CEDIAL LIDO DEI PINI, PANICCI : ” CON IL LEPANTO SPERO NELLA PARTITA DELLA VITA”

CEDIAL LIDO DEI PINI, PANICCI : ” CON IL LEPANTO SPERO NELLA PARTITA DELLA VITA”

A cura di Roberto Matrisciano

Promozione Girone C

In quattro anni è riuscito a portare il Cedial Lido dei Pini in Promozione, dopo la cavalcata trionfale nel campionato di Prima Categoria 2011/2012, sfiorando addirittura, nella stagione successiva, il clamoroso passaggio in Eccellenza. Per un piccolo paese, o meglio una frazione di duemila anime, sarebbe stato come partecipare alla Champions League.

Ora, Aldo Panicci, giunto al quinto anno sulla stessa panchina, non pochi in questi tempi di facili esoneri, non nasconde le sue ambizioni di poter tornare ad allenare nel massimo campionato regionale, esperienza già assaporata a Nettuno, e solo sfiorata proprio a Lido dei Pini. Ma il presente incombe e si chiama Lepanto Marino, tappa fondamentale per poter stupire ancora e confermarsi come mina vagante del torneo.

Ecco le parole e i pensieri di Aldo Panicci ai microfoni di Sport in Oro:

Iniziamo dall’ultimo turno giocato.

Il pareggio di Falasche ha tutta l’aria di un’occasione mancata…

“Ho tantissimi rimpianti per il pareggio di Domenica, perchè prima del loro gol non avevamo subito un tiro in porta, neanche quando siamo rimasti in inferiorità numerica. 

Dovevamo chiuderla prima”.

Dopo un avvio stentato, avete cambiato marcia.

In casa sembrate un rullo compressore.

“Questa è una squadra nuova e ci è voluto un po di tempo per trovare la giusta sintonia, penso sia una cosa normale.

Osservando le nostre caratteristiche, è un paradosso che stiamo andando meglio in casa.

Le spiego il perchè.

I ragazzi sono quasi tutti agili e non hanno una gran fisicità, e di conseguenza tendiamo a sfruttare di più la nostra velocità con le ripartenze, cercando sempre di tenere palla a terra.

Queste caratteristiche di solito sono più adatte ad un gioco in trasferta, mentre in casa nella maggior parte dei casi sei chiamato a condurre il gioco.

Fino ad ora si è verificato esattamente il contrario, soprattutto se si da un’occhiata ai risultati.

Comunque ultimamente siamo migliorati anche fuori casa, nonostante abbiamo gettato al vento più di un occasione”.

Quando è previsto il rientro di “bomber” Cristofari?

“Speriamo già per la prossima gara.

Ha avuto uno stiramento un paio di settimane fa, durante la partita con il Nuova Florida.

Potevamo provare ad anticipare il recupero, ma lui ha un fisico particolare ed è meglio aspettare che si riprenda completamente, per noi è troppo importante”.

I prossimi due incontri sembrano davvero impegnativi.

Prima ospiterete il Lepanto Marino, poi andrete in terra pontina a sfidare il Sermoneta.

“Viste le tante assenze che avremo, mi preoccupa soprattutto la partita con il Lepanto.

Saranno assenti l’infortunato Barbati, che temo ne avrà per un po di tempo, e gli squalificato Bernardi, OstaggioFlamini e Loreti.

Praticamente sarà fuori tutto il centrocampo, speriamo almeno di recuperare  Cristofari.

Mi sarebbe piaciuto giocarla alla pari, vista anche la loro forza, ma così non sarà.

Confidiamo e speriamo nel fatto che i nostri giovani facciano la partita della vita, la palla è rotonda e non si può mai sapere come andrà a finire”.

Nei precedenti due campionati vi siete classificati al nono posto.

E’ questa la vostra dimensione, o pensa che in futuro possiate ambire ad altri palcoscenici?

“Nel primo anno concentrammo tutte le nostre forze sulla Coppa Italia, dove fummo eliminati in semifinale dalla Semprevisa ai calci di rigore, dopo aver vinto la gara di andata per 2-0.

Vincere quella competizione e fare il balzo in Eccellenza, sarebbe stato un traguardo storico.

La scorsa stagione a livello di organico eravamo anche più forti, ma ci furono alcuni problemi societari, riguardanti anche i rimborsi.

Tutto questa storia ci ha distolto un po l’attenzione, pagandone poi le conseguenze con il nono posto finale.

Quest’anno è stata come una rinascita, in quanto il gruppo è quasi tutto nuovo.

Nonostante le tante novità, credo che tecnicamente basti poco per rinforzare la squadra e puntare al vertice.

Sarebbero sufficienti due o tre innesti per essere così competitivi.

Ma per vari motivi, non penso che la società sia pronta per questo traguardo.

Non dimentichiamo che Lido dei Pini è un borghetto di duemila abitanti, e disputare il campionato di Promozione è già un risultato importante, praticamente la nostra Serie A”.

Invece lei, che progetti ha per il futuro?

“Dopo cinque anni potrei ambire a qualcosa di diverso.

Dopo un po di tempo le motivazioni possono venir meno, è normale che questo accada.

Prima di approdare al Cedial, ho allenato il Nettuno in Eccellenza, ma per importanti motivi di lavoro non ho potuto continuare.

Negli anni ho rifiutato un paio di proposte importanti, ma ora mi piacerebbe ritornare ad allenare nel massimo campionato regionale”.