DODICI MESI FA LA FAVOLA DI SCERRATI: “PECCATO PER LA SEMIFINALE, DOMANI VINCERA’ L’ALBALONGA”

DODICI MESI FA LA FAVOLA DI SCERRATI: “PECCATO PER LA SEMIFINALE, DOMANI VINCERA’ L’ALBALONGA”

Un anno trascorso in un soffio.

Tanto è ormai passato dalla memorabile finale tra Viterbese Castrense ed Empolitana Giovenzano, risoltasi contro ogni pronostico con il travolgente successo degli uomini di Amici.

Di quel giorno sono ancora numerose le immagini scolpite nella memoria degli addetti ai lavori.

La maggior parte, tuttavia, ha per protagonista Simone Scerrati.

Quel giorno, da ex in campo, Scerrati ridusse in frantumi le certezze dei gialloblu, convinti di doversi prestare ad una semplice passerella all’Otto Settembre.

Alla vigilia dell’atto conclusivo della manifestazione e nel mezzo delle ultime ventiquattro ore che lo vedono campione in carica, abbiamo intercettato l’attaccante del Montecelio Borussia.

 

Scerrati, sa cosa succederà domani a Frascati?

“Preferirei non parlarne (sorride)…”.

A bruciapelo le chiedo se in lei prevale il ricordo dolce dello scorso anno o l’amarezza per non aver disputato la seconda finale consecutiva.

“Sicuramente l’amarezza.

La semifinale l’abbiamo persa noi, anche se la Vis Artena è un’ottima squadra e non merita affatto la posizione che occupa attualmente in campionato.

Dovevamo e potevamo giocarla diversamente però…”.

Immagino si riferisca alla scelta di far partire dalla panchina il diffidato Cesaro.

“E’ stata una decisione presa di comune accordo.

Andrea è il nostro capitano e, parlando con gli arbitri, durante la stagione gli è già accaduto di vedersi ammonire.

Ti dicono che bisogna dialogare e poi ti ammoniscono, mah…

Certo, non avere in campo dall’inizio lui ed uno come Sganga che recupera tanti palloni ci ha penalizzato.

Ripeto, comunque, che la scelta di far partire inizialmente dalla panchina Cesaro è stata condivisa dal mister con la squadra.

Piuttosto, il rammarico è che probabilmente qualcuno di noi non ha reso come avrebbe potuto…”.

Dove ha vinto la partita la Vis Artena, a suo giudizio?

“Loro hanno avuto più voglia di noi e quindi hanno meritato.

Purtroppo prendere due gol in cinque minuti ci ha tagliato le gambe.

E’ andata così…”.

Torniamo indietro di dodici mesi.

Quale immagine le è rimasta maggiormente impressa?

“Ricordo soprattutto il terzo gol, perchè ci ha dato la certezza di essere ormai ad un passo dall’impresa.

Sul 2-1 ancora non la vedevamo la coppa, dopo abbiamo cominciato a sentirla nostra.

Prima della partita nessuno di noi ci sperava, anche se credevamo nelle nostre possibilità.

Loro erano una corazzata, ma sbagliarono approccio.

Tra loro c’era gente che era convinta di venire a Frascati per farsi le foto con la coppa in mano, senza neppure giocarla la partita.

Questo ci ha caricato molto”.

Davide contro Golia è una condizione che potrebbe ripetersi domani.

La stragrande maggioranza degli addetti ai lavori sostiene che l’Albalonga sia favorita.

“Quest’anno non li ho mai visti giocare, però hanno un grande allenatore e poi c’è Marco (Piantadosi, ndr) che fino a poche settimane fa era dei nostri.

Io auguro alla Vis Artena di ripetere la nostra impresa, ma sarà molto difficile.

Ci vorrà testa.

Molta testa”.

Per lei come finirà?

“Vincerà l’Albalonga per 3-1 ed un gol lo farà Piantadosi”.

Verrà a vederla?

“No, non ci sarò.

Tenevo tantissimo ad essere in campo domani e devo ancora smaltire del tutto l’amarezza per non esserci riuscito”.