Civitavecchia, parla il ds D’Aponte: “La nostra forza deve restare la spensieratezza. Ai tifosi chiedo vicinanza, noi ci metteremo il cuore”

Civitavecchia, parla il ds D’Aponte: “La nostra forza deve restare la spensieratezza. Ai tifosi chiedo vicinanza, noi ci metteremo il cuore”

Alla vigilia dell’importantissimo primo round con la Polisportiva Ossese è intervenuto ai nostri microfoni il direttore sportivo del Civitavecchia Daniel D’Aponte (nella foto di Alessio De Luca, ndr) che, con la proverbiale serenità, ha analizzato il momento dei nerazzurri e le prospettive della squadra all’inizio della Fase Nazionale di una competizione che si preannuncia emozionantissima.

 

Direttore, cominciamo dal match di domenica a Vignanello.

Una gara vibrante come le precedenti quattro con i gialloneri, ma stavolta la buona sorte non vi è stata amica.

“Rispetto a quelle giocate in precedenza, l’ultima sfida è stata molto diversa.

In altre occasioni, specie in quello di andata della semifinale il loro atteggiamento era stato più remissivo e propenso a difendersi per poi ripartire.

Domenica la Pfc è stata molto più aggressiva ed ha alzato di molto il proprio baricentro venendo a prenderci fin dalla prima costruzione.

Ci sono state occasioni da una parte e dall’altra e poteva davvero finire in qualsiasi modo.

Alla fine, siamo usciti sconfitti ma comunque soddisfatti perché abbiamo dimostrato, ancora una volta, di scendere in campo con la precisa volontà di essere padroni del gioco e del nostro destino.

Questa mentalità è stata inculcata con grande capacità ai ragazzi da parte di mister Castagnari e di questo vado particolarmente orgoglioso.

D’altronde, lo abbiamo dimostrato anche in finale contro la Tivoli 1919, una squadra sulla carta superiore alla nostra, ma anche in quell’occasione abbiamo dimostrato che anche quando paghiamo qualche assenza la filosofia non cambia e l’interpretazione del match rimane la stessa”.

Ora siete ad undici punti dalla vetta e ad otto lunghezze dal secondo posto.

C’è ancora spazio per i sogni?

“Realisticamente sappiamo che non sarà facile.

Restano da giocare solo nove partite e recuperare distacchi simili a due squadre come Pomezia e Pfc che stanno meritando l’attuale classifica sarà durissima.

Il nostro motto rimane comunque crederci fino alla fine e ne abbiamo dato dimostrazione anche nelle ultime settimane.

Finché la matematica ci permetterà di farlo, dobbiamo continuare a crederci, perché questa è stata la forza di questa squadra”.

La Coppa Italia vi ha regalato gioie ed emozioni indescrivibili.

Come vi state approcciando a questa bellissima avventura nella fase nazionale?

“Lo facciamo con lo stato d’animo di un gruppo che, ad eccezione forse del solo Renan Pippi, non aveva mai vissuto esperienze simili.

Noi siamo una delle squadre dall’età media più bassa, se si prendono in considerazione le migliori dei tre gironi di Eccellenza, e questo può comportare dei rischi in occasioni simili, ma sono altrettanto convinto che il Civitavecchia possa dire la sua anche alla vigilia di un percorso che, potenzialmente, potrebbe portarci ad affrontare anche squadre dall’enorme blasone come, ad esempio, L’Aquila e Barletta.

La nostra forza è stata la spensieratezza con cui abbiamo sempre giocato, dobbiamo continuare così”.

L’Ossese sta disputando una stagione straordinaria e non perde da tre mesi.

Che tipo di avversario vi troverete di fronte?

“I bianconeri sono una squadra con individualità importanti come Chelo, Virdis e Gueli, giocatori di categoria superiore.

Loro verranno a Civitavecchia forti delle convinzioni maturate da alcuni mesi a questa parte e sono certo che giocheranno a viso aperto.

Per alcune caratteristiche le due squadre si somigliano: loro sono molto strutturati fisicamente, mentre noi forse siamo più tecnici.

Sarà un doppio confronto molto intenso ed equilibrato e la qualificazione ce la giocheremo sui centottanta minuti che avremo a disposizione”.

Rispetto alla finalissima con la Tivoli torneranno a disposizione Pippi e Cerroni.

Gli altri acciaccati sono pienamente recuperati?

“Con la sola eccezione di Luca Panico che nel corso della finalissima ha subito la lussazione di una spalla, gli altri sono completamente recuperati ed a disposizione del mister.

Potranno quindi dare il proprio contributo anche i vari Gagliardi, Luciani e Mancini”.

Dopo qualche riflessione avete deciso di giocare al Tamagnini.

E’ troppo importante disporre del sostegno della vostra gente.

Che messaggio vuoi recapitare ai tifosi?

“Per prima cosa ci tengo a ringraziarli pubblicamente perché fino a questo momento per noi hanno rappresentato davvero il dodicesimo uomo in campo.

La scelta di giocare questo match al Tamagnini e non altrove voleva premiare la loro vicinanza ed il loro sentimento nei confronti della squadra, anche se siamo consapevoli che, dal punto di vista organizzativo, non sarà semplice per le ridotte dimensioni del nostro impianto.

Ai tifosi chiedo di starci vicino come hanno sempre fatto.

A prescindere dal risultato di domani, posso garantire che il Civitavecchia scenderà in campo con lo stesso cuore ed il medesimo senso di appartenenza esibito nelle occasioni precedenti”.