Colleferro-Cassino: numeri e statistiche di una sfida esaltante. I precedenti dicono che…

Colleferro-Cassino: numeri e statistiche di una sfida esaltante. I precedenti dicono che…

Domenica prossima il Girone B di Eccellenza riaprirà i battenti con un match che promette scintille.

All’Andrea Caslini di Colleferro infatti si troveranno di fronte le prime due forze del torneo.

Gli uomini di Cangiano pagano attualmente un distacco di sei punti rispetto alla capolista Cassino ed avranno dunque l’opportunità di accorciare in classifica.

Spettatrice interessata della partitissima di via Berni sarà anche la Vis Artena di Alessio Ciardi, terza ad un solo punto di ritardo dai cugini e contestualmente impegnata in una non semplice trasferta a Roccasecca.

Oltre ai numeri della stagione in corso, il confronto diretto tra rossoneri ed azzurri stuzzica la fantasia perchè ha sempre regalato gol ed emozioni dal ritorno del club di patron Rossi nel massimo campionato regionale.

I precedenti delle ultime due stagioni invitano all’ottimismo il Colleferro che finora tra le mura amiche ha sempre battuto i rivali segnando sempre cinque reti.

Accadde il 7 dicembre del 2014, quando la squadra allora diretta da Ermanno Fraioli superò l’undici di Sandro Grossi con un pirotecnico 5-3 condito dalla doppietta di Neri e dai sigilli di Morelli, Cerroni e di quel Corrado che domenica prossima vestirà i panni dell’ex di turno.

neri-colleferro

Servirono invece solo ad irrobustire il tabellino finale, ed a rendere meno amara la sconfitta agli ospiti, le due reti di Carlini e quella dell’attuale capocannoniere del torneo, Antonio Giglio, tornato nel luglio scorso all’ombra dell’Abbazia.

L’anno successivo al Cassino andò anche peggio.

La gara si giocò di mercoledì causa un precedente rinvio e coincise con l’esordio in panchina di Ezio Castellucci che aveva appena preso il posto di Massimiliano Babusci.

Quel 28 novembre del 2015 il Colleferro fece emergere tutti i limiti di un Cassino in evidente difficoltà e s’impose per 5-1 grazie alle reti di Costantini, Fazi, Compagnone ed alla doppietta di Meacci.

costantini-colleferro

Gli azzurri si presero però una sontuosa rivincita trentotto giorni dopo, battendo per 4-1 proprio la squadra di Cangiano al Francioni di Latina ed alzando così al cielo la prima Coppa Italia di Eccellenza della loro storia.

Quel giorno, a far impazzire di gioia i duemila tifosi del Cassino furono Calcagni, Corrado (che dunque si fece perdonare), De Paola e l’interessantissimo Darboe.

Va detto che nelle ultime sfide giocate quella di piazzale Prampolini resta l’unica vittoria dei cassinati che, sul proprio campo, hanno raccolto solo due pareggi con i rivali.

L’attuale stagione ha comunque certificato una marcata superiorità dell’undici del tecnico di Atina rispetto alla concorrenza.

cassino coppa italia eccellenza

Nelle sedici gare fin qui disputate, il Cassino ha perso soltanto una volta ed all’ultimo giro di lancette al Savoia di Bellegra contro il Serpentara di Baiocco (che a Colleferro è ancora una specie di totem, ndr), in virtù della rete dell’ex sorano Bellucci.

Nelle restanti partite Mercurio e soci hanno centrato ben tredici successi a fronte di appena due pareggi.

I segni X sono stati, di contro, l’unica pecca nello straordinario cammino del Colleferro.

Considerando il fatto che anche Marini e compagni hanno perso soltanto una gara in campionato (2-4 a Maranola contro il Formia di Rosolino, ndr), il divario in classifica è stato scavato dai cinque pari raccolti dai rossoneri, secondi anche in questa particolare graduatoria alle spalle del Cedial Lido dei Pini che ha impattato in sette occasioni.

Favorevoli al Cassino anche il computo delle reti segnate, 32 (una sola in meno rispetto alla Vis Artena, squadra fin qui più prolifica del torneo, e sei in più del bottino totale del Colleferro, ndr) e di quelle incassate (11 contro le 14 dei casilini).

Diversa è anche l’impostazione tattica delle due formazioni.

Se la squadra di Cangiano ama il fraseggio nello stretto e solitamente comincia le proprie gare con un minimo di sette e validissimi under dal primo minuto, quella di Castellucci richiama di più la naturale filosofia di una rosa costruita per centrare il tragurdo.

Ezio Castellucci Cassino

Senza nulla togliere a giovani estremamente dotati ed assai cresciuti sotto il profilo della consapevolezza come i vari Darboe, Di Vito e Pontecorvi, vien naturale pensare che una squadra che può concedersi il lusso di schierare gente che si chiama Della Pietra, Mercurio, Ruggieri, Corrado e Giglio (e che nelle scorse settimane è stata ulteriormente corroborata dagli innesti di uomini come Macciocca, Perrotti e Salese) sia stata pensata per vincere il campionato, senza badare a sofismi o sottigliezze di troppo.

Il che ovviamente non pregiudica i meriti di un allenatore capace e che in passato ha già dato ampia dimostrazione di saper centrare obiettivi prestigiosi come Ezio Castellucci.

Dal suo arrivo nella Città Martire, l’ex tecnico di Sora ed Aprilia ha conferito un’identità marcata alla propria squadra e già nella passata stagione è stato ad un passo dal realizzare un vero capolavoro, se non ci avesse messo lo zampino il Mazara in quel doppio confronto di semifinale nella fase nazionale della Coppa Italia, peraltro contraddistinto da una buona dose di sfortuna e di errori da parte dei suoi.

Tra i meriti principali di Castellucci va senza dubbio inserito quello di aver infuso serenità all’interno di uno spogliatoio dove non mancano di certo personalità spiccate.

L’osservatore esterno prova la netta sensazione che i giocatori si getterebbero letteralmente nel fuoco, come si dice in gergo, per il proprio mister e questo dà l’esatta misura di quanto abbia realizzato l’allenatore ciociaro in un periodo relativamente breve.

Altrettanto gratificante e non scevro di difficoltà è stato il cammino di Cangiano, chiamato alla guida del Colleferro dopo un biennio sulla plancia di comando del “suo” Palestrina.

Ancora scottato dalla rete nei tempi supplementari di quel Gianmarco Basilico che oggi milita nella Vis Artena e che permise all’Isola Liri di festeggiare la permanenza in Serie D, spedendo gli arancioverdi in Eccellenza, l’ex centrocampista di origini partenopee ha accettato la chiamata del direttore sportivo Andrea Angelucci e dell’allora presidente Talone.

angelucci-cangiano-colleferro

La sua prima stagione sulla panchina rossonera è stata molto positiva e contrassegnata da uno splendido rendimento casalingo (al Caslini passarono solo Città di Ciampino ed Anzio, successivamente promosse nella categoria superiore) e da un calcio frizzante e brioso.

L’allenatore campano, costretto dalle circostanze a fare a meno in corso d’opera di gente come Romondini, Fazi e D’Ambrosio, è stato straordinario nel motivare ed esaltare i talenti della cantera.

Ragazzi come Saccucci, Proietti, Scala e Rossi hanno ormai acquisito la sfrontatezza dei veterani ed occhio anche ai progressi dei vari Massimiani, Galeazzi, Denni e compagnia cantante.

In più vanno aggiunti ingredienti stuzzicanti quali la fisicità di Compagnone, il ritorno a pieno regime di un altro attaccante bravo quanto sfortunato come Salvagni e la bravura nell’interpretare il nuovo ruolo di Binaco, letteralmente re-impostato da playmaker, con grandi risultati, da Cangiano.

Il Colleferro dei giovani pratica un calcio allegro e disinvolto e rappresenta una parentesi gradevolissima all’interno di un panorama regionale che, nel suo complesso, non propone di frequente spettacoli edificanti.

Riusciranno dunque i suoi ragazzini terribili a scalfire le certezze della prima della classe?

Difficile a dirsi, anche se il Cassino farà bene a mantenere alta la guardia domenica, magari cercando di andare ad aggredire alto, rendendo così meno fluida la circolazione-palla dei rossoneri, e mantenendo contestualmente corte le proprie linee per non finire irretito dal fraseggio avversario.

I padroni di casa dovranno invece monitorare con estrema attenzione la soverchiante bravura nel trovare la rete avversaria di bomber Giglio, le numerose soluzioni su palla inattiva (diretta o indiretta) degli azzurri ed ovviamente il mestiere di una squadra cui davvero non manca la capacità di gestire le varie fasi del match.

In via Berni è atteso il pubblico delle grandissime occasioni ed ovviamente non mancheranno le telecamere di Sport in Oro.

Già domenica sera, nel corso della nostra trasmissione su Rete Oro (canale 18 del digitale terrestre o Sky 828) potremo rivivere e commentare le fasi salienti di un match che si preannuncia intensissimo ed aperto a qualsiasi epilogo.