COLPO CRE.CAS., PRESO GIALLOMBARDO

COLPO CRE.CAS., PRESO GIALLOMBARDO

L’ASD CreCas Città di Palombara rende ufficiale l’ingaggio di Andrea Giallombardo, terzino sinistro classe 1980. Approda alla corte di Claudio Fazzini un uomo con una lunghissima esperienza di calcio, ma non quello dei dilettanti, bensì quello dei professionisti.

Nato a Roma il 19 agosto, cresce nel settore giovanile della sponda giallorossa della città, per poi andare nel 1999 in prestito al Foggia in C2 collezionando 12 presenze e nelle due stagioni successive al Viareggio 46 presenze.

Nel 2002 30 partite giocate con il Grosseto, e l’esordio in Serie B nel 2003 con il Catania.

La massima serie arriva nel 2004, quando viene acquistato dal Livorno, dove disputa 21 gare, prima del prestito alla Lazio nel 2005.

A gennaio 2007 dal Livorno si trasferisce in prestito in terra siciliana al Messina, dove gioca 16 gare.

Successivamente ben 103 presenze e 4 stagioni all’Ascoli in B fino al mercato invernale del 2011, in cui va in prestito al Grosseto e termina l’esperienza ascolana nel gennaio 2013, quando sarà Latina in Lega Pro Prima Divisione.

Nel luglio del 2013 viene prelevato dal Parma, che lo gira in prestito al Gubbio (25 presenze e un gol).

Termina la sua carriera da professionista in un Parma di cui tutti conosciamo le sorti.

Ma cosa ha spinto Andrea Giallombardo, dopo oltre 15 anni di professionismo e quasi 400 partite giocate, a iniziare questo nuovo cammino nell’Eccellenza Laziale?

Ho ancora voglia di giocare, di divertirmi. Sono ritornato a casa perché non c’era più la voglia di andare fuori: ho due bambini e la priorità va a loro – racconta -. Ma volendo ancora giocare a pallone, mi è capitata questa opportunità e sono contento di iniziare questa nuova avventura.

È un campionato nuovo quello di Eccellenza, ma il neo terzino del CreCas non ha dubbi: “Le categorie sono diverse, ma il calcio è uguale dovunque, e le difficoltà ci sono in tutti i campionati. Mi aspetto di fare una buona stagione per cercare anche di vincere qualcosa”.

Questo spirito combattivo gli viene da due personaggi ben noti nel mondo del calcio, e così Andrea svela: “Sicuramente un allenatore a cui sono legato, che ha cambiato un po’ la mia carriera e mi ha dato tanto è stato Stefano Colantuono (conosciuto al Catania, ndr), mentre da piccolo il mio idolo era Roberto Carlos.

Entrambi sono dotati di grande carisma, di voglia di vincere e non risparmiarsi mai”.

E oggi, per Giallombardo, si è aperto il capitolo del CreCas, che affronterà con molta umiltà: “Ancora non ho conosciuto i miei compagni, quando inizierà il ritiro conoscerò tutti e sicuramente faremo una bella stagione.

Io mi inserirò come un ragazzo semplicissimo: aver giocato ad alti livelli non significa doversi sentire una persona diversa. Posso comunque portare l’esperienza che ho acquisito sui campi in questi anni e che sicuramente mi permetterà di aiutare anche i più giovani”.

 

(Ufficio Stampa Cre.Cas.)