A cura di Alessandro Bastianelli.
E’ arrivato il clamoroso bis per la nostra Rappresentativa Juniores, il Lazio è Campione d’Italia per Regioni grazie al successo per uno a zero sulla Rappresentativa sarda di Busanca. Un successo sofferto, in bilico pressoché ad ogni partita disputata, ma davvero meritato per i ragazzi di Rossi, che di fronte alle difficoltà fisiche ed ambientali del caso (sei partite giocate in otto giorni, un vero tour de force), hanno avuto comunque la brillantezza necessaria per ricompattarsi e strappare una vittoria dietro l’altra, anche grazie all’ausilio dei calci di rigore.
Il segreto di questo successo? In primis sicuramente una buona condizione fisica del gruppo, com’è sembrato evidente anche stamattina, ma è impossibile trascurare il peso del maggior tasso tecnico a disposizione del mister laziale: oggi in particolare si è notato il gap con gli avversari sin dai primi minuti, a partire dai quali il Lazio ha saputo gestire meglio la palla e cercare il vantaggio con più intensità, sino all’episodio decisivo della ripresa.
Il “Cannibale” – la finalissima di Lignano Sabbiadoro parte su ritmi molto blandi, con le squadre ancora stanche per le energie spese nelle semifinali di ieri pomeriggio. Dopo una prima occasione di Farris al 4’ ben neutralizzata da un attento Saccucci, il Lazio sale subito in cattedra grazie all’uomo in più di Rossi, il trequartista della Nuova Tor Tre Teste Davide Lorusso.
Autore sinora di 34 reti nel campionato Juniores Elite, il “Cannibale” svaria sul fronte di tutto l’attacco nel primo tempo, disorientando Orrù e Idrissì con le sue finte ed i rapidi movimenti negli spazi. Il talento di Rossi si trova sui piedi una grandissima occasione per sbloccare il risultato al 14’, quando ben imbeccato da Gallo dalla destra, calcia a botta sicura da dentro l’area, Mazza però è strepitoso e gli nega il gol con un gran intervento in tuffo.
I sardi provano a rialzare la testa dopo il 20’ grazie al lavoro in mediana dei due Carboni, bravi nell’imbeccare Farris in profondità, ma il Lazio copre bene ed affida a Casalese e Gordini le chiavi di una difesa a tre ben impostata. Le emozioni latitano, ed è sempre Lorusso ad accendere la luce con un ottimo spunto sulla trequarti al 38’ per Gabrieli, passaggio di ritorno in profondità sulla destra dove ancora Lorusso prova il tiro cross che attraversa l’area senza venir intercettato da nessuno. Ottima poi, sull’immediata ripartenza, la chiusura di Casalese su Farci, servito davanti al portiere da centrocampo ma sprecone nell’occasione.
Benedetto dischetto – se il primo tempo non ha certo deliziato gli spettatori per lo spettacolo, di ben altra sostanza saranno i secondi 45’: al 4’ ancora Lorusso si crea da solo una grande occasione dalla destra, dribbling secco su Idrissì in area e gran conclusione sul secondo palo, Mazza però non sta lì per fare da spettatore e respinge con un altro grandissimo riflesso. Con le difese ben chiuse ed i centrocampisti impegnati più a far filtro che a costruire (da sottolineare, in questo senso, la bella prestazione di N’Dah), le due squadre ci provano da fuori, ma né la conclusione di De Martino da un lato, né quella del regista del Tor di Quinto N’Dah dall’altro riescono a creare problemi ai due portieri.
In queste situazioni servirebbe la giocata di un singolo, e la risposta di Lorusso non tarda ad arrivare. Ad innescare la miccia è il compagno della Tor Tre Teste Gallo, costruendo ancora una volta sull’out destro una palla deliziosa per il trequartista, che in arietta calcia a botta sicura trovando l’intervento di mano di Canzilla; per l’arbitro non ci sono dubbi, calcio di rigore e giallo per il difensore avversario
Lorusso lascia l’onere degli undici metri a Gallo, e il dischetto porta ancora bene alla nostra rappresentativa, Mazza è spiazzato e i laziali esplodono di gioia al 17’ per il meritato vantaggio.
Il gruppo – l’ingresso di Michele Fadda, fresco campione d’Eccellenza con la Nuorese, sembra ravvivare l’attacco sardo, apparso un po’ spento al momento di concludere nell’arco dei 90’, ma la bella punizione a giro del centravanti al 34’ si infrange sui guantoni di Saccucci, che in volo plastico mette anche la sua firma sull’impresa dei laziali. Nonostante un finale in apprensione ed in debito di ossigeno, con un altro brivido sceso lungo la schiena di Saccucci per un’altra bordata da fuori di Fadda, i laziali riusciranno a resistere sino al sospirato fischio finale, arrivato dopo auqttro lunghissimi minuti di recupero.
Durante la settimana del Torneo, Maurizio Rossi ha spesso insistito con noi sull’importanza del gruppo, e la vittoria di oggi non prescinde da queste considerazioni. Solo un collettivo organizzato, capace di gestire al meglio le energie e letale nelle sue fiammate offensive poteva portare a casa questo importante trofeo e permettere al nostro Comitato Regionale di fare il bis di categoria. Nessuno spazio quindi per i personalismi, ma tutti e venti i ragazzi hanno capito di dover fare quadrato intorno al gruppo e di marciare uniti verso questo fantastico bis.
Non si poteva chiedere la solita brillantezza quando si giocano partite a distanza così ravvicinata, e la bravura di Rossi è stata quella di imprimere ai suoi ragazzi il senso di appartenenza e lo spirito di sacrificio con cui li ha accolti nel raduno di Torre Angela.
Il Comitato si porta a casa questo grandissimo successo, ma la vera vittoria è del Mister e dei suoi ragazzi.
SARDEGNA – LAZIO 0 – 1
SARDEGNA (4-4-2): Mazza 7; Gianni 6, Orrù 6, Idrissì 6,5, Mele 5,5; De Martino 6, Carboni M. 6 (1’st Podda 5,5), Carboni P. 6 (25’st Fadda M. 7), Fadda A. 5,5; Farris 5,5 (12’st Amoratti 5), Farci 5 (7’st Canzilla 5). A disp.: – All.: Busanca.
LAZIO (3-4-3): Saccucci 7; Casalese 7, Gordini 6,5, Salvato 6,5; Ghezzi 6 (27’st Nardi Mi. 5,5), Marino 6,5 (23’st Panico 6), N’Dah 6,5, Gallo 7; Lorusso 7,5 (40’st Lisari sv), Gianpaolo 6 (18’st Iemma 6), Gabrieli 6 (36’st De Dominicis A. sv). A disp.: Andolfi, De Dominicis V. , Nardi Ma.. All.: Rossi M.
MARCATORI: 17’st Gallo (L).
NOTE: 1’ e 4’ di recupero; ammoniti Idrissì, Canzilla (S), Marino (L).