ELIO DAMATO: “ENTUSIASMO ED APPARTENENZA, CHE IMPATTO CON IL LADISPOLI!”

ELIO DAMATO: “ENTUSIASMO ED APPARTENENZA, CHE IMPATTO CON IL LADISPOLI!”

a cura di Massimo Confortini

Una società in costante crescita: una prima squadra di livello rifornita da un settore giovanile che produce, oltre ai risultati, calciatori pronti. Questo è il progetto del Ladispoli, che anno dopo anno si trasforma in una realtà sempre più importante nel panorama dilettantistico laziale, e che da quest’anno avrà come nuova risorsa Elio Damato, tecnico dei Giovanissimi Fascia B Elite classe 2002.

Un passato nell’Amor Portuense (attualmente Grifone Monteverde), poi Trullo, Focene, Massimina prima dell’avventura all’Urbetevere, società dalla quale si è separato lo scorso aprile: “L’Urbetevere ormai rappresenta il passato: ora voglio pensare solo al Ladispoli. Una nuova avventura che mi riempie di entusiasmo, lo stesso che ho riscontrato nell’ambiente appena arrivato e che, devo dire, è assolutamente trascinante. Fare calcio in questo ambiente è molto stimolante”.

Un’esperienza, quella in rossoblu, fortemente voluta da Mauro Marinelli, ds del settore giovanile: “Mi ha contattato già anni fa durante la mia esperienza al Massimina e mi ha dimostrato per anni stima e fiducia: era inevitabile che dopo tanta insistenza prima o poi cedessi ed entrassi a far parte di questo progetto. I contatti decisivi arrivarono negli scorsi mesi, quando poi ho comunicato all’Urbetevere la mia decisione di andare via a fine anno, il processo di separazione ha subito una brusca accelerazione. Ma, come dicevo prima, ormai quella in via della Pisana è un’esperienza che ho messo alle spalle. Quello che mi ha colpito qui a Ladispoli è il senso d’appartenenza, sia a livello di staff che da parte dei giocatori. Ho subito legato con l’ambiente e con gli altri allenatori: i fratelli Marinelli sono grandi persone oltre che bravissimi tecnici, e anche con Pietro Bosco l’impatto è stato ottimo”.

Elio Damato avrà il gruppo dei 2002 tirrenici: questo significa primo anno di agonistica, annata che gli addetti ai lavori indicano come una delle più delicate, ma che il tecnico conosce bene: “Quasi l’80% della mia carriera l’ho spesa nella fascia d’età dei Giovanissimi, quindi conosco le difficoltà di questa categoria. E’ importante insegnare ai ragazzi a gestire delle pressioni che hanno un impatto importante per chi viene dalla realtà della scuola calcio e della pre-agonistica: bisogna fargli capire che il risultato è importante fino ad un certo punto, e che non bisogna perdere le proprie caratteristiche per ricercarlo ad ogni costo. E’ ovvio che, però, questo discorso si può fare solo se hai una società pronta a difendere il tuo operato; per fortuna negli anni passati sono stato fortunato da questo punto di vista”.

Damato ci tiene poi a sottolineare il lavoro fatto da chi ha allenato lo scorso anno proprio il gruppo dei 2002: “Devo dire che ho trovato un gruppo di ragazzi molto educato, sia a livello comportamentale che calcistico. Questo è merito di chi ha lavorato prima di me, e che mi dà modo di poter iniziare da una base di ottimo livello. I ragazzi si conoscono tutti, vanno a scuola insieme e sono molto legati. La squadra è completa a livello qualitativo e numerico, e sono convinto possa fare bene”.

“Qui si gode”, scherzano dalle parti di Ladispoli. Ora anche Elio Damato, neo tecnico dei Giovanissimi, ha scoperto i motivi.