D’Alessio torna nel Lazio: l’ex ds del Montefiascone dei miracoli è già operativo a Tuscania

D’Alessio torna nel Lazio: l’ex ds del Montefiascone dei miracoli è già operativo a Tuscania

Quando parli di Giulio D’Alessio, immancabilmente finisci col ricordare quel meraviglioso percorso umano e calcistico condiviso con Minciotti e Santini a Montefiascone.

Un lavoro eccezionale che ha permesso al club gialloverde di confrontarsi con l’orgoglio ed il senso di appartenenza che contraddistinguono la gente di quella terra meravigliosa che è il viterbese di confrontarsi a testa alta con le big della nostra regione.

D’Alessio è però molto altro.

Reduce da un biennio in Toscana tra Sorano ed Orbetello, dove le cose non sono andate pienamente come avrebbe voluto, il dirigente ha fatto da poco rientro nel Lazio.

A volerlo fortemente è stata la Fulgur Tuscania, club che trae origine dalle memorie di un sodalizio che qualche decennio fa rappresentava un’eccellenza del nostro panorama calcistico e che adesso ambisce a tornare ai livelli del passato.

D’Alessio si occuperà sia della prima squadra, reduce da una sofferta ma festeggiatissima salvezza in Prima Categoria, che del settore giovanile.

Tra passato, presente e, nei limiti del possibile, futuro, il ds si è concesso ai nostri microfoni per una dettagliata ed interessante intervista a tutto tondo.

 

L’amore per il calcio ha un’origine diversa in ciascuno di noi.

Il tuo dove affonda le radici?

“In Italia si sa come vanno le cose: l’amore per il calcio te lo inculcano già nella culla.

I primi calci li ho tirati nei settori giovanili di Pro Roma, Atletico 2000, Tevere Roma e San Lorenzo.

Ero un buon centrocampista però, una volta arrivato a sedici anni, decisi di smettere…”.

Perchè?

“Mah, sai come vanno le cose…

A quell’età si pensa anche ad altre cose e poi in me c’era anche un po’ di pigrizia.

Anni dopo comunque ripresi sotto lo stimolo di Marco Ippoliti, l’attuale selezionatore della Rappresentativa Juniores e per un periodo giocai a Santa Maria delle Mole e poi nel Quarticciolo.

In seguito ho giocato per un po’ a calcio a cinque ed infine, trasferitomi nel viterbese, ripresi a giocare a calcio tra Prima Categoria e Promozione con le maglie di Marta, Montefiascone e Civitella d’Agliano”.

Quando e dove nasce invece il D’Alessio dirigente?

“Nasce nel 2006 a Marta in Promozione.

Venni chiamato per fare il vice di Maurizio Forti, che purtroppo ad un certo punto venne esonerato, ma io rimasi a svolgere la stessa mansione al fianco di Franco Mirto.

Riuscii a convincere Giordano Fioretti a scendere di categoria ed a giocare con noi.

Quell’anno fu fantastico, Giordano realizzò 29 reti e vincemmo il campionato”.

Poi cosa accadde?

“Antolovic volle portarmi con sè a Pianoscarano, chiedendomi di portare qualche giocatore di rango, visto che si era sparsa la voce che li conoscevo tutti.

Nel giro di due anni riuscii a convincere gente come Mirko Di Carlo, Fabio Pacetti e poi ancora De Angelis, Petralia…

Facemmo benissimo, raggiungendo il terzo posto”.

giulio d'alessio montefiascone

Credo che i ricordi più belli in assoluto siano però legati a Montefiascone.

Sbaglio?

“Assolutamente no, lì c’è un pezzo del mio cuore e non nascondo che di recente c’è stata anche la possibilità di tornare a lavorare in gialloverde, però le minestre riscaladate non sempre funzionano nel calcio ed ho preferito soprassedere.

Il ricordo più bello è legato alla vittoria del campionato all’ultima giornata con i Giovanissimi Fascia B.

Lo ricordo come se fosse oggi, battemmo il Focene del mio amico Luigi Porcelli per 6-1 sul suo campo.

Credo di non aver gioito tanto neppure il giorno in cui la mia Lazio vinse lo scudetto nel 2000″.

Com’è andata nell’ultimo biennio in terra toscana?

“Quella di Sorano è stata un’esperienza molto formativa.

A mio giudizio, in quella regione sono di una categoria avanti rispetto a noi del Lazio.

La società era a gestione familiare, però organizzatissima.

Abbiamo chiuso al quinto posto in Prima Categoria, poi purtroppo abbiamo perso ai play-off contro l’Orbetello…”.

Club, quest’ultimo, che ti ha fortemente voluto l’anno successivo.

“E’ un club che vanta trascorsi straordinari e forse si aspettavano che fossi una sorta di messia.

Non mi conoscevano benissimo, ma avevano avuto buoni feedback da Sorano.

Purtroppo tutti quanti abbiamo commesso degli errori di valutazione circa la bontà della rosa e li abbiamo pagati a caro prezzo.

Conservo comunque ricordi positivi…”.

marco d'alessio

Gioie ed amarezze compongono la vita di ciascuno di noi.

Il calcio, poi, non è un ambiente tutto rose e fiori…

“Tutt’altro, a volte è davvero un mondo marcio.

Qualche volta non lo sento più mio e mi vien voglia di smettere, ma la forza di andare avanti me la danno mio padre Augusto, per tutti “Spaghetto”, mia madre Maria e soprattutto la memoria sempre viva e presente in me di mio fratello Marco, che purtroppo se ne è andato in Cielo a soli venticinque anni a causa di un incidente stradale.

So che loro sono felici per quello che faccio e questa cosa mi dà la forza per andare avanti…”.

Dal 1 luglio sarai ufficialmente un tesserato della Fulgur Tuscania: direttore sportivo della prima squadra e del settore giovanile.

E’ corretto?

“Il presidente Vittorio Napoli mi ha voluto assegnare queste mansioni.

Per quanto riguarda la prima squadra, la responsabilità sarà soltanto mio, mentre per ciò che concerne il settore giovanile le decisioni saranno condivise con Mauro Cecchetti, uno che a mio giudizio ha davvero pochi rivali nel suo lavoro nella nostra provincia”.

napoli fulgur tuscania
Vittorio Napoli, presidente Fulgur Tuscania

Tuscania rappresenta una realtà storica nel nostro panorama calcistico, però da qualche anno ne sembra ai margini.

Perchè?

“Forse perchè prima erano presenti due realtà calcistiche nella nostra cittadina.

Una, la Fulgur, si occupava di settore giovanile, l’altra, il Tuscania, aveva una prima squadra.

Dopo aver effettuato la fusione, è servito un po’ di tempo per acquisire la giusta esperienza”.

Quali sono i primi obiettivi che vi proponete di centrare?

“La riduzione delle spese è un passaggio determinante per tutti i club.

A mio giudizio, bisogna riconoscere dei rimborsi congrui ai calciatori.

Sento parlare di gente che chiede mille euro per un campionato di Prima Categoria, follia pura…

Puntiamo a crescere.

Non so se serviranno uno, due o tre anni, ma puntiamo ad arrivare presto in Promozione.

Potete scriverlo a chiare note”.

tifosi fulgur tuscania

Se potessi, quali principi della bellissima esperienza di Montefiascone applicheresti in questa nuova avventura dirigenziale?

“I principi saranno opposti.

A Montefiascone Lorenzo Minciotti mi affidò il settore giovanile ed io scegli gli allenatori, dando loro il compito di formare le rose a loro disposizione.

Lì volevamo raggiungere gli obiettivi in breve tempo, mentre qui abbiamo una linea programmatica molto diversa.

Con Cecchetti vogliamo vincere, ma farlo attraverso la quotidiana formazione dei ragazzi.

Non importa se questo ci porterà ad allungare i tempi”.

D'Alessio e Moreno Solia All. Allievi Elite Montefiascone
Giulio D’Alessio e Moreno Solia

So che nutri una profonda stima nei confronti di mister Solia.

Tornerete a lavorare insieme un giorno?

“Questo non lo so, però di una cosa sono certo: quanto a capacità tecniche ed umane, Moreno vale Pietro Bosco e potrebbe fare lo stesso percorso che ha fatto il mister del Ladispoli.

E’ un allenatore tra i migliori e già adesso sarebbe perfettamente in grado di lavorare con una prima squadra.

Se non lo fa, è solo perchè esigenze di lavoro non glielo permettono…”.

Si dice un gran bene anche di Andrea Capotosto…

“Non lo conoscevo.

Quando il presidente mi ha chiamato, ho chiesto ed ottenuto di poterlo valutare nelle tre partite che mancavano.

Ho appurato il modulo che utilizzava, la sua capacità di interazione con i giocatori e quella di leggere la partita in corso d’opera.

Poi ci ho parlato e francamente sono rimasto molto colpito”.

capotosto fulgur tuscania
Andrea Capotosto e Gianni Sposetti

Da cosa?

“Dal suo amore per questi colori.

Andrea non cura l’orticello suo, ma l’orto della Fulgur Tuscania.

Ho capito che per questo club si farebbe anche uccidere.

Avrà sempre il massimo appoggio morale da parte mia”.

Direttore, il mercato incombe.

Abbiamo qualche news da poter regalare ai tifosi?

“Con Stefano Chiarabini, difensore centrale classe 1991, e Francesco Delle Monache, mezzala classe 1996, gli accordi sono stati già raggiunti e verranno ratificati dal primo luglio.

Per quanto riguarda gli obiettivi, la lista comprende il difensore centrale Matteo Natale (’94), gli esterni Christian Serafini (’87), Simone Maffei (’91), Michele Cerica (’90) e Matteo Napolitano (’96), il centrocampista Paolo Delle Monache (’86) e l’attaccante Simone Venanza (’96).

Sarà dei nostri anche mio figlio Marco, centrocampista classe 1999, nonostante abbia ricevuto qualche offerta interessante anche da club di Promozione ed Eccellenza.

Desidero anche sottolineare che, d’accordo con mister Capotosto, verrà promosso in prima squadra anche Luca Marcomeni, un centrocampista del 2001 che ha ampi margini di miglioramento.

I confermati sono invece Cardarelli, Capponi, Manzon, Terzoli, Pascale, Fazio, Dominici, Pacini, Provenzano, Mangialardi ed Andreoli.

Poi avremmo un sogno…”.

rosaccia tuscania
Francesco Rosaccia, Resposabile del centro sportivo

Quale?

“Cercare di portare a Tuscania Roberto Gimmelli.

Non sarà semplice, ma ci proveremo (sorride)…”.

 

Per quanto attiene al settore giovanile, sono stati scelti gli allenatori dei vari gruppi per la prossima stagione?

“Ho già il quadro chiaro nella mia testa.

Venerdì avremo una riunione ed allora comunicherò le mie scelte insieme a Mauro Cecchetti”.

 

FULGUR TUSCANIA

ORGANIGRAMMA – STAGIONE SPORTIVA 2018/19

Presidente: Vittorio Napoli

Vice Presidente: Luigi Mattei

Direttore Sportivo: Giulio D’Alessio

Direttore Tecnico: Mauro Cecchetti

Segretaria: Barbara Polizzi

Addetto Centro Sportivo: Francesco Rosaccia

Consiglieri: Massimo Piciollo e Francesco Tizi

STAFF TECNICO

PRIMA SQUADRA

Allenatore: Andrea Capotosto

Allenatore in seconda: Gianni Sposetti

Preparatore dei portieri: Claudio Piergiovanni

Dirigente accompagnatore: Mauro Fazio

Addetto liste ufficiali: Pietro Capotosto

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