FONTE NUOVA, LA RETE DI MUZZACHI VALE LA TESTA DELLA CLASSIFICA: “SIAMO TRA LE FAVORITE”

FONTE NUOVA, LA RETE DI MUZZACHI VALE LA TESTA DELLA CLASSIFICA: “SIAMO TRA LE FAVORITE”

A cura di Tia Colantuono

 

Vetta in solitaria.

Grazie alle reti di Razzini e di Muzzachi il Fonte Nuova piega in esterna il Civitavecchia per 2 a 1.

Complice l’ennesimo pareggio del Ladispoli, Oddi and Co. si godono attualmente la testa della classifica a +2 sulle inseguitrici.

Si tratta del secondo successo consecutivo per il Fonte Nuova, finalmente guarito dalla pareggite di qualche giornata fa.

Con una classifica così corta, nove squadre racchiuse in appena 6 punti, è possibile fare qualche pronostico?

Lo chiediamo a Christian Muzzachi, attaccante del Fonte Nuova e autore del pesantissimo goal che ha regalato alla sua squadra vittoria e primato.

Il girone è estremamente equilibrato, motivo per cui risulta difficile ipotizzare qualsiasi risultato.

Il Campionato è apertissimo, fino alla fine credo ci si possa aspettare di tutto, non ci sono certezze”.

Il Fonte Nuova rientra tra le squadre che possono lottare concretamente per la vittoria finale?

“Sarei ipocrita se dopo la vittoria di oggi le dicessi di no.

Rientriamo senza dubbio tra le favorite, ma la competizione è ancora lunga, tutto può cambiare”.

Chi sono allora le vostre principali avversarie?

“Al di là degli ultimi risultati che hanno frenato la corsa del Ladispoli, credo che i ragazzi di mister Solimina abbiano tutte le carte in regola per vincere.

Tra le squadre in risalita penso invece che il Fregene sarà una delle prossime protagoniste a contendersi la scena”.

Ve lo aspettavate un esordio così convincente? Lo avevate preventivato in questi termini?

“Siamo coscienti della nostra bravura, ma credo che su un risultato così, alla tredicesima giornata, non ci avrebbe scommesso nessuno, tantomeno io”.

Di chi è il merito?

“Ovviamente di Mister Oddi e di tutto lo staff.

Siamo un gruppo unito, questo è sicuramente il nostro punto di forza.

Manca ancora qualcuno all’appello, soprattutto in attacco, ma presto dimostreremo di meritare quel posto in classifica”.

Il goal decisivo per la vittoria oggi porta la sua firma.

A chi lo dedica?

“Ai miei compagni, al mister e alla società per l’opportunità che mi hanno concesso.

Quella di oggi non è stata una partita facile: nel primo tempo siamo andati subito in difficoltà, non solo a causa del vento che ha complicato le cose, ma soprattutto per via di un’espulsione che ci ha costretto a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica.

Siamo riusciti a passare in vantaggio prima dell’intervallo, abbiamo subito il pareggio per un errore difensivo, poi la fortuna ha voluto che la palla giusta passasse proprio per i miei piedi.

Sono contento, non è mai semplice giocare sul campo del Civitavecchia, a maggior ragione 10 contro 11″.

Domenica prossima affronterete il Fiumicino.

Riuscirete a riconfermare la posta attuale posizione?

“Sarà una sfida bella, alla pari, il Fiumicino è una squadra di tutto rispetto, non sarà facile ma cercheremo la nostra terza vittoria consecutiva”.

Qual è il calciatore a cui lei si ispira ogni volta che scende in campo?

“Sembrerà un paradosso ma non sono un grande “spettatore” di calcio, sono più per il calcio giocato, per lo sport praticato più che tifato, non a caso sono un insegnate di educazione fisica.

Tuttavia, il mio idolo di sempre è Maradona, anche se credo che ispirarsi al suo modo di fare sia impossibile, non ha rivali”.

Lei che insegna ai ragazzi, ritiene che il calcio possa essere un importante mezzo di comunicazione, un canale tramite il quale trasmettere valori morali?

“Il calcio è uno strumento potentissimo ma malfunzionante.

I valori trasmessi dal calcio moderno hanno poco a che vedere con la lealtà ed il rispetto.

Credo che le cose cambieranno solo quando riusciremo ad adottare anche in Italia il modello inglese, quello del tifo a favore della propria squadra e mai contro gli avversari”.

Si tratta di un’utopia o di un progetto realizzabile?

“E’ un modello ancora lontanissimo, ritengo ci vorranno ancora degli anni prima che le cose possano cambiare”.