Colantoni, dopo il divorzio con l’Ostiamare, arrivano i primi rumors di mercato, e un pensiero per il suo capitano

Colantoni, dopo il divorzio con l’Ostiamare, arrivano i primi rumors di mercato, e un pensiero per il suo capitano

A cura di VALERIO CAPRINO

Nel comunicato stampa diramato qualche giorno fa, l’Ostiamare ha annunciato la separazione dal difensore Francesco Colantoni, reduce da 3 stagioni con la casacca bianco-viola, con 96 presenze all’attivo.

Il calciatore, già protagonista in passato con la maglie di Guidonia, Pomezia, Palestrina, Cynthia, Anziolavinio, Lupa Castelli Romani, e tante altre società, sembra già essere finito sul taccuino dei direttori sportivi di Serie D ed Eccellenza.

In Serie D le più interessate al terzino sinistro sembrano essere il Ladispoli di mister Zeoli, e il Flaminia di Francesco Punzi.

Abbiamo chiesto al diretto interessato, il quale ha preferito non soffermarsi su queste voci, senza però smentire queste due possibilità emerse proprio nelle ultime ore.

Con Francesco Colantoni, abbiamo però riaperto poi il discorso Ostiamare, perchè evidentemente il club di Luigi Lardone ha rappresentato una vera e propria seconda famiglia per il calciatore, il quale è tornato sulla sua parentesi coi “gabbiani”.

“Voglio approfittare per ribadire la mia stima, e il mio rispetto verso questa città e verso la tifoseria. Questa maglia è stata una seconda pelle per 3 anni, e non la potrò mai dimenticare. Mi hanno dato tanto, e io ho cercato di ricambiare sempre mettendoci tutto quello che avevo”.

Possiamo dire che è finito un ciclo, come spesso accade nel calcio ?

“Non lo so se il ciclo era davvero finito qui, o se poteva continuare, come probabilmente io avrei voluto fare. Ma va bene lo stesso, sono cose che fanno parte del gioco, e con la società non c’è stato alcun problema. Il nuovo mister Scudieri ha un suo pupillo che svolge il mio stesso ruolo di esterno sinistro, e dunque capisco anche che si sia orientato per sceglierlo al mio posto. Ma, ribadisco, fa parte del gioco, è non c’è alcun problema”.

Prima del tuo addio, anzi diciamo arrivederci, da Ostia, sembravi addirittura vicino a poter restare in qualità di allenatore della Juniores: ti senti già pronto come allenatore, o pensi di poter ancora giocare ad alti livelli ?

“Si, penso di poter ancora dare molto come calciatore, e non me la sento oggi di appendere gli scarpini al chiodo. Anzi, sono pronto per continuare in Serie D, se qualche società è davvero interessata, o anche a sposare un progetto serio, ambizioso e vincente in Eccellenza. Purchè si tratti di società serie, anche perchè io qui a Ostia sono stato abituato davvero molto bene in questi 3 anni di permanenza”.

Il tuo sogno e il tuo obiettivo futuro ?

“Una volta smesso di giocare a calcio, voglio fare l’allenatore, su questo non ci sono dubbi, anche se, come dicevamo prima, ora è presto. E’ comunque un mio grande desiderio, voglio coltivarlo e raggiungerlo, lavorando con tutte le mie forze, così come ho sempre fatto da calciatore. E fare l’allenatore proprio all’Ostiamare sarebbe davvero straordinario, ma ripeto che comunque c’è tempo perchè ora ho tanta voglia di continuare a giocare, e a farlo con professionalità come ho sempre fatto”.

Chiudiamo come sempre con i ringraziamenti: a chi va un tuo pensiero per questa parentesi così importante per te a Ostia ?

“Voglio dedicare un pensiero, e quindi ringraziarlo perchè lui sa bene quanto è stata dura soprattutto quest’anno, ma alla fine siamo arrivati a centrare l’obiettivo salvezza. Sto parlando del mio capitano, Adriano D’Astolfo, giocatore eccezionale e ragazzo esemplare”.