A cura di Francesco Mancini
E’praticamente un’istituzione nel viterbese, con le tante esperienze di valore in un trascorso prima da calciatore e successivamente da allenatore: stiamo parlando di Stefano Del Canuto (nella foto di Alessio De Luca), tornato alla Sorianese nelle vesti di allenatore lo scorso anno, dopo un passato da giocatore nel medesimo club.
Uno dei ricordi più dolci dall’inizio della carriera in panchina è sicuramente la vittoria del campionato di Promozione con il Corneto Tarquinia, che spera di replicare in un futuro non troppo lontano anche con il club di Soriano nel Cimino.
Quando siamo giunti ormai al finale del girone d’andata, che vedrà in domenica prossima, la sua ultima giornata, è tempo di bilanci e di considerazioni, per proiettarsi con fiducia verso il girone di ritorno, che come sempre deciderà la sorte di ogni club della categoria.
In uno dei gironi più complessi (il gruppo A) secondo molti addetti ai lavori, la Sorianese naviga in acque tranquille e occupa attualmente il settimo posto con 21 punti, frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Un cammino sicuramente promettente, ma ancora troppo altalenante per poter cullare sogni di gloria.
Mister, se dovesse fare un bilancio di questa prima parte di stagione, quest’ultimo sarebbe positivo o meno?
“Il bilancio è sicuramente positivo. Oltre a dei buoni risultati, stiamo ringiovanendo la rosa, inserendo tanti ragazzi interessanti.
Stiamo cercando di valorizzare tanti giovani nel nostro territorio, che è sempre meno rappresentato da club che occupano posizioni di rilievo nelle varie categorie.
Insieme alla Favl Cimini che fa l’Eccellenza, rappresentiamo la nostra zona a buoni livelli, cercando di mantenerci competitivi, nonostante l’inserimento in squadra di tanti 2003 o 2004. “
Chiuderete il girone d’andata con la trasferta contro l’Ottavia. Sentite che potete fare ancora meglio nel girone di ritorno?
“Come punti, stiamo già messi meglio rispetto allo scorso anno.
Fin qui, non abbiamo demeritato mai e abbiamo raccolto poco rispetto a come giochiamo.
Noi cerchiamo e cercheremo sempre di mantenere la nostra mentalità e identità di gioco, cercando sempre di avere delle caratteristiche precise indipendentemente dal nostro avversario.
Dobbiamo essere più cinici come abbiamo fatto contro la Nuova Pescia Romana nell’ultima gara, dove abbiamo sfoderato una grande prestazione.”
Lei conosceva già particolarmente questo club, dato il suo passato da calciatore. Come si sta trovando?
“Sono stato fortunato e non ho avuto difficoltà nell’inserirmi in un ambiente che conoscevo già perfettamente.
Ci ho giocato per tanto tempo e questo è un club blasonato, con tanti anni in Eccellenza e qualcuno in Serie D.
Il presidente è ex di questa squadra e anche la struttura sportiva è veramente eccezionale, con un bel sintetico.
Stiamo cercando, il presidente in primis, di dare una stabilità a quello che vorremmo fare per poi salire, man mano, con le ambizioni e gli obiettivi.
Fare calcio e, in generale, investire in club del calcio dilettantistico in questo periodo, è un qualcosa di davvero difficile e onorevole, che deve derivare da una grande passione.
I costi si stanno alzando e riuscire ad organizzare ogni cosa nel migliore dei modi, non è sempre semplice.”
Tornando a focalizzarci sugli aspetti di campo, è soddisfatto dei ragazzi che ha a disposizione? Secondo lei, visto l’andamento dei risultati, c’è una maggiore facilità nel vincere le partite davanti al proprio pubblico?
“Per quanto riguarda la rosa, come detto, sono molto soddisfatto.
Cenani ci darà una grossa mano, mentre per quanto riguarda Rodolfo Moronti, nonostante abbia giocato solo qualche spezzone, sono sicuro che ci aiuterà, anche a livello mentale con la sua grande esperienza.
Per i risultati, è evidente che fuori casa stiamo avendo più difficoltà, pur giocando sempre ad alta intensità.
Tranne il Grifone, poi, abbiamo avuto la sfortuna di affrontare tutte le formazioni più forti in trasferta.
Speriamo di invertire il trend già dal prossimo impegno con l’Ottavia. Dobbiamo riuscire ad avere più personalità anche contro le grandi squadre di questo raggruppamento”.
Infine, dovrete sostenere il doppio impegno, considerando anche la Coppa. Quale pensa che potrebbero essere le avversarie più difficili e quindi più accreditate alla vittoria finale e quanto ci tenete a questa seconda competizione?
“Per l’Ottavia, aspetto di vederli, per poter dare un giudizio più equilibrato.
Se mi dovessi sbilanciare , Aranova e Ottavia, considerando l’organico a disposizione, sono probabilmente le più forti. Attenzione al Tolfa e alla Romulea, che soprattutto sul piano del gioco, sta facendo davvero bene.
Sulla Coppa, ci teniamo tanto. E’una competizione dove subentrano tanti episodi e affrontare i tuoi avversari nel giusto momento, può rivelarsi un vantaggio.
Nonostante la gioia nel battere in rimonta il Santa Marinella, adesso dobbiamo concentrarci sul Borgo Palidoro.
La classifica deficitaria non deve ingannarci, poichè sono un’ottima squadra, con un allenatore esperto della categoria e che, nonostante i recenti cambiamenti, vanta elementi di assoluto spessore, come Cesaro, nella propria rosa. “