Città di Anagni, voglia di normalità. Tersigni: “Giocare senza pubblico e sempre lontano da casa non è semplice…”

Città di Anagni, voglia di normalità. Tersigni: “Giocare senza pubblico e sempre lontano da casa non è semplice…”

Il tecnico del Città di Anagni, al netto del momento poco favorevole dopo una sconfitta e tre pareggi consecutivi, fa il punto della situazione della sua squadra non nascondendo una certa  amarezza nel dover giocare sempre lontano da casa, ed a porte chiuse, a causa dell’indisponibilità dello stadio Del Bianco.

 

 

A cura di Giorgio Attolico

 

 

Siete reduci dal terzo pareggio di fila conquistato al Gaslini contro il Colleferro.

“Abbiamo disputato una bella partita, davanti ad una buona cornice di pubblico, contro una squadra molto esperta.

Alla fine, entrambe le squadre potevano conquistare i tre punti ma il nostro rammarico è quello di non aver chiuso la partita dopo esser passati in vantaggio…”.

Tre pareggi ed una sconfitta nelle ultime quattro uscite: possiamo considerarlo un momento difficile per voi?

“E’ vero: i numeri parlano chiaro e quindi dobbiamo cercare immediatamente di invertire la rotta.

Voglio sottolineare il fatto però che in questa prima fase del campionato siamo stati penalizzati da tanti infortuni.

Dobbiamo comunque provare a fare di più.

Siamo il secondo attacco e la seconda difesa del girone con dei numeri importanti ma da ora in avanti dobbiamo cercare di fare un salto di qualità…”.

Domenica prossima, al Comunale di Supino, è in programma il big-match contro la Vis Sezze.

“Per noi è la partita della verità.

Affronteremo una squadra che ha un allenatore ed un gruppo oramai molto collaudati.

In queste categorie, è una fortuna lavorare da diverso tempo con gli stessi elementi come sta avvenendo anche per il Ferentino.

Mi conforta il fatto che, per la prima volta dall’inizio della stagione, saremo quasi al completo con la sola eccezione fatta di Casalese che è in dubbio.

Speriamo di tornare a fare bottino pieno…”.

State disputando un campionato praticamente sempre in trasferta e, come se non bastasse, le gare casalinghe dovete anche giocarle a porte chiuse.

Per voi non deve essere affatto semplice.

“E’ vero, il Del Bianco di Anagni è alle prese con i lavori e non sarà pronto prima della prossima stagione.

Quello di Supino è un campo bellissimo e siamo felici di poterci allenare lì, ma giocare senza pubblico rappresenta un grosso handicap.

Secondo me, non è un caso che fin qui abbiamo raccolto più punti in trasferta.

Speriamo di poter riavere presto il pubblico in casa dove è vero che abbiamo perso una sola volta ma abbiamo portato a casa l’intera posta solamente contro l’Atletico Lazio lo scorso 26 settembre.

E’ decisamente ora di invertire la rotta nelle gare casalinghe.

Dobbiamo fare meglio rispetto a quanto fatto fino ad ora”.

Parlando di obiettivi stagionali, qual è quello del Città di Anagni?

“Vogliamo disputare un campionato di vertice cercando di rimanere sempre in corsa per il secondo posto ma dobbiamo recuperare il terreno perduto…”.

Da queste parole, la lotta per la prima posizione sembra al di fuori dalla vostra portata: è la Lupa Frascati la grande favorita per la vittoria del girone?

“Assolutamente sì.

In questa prima fase del torneo, la rosa, i numeri ed i risultati dicono questo.

Nel nostro raggruppamento vedo una grande bagarre per il secondo posto tra Città di Anagni, Sora che è una piazza che conosco bene essendo della città volsca ed avendola allenata, Vis Sezze, Arce, Ferentino e Gaeta.

Alla fine, sono quattro o cinque le squadre che possono concretamente lottare fino alla fine per il piazzamento-play-off”.

Per molti addetti ai lavori l’attuale formula lascia un po’ a desiderare dal momento che neppure la vincitrice del torneo è sicura di andare in Serie D.

“E’ vero ma è una formula transitoria ed è stata ideata per accontentare tante squadre a causa dell’emergenza legata al covid.

Personalmente non condivido una formula che non consente alla vincitrice del girone di approdare direttamente in Serie D e che avrà scenari completamente nuovi anche per quanto riguarda la lotta per non retrocedere.

Per fortuna sarà in vigore solo per questa stagione…

In futuro, avendo allenato anche in altre regioni, sarei favorevole ai play-off regionali con la stessa formula di una volta in Lega Pro, però con la prima classificata direttamente promossa nella categoria superiore”.

Al momento, sono iscritte nel Campionato di Eccellenza ben quarantotto squadre…

“Direi che sono troppe ed in questo modo diventa difficile per tante società, specialmente quelle lontano da Roma, reperire calciatori under che siano in grado di disputare un campionato del genere senza dimenticare che alcune di loro stanno anche attraversando grandi diverse difficoltà, sul piano economico, a causa del covid.

In questo periodo, le società andrebbero aiutate per salvaguardare i settori giovanili”.

Qual è il suo pensiero finale sul campionato e sul futuro del Città di Anagni?

“Innanzitutto, il mio grande rammarico è quello dell’assenza del pubblico nelle partite in casa e non c’è dubbio che i tifosi ci mancano molto…

Nel 2021, trovo assurdo che un club viva questa situazione e quindi il mio desiderio è che le istituzioni riconsegnino presto il Del Bianco, con il suo nuovo manto in erba ?sintetica, alla Città di Anagni ed alla società per tornare a godere del sostegno dei nostri tifosi…”.