, il campo.

Visto da fuori, sembra in ottime condizioni, mentre giocarci sopra è assai difficile per gente tecnica come quella che ho in squadra.

Poi sono rimasto deluso dal loro atteggiamento ostruzionistico: dover chiedere sempre palloni per riprendere il gioco non è stato piacevole, così come sono rimasto perplesso nel vederli effettuare tre sostituzioni negli ultimi tre minuti con il chiaro intento di spezzettare il gioco.

Insomma, fermo restando che la gara di domenica non va a minare la stima che nutro nei confronti di Panicci, francamente da una squadra salva mi sarei aspettato una partita diversa e giocata a viso aperto.

Se quello di tre giorni fa era il Cedial Lido dei Pini spesso decantato dalla stampa per il bel gioco, beh onestamente sono rimasto deluso…”.

Domenica prossima voi riposerete, mentre le vostre rivali dirette ospiteranno Lariano ed Arce.

Potenzialmente potreste ritrovarvi con Audace e Vis Artena alle calcagna.

“Io credo e spero che tutti avranno lo stesso atteggiamento contro qualsiasi avversario.

Ad esempio, se l’Arce va a giocare una partita in tono dimesso ad Artena e poi la settimana successiva fa la guerra contro di noi, qualche domanda me la pongo…”.

Nelle ultime due giornate si giocheranno due scontri diretti (Vis Artena-Audace e Audace-Anzio, ndr).

A suo avviso, sarà quello il momento determinante nella corsa al secondo posto?

“Io dico che Arce e Cassino saranno arbitri del campionato, dovendo affrontare prima la Vis Artena e poi noi.

In questa ottica non posso che augurarmi che tutte le partite si svolgano nel pieno rispetto della regolarità”.

Chi le fa più paura tra la formazione di Greco e quella di Granieri?

“Io sono particolarmente attento alle statistiche e dunque mi sembra che nel girone di ritorno noi e l’Audace SanVito Empolitana siamo le squadre che hanno conquistato più punti.

Faccio i miei personali complimenti all’Audace che ritengo senza dubbio la sorpresa più clamorosa di questa stagione.

Il fatto di allenarsi a Roma li ha facilitati nella ricerca di under di un certo livello e poi hanno azzeccato anche la scelta degli elementi esperti.

Merito essenzialmente di Marco Guidi, un direttore verso il quale nutro profonda stima e che reputo uno dei migliori in assoluto in queste categorie, specie nella valorizzazione dei giovani”.

Dopo un campionato esemplare, siete a soli 270′ da un traguardo straordinario.

A fine anno le energie fisiche e mentali non possono essere quelle d’inizio stagione, quindi su cosa dovrete puntare?

“Adesso conteranno la fame e la voglia di arrivare.

Noi siamo al di sopra delle più rosee aspettative e nessuno in società ci mette pressione per raggiungere a tutti i costi questo traguardo, però sarebbe un peccato mollare adesso.

L’unico rammarico è legato al fatto di dover disputare un turno infrasettimanale in un periodo dell’anno così delicato e nel quale anche un semplice infortunio potrebbe comportare problemi in vista dell’eventuale coda della stagione.

Peccato che la Federazione non abbia preso in esame la possibilità di farlo giocare prima…”.