CORRADO FA INNAMORARE COLLEFERRO: “VOGLIAMO DARE AI TIFOSI LE GIOIE CHE MERITANO”

CORRADO FA INNAMORARE COLLEFERRO: “VOGLIAMO DARE AI TIFOSI LE GIOIE CHE MERITANO”

Il Colleferro di Ermanno Fraioli ha avuto un approccio di grande livello nel Girone B di Eccellenza.

Primi in classifica, in condivisione con Cassino e Serpentara BellegraOlevano, fin qui sono stati impeccabili.

Nei due successi su Morolo e Città di Minturnomarina più delle altre ha spiccato la stella di Ciro Corrado (nella foto di Danilo Costantini).

Contro i sudpontini l’esterno offensivo di origini partenopee ha bissato la doppietta confezionata all’esordio al Nando Marrocco, balzando in vetta alla classifica dei marcatori del girone in compagnia del borghigiano Terrazzino.

Venticinque anni compiuti da un paio di mesi, Corrado si è fatto notare con le maglie di Arzano 1999, Mariano Keller, Sibilla El Brazil, Villa Literno ed Alba Sannio, prima di varcare i confini della Campania e cominciare un proficuo percorso nel nostro calcio regionale.

Dopo le esperienze di Boville Ernica, Latina, Sora, Formia, Palestrina, AlbanoFontana Liri e Roccasecca Terra San Tommaso, nelle scorse settimane ha trovato l’accordo con il club di Talone e Bucci.

Una scelta più che azzeccata, visto i numeri che stanno assommando lui ed il suo nuovo club in questo avvio di stagione.

 

Corrardo, lei sta attraversando un momento strepitoso.

Ce Lo descrive?

“E’ senza dubbio un momento bellissimo per me e me lo godo, però adesso non dobbiamo fermarci.

Il cammino è ancora lungo e pieno di insidie”.

Cosa l’ha convinta ad accettare la corte del Colleferro?

“Alla fine dello scorso campionato avevo ricevuto varie proposte.

Tra queste ho scelto quella del Colleferro, perchè mi è subito piaciuto il progetto”.

Fraioli dice che che l’ha voluta fortemente…

“Il mister dice così (ride), ma in realtà colui che mi ha portato a Colleferro ha un nome ed un cognome ben preciso: Andrea Angelucci.

Parlando con il direttore, ho capito che era questa la scelta giusta”.

Ormai sono molte stagioni che gioca nel Lazio.

Quali differenze ha riscontrato qui rispetto ai campionati campani?

“Qui nel Lazio si vive meglio ed il calcio è più tecnico.

In Campania prevalgono altri fattori e non è facile…”.

Tra le stagioni precedenti quale le è rimasta particolarmente nel cuore?

“Fortunatamente mi sono trovato bene ovunque.

Chiaro che quel formidabile campionato a Palestrina non potrò mai dimenticarlo.

Non capita tutti i giorni di centrare sedici vittorie consecutive”.

Che tipo è Solimina?

“E’ un matto (ride).

Scherzo, è un grande allenatore, uno carismatico”.

E Fraioli?

“Il mister cura molto i dettagli, è scrupoloso e pignolo”.

A Colleferro ha legato con qualche compagno in particolare?

Conoscevo Marini fin dai tempi di Palestrina e Iozzi da quelli di Boville Ernica.

Qui ho instaurato un buon rapporto con tutti, in particolare con Bucciarelli, con il quale condivido l’appartamento”.

Siete primi in classifica con sette reti realizzate e nessuna subita.

Al Caslini non mancano certamente gli elementi di soddisfazione…

“Vedo grande entusiasmo dopo queste due vittorie.

Dobbiamo continuare su questa strada”.

Il Colleferro è dato tra le favorite del torneo.

“Sono dell’opinione che il campionato ce lo giocheremo noi, il Cassino e l’Albalonga.

Occhio però alle possibili sorprese.

Una di queste può essere il Serpentara”.

Domenica tornerà da ex a Roccasecca.

Sensazioni?

“Ho buoni ricordi del club, ci siamo lasciati molto bene”.

Il suo allenatore era Mancone.

E’ rimasto in contatto con lui?

“Con il mister mi sento spesso.

E’ un grande allenatore ed un’ottima persona”.

Cosa le racconta della sua esperienza spagnola?

“Mi dice che si trova molto bene e che è molto contento della scelta compiuta”.

Dica la verità: non è che sta provando a portare anche lei ad Alicante, vero?

“No no (ride).

Qui mi trovo benissimo”.

Se potesse andare a fare un’esperienza calcistica all’estero, quale campionato la intrigherebbe?

“Non mi dispiacerebbe provare il calcio inglese.

Da spettatore mi ha sempre affascinato”.

Un occhio al Colleferro ed un altro alla Rappresentativa Laziale di cui lei fa parte e che sta per affrontare la trasferta in Bosnia.

Giovedi prossimo sosterrete l’ultimo test a Nettuno, poi Rossi stilerà l’elenco dei magnifici diciotto.

“Ci tengo moltissimo e spero di far parte del gruppo.

Andare in Bosnia sarebbe un’esperienza bellissima.

Sarei orgoglioso di difendere i colori del Lazio”.

Che rapporto ha con il ct?

“Ho avuto modo di conoscerlo all’epoca dello spareggio con l’Umbria dello scorso anno.

E’ una persona molto disponibile e che ha dialogo con tutti”.

I giocatori di origine campana vantano una buona tradizione nel nostro calcio.

Penso a gente come Polverino, Galasso, Cangiano ed Anselmo, solo per citarne alcuni.

Lei è in contatto con qualcuno in particolare?

“Mi sento molto spesso con Salvatore Esposito.

Lui è come un fratello maggiore per me”.

La sua famiglia la segue?

“Sì, una volta alla settimana vado a casa.

Ho due sorelle e sono sempre aggiornatissime su tutto (ride)…”.

Concludiamo con gli obiettivi.

Ne indichi uno personale ed un altro a livello di squadra.

“Personalmente mi auguro di superare le tredici reti realizzate nella passata stagione a Roccasecca.

Al Colleferro, invece, auguro di centrare l’obiettivo fissato dal club, ossia arrivare tra le prime due del campionato”.

Ha un messaggio per i tifosi rossoneri?

“Spero che riusciremo a regalare al nostro pubblico tutte le soddisfazioni che merita”.