FRANCABANDIERA-CORREGGESE, SIAMO AI DETTAGLI. IL PORTIERE: “FIUMICINO? UNA SPLENDIDA ESPERIENZA, ORA SALGO UN ALTRO GRADINO”

FRANCABANDIERA-CORREGGESE, SIAMO AI DETTAGLI. IL PORTIERE: “FIUMICINO? UNA SPLENDIDA ESPERIENZA, ORA SALGO UN ALTRO GRADINO”

Sta per concludersi in via ufficiale l’avventura di Tomascy Francabandiera allo Sporting Città di Fiumicino.

Prelevato nella stagione precedente dal fertilissimo vivaio della Vigor Perconti e più precisamente da quella formazione Allievi Elite di Andrea Cardone che poco più di dodici mesi fa fu sconfitta in finale dal Futbolclub di Roberto Baronio.

L’estremo difensore classe 1998, reduce da un buon campionato con i portuali di Scudieri, è finito nelle mire di un club di categoria superiore e di altra regione.

Parliamo della Correggese, squadra che nel 2013 incrociò i propri destini con quelli del Terracina perdendo la finalissima play-off, ma venendo comunque ripescata in Serie D.

Inseriti nello stesso girone del Parma, gli emiliani hanno fatto assai bene.

Come già accaduto nella stagione precedente, i biancorossi hanno vinto la finale play-off del proprio raggruppamento e adesso nutrono speranze di essere ripescati in Lega Pro.

Insomma, una società in costante crescita.

Proprio ciò che va cercando il promettente portiere romano, da noi intercettato brevemente alla vigilia della partenza per quella che sarà, con tutta probabilità, la sua prossima destinazione calcistica.

 

 

Tommy, è tempo di bilanci.

“Quella di Fiumicino è stata un’esperienza positiva.

Non era facile giocare in una squadra così ambiziosa all’esordio in questa categoria, ma penso di essermela cavata piuttosto bene.

Resta il rammarico per gli episodi sfortunati con il Pineto, meritavamo certamente una sorte diversa, ma il calcio è anche questo.

nanni e neri

Ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni più grandi per l’aiuto ed i consigli che mi hanno dato ed in particolar modo Marco Neri, con cui continuo a sentirmi spesso e che mi ha sempre spronato a non mollare di fronte alle difficoltà.

Un grazie speciale va al direttore Maurizio Manfra che mi ha portato allo Sporting Città di Fiumicino ed a mister Scudieri che mi ha sempre fatto sentire la sua fiducia”.

Durante la stagione qualcuno è stato critico nei tuoi confronti.

Desideri toglierti qualche sassolino dalle scarpe?

“No, ognuno la vede a modo suo.

Personalmente non ho nulla da rimproverarmi, visto che ho sempre dato il massimo ed ho lavorato costantemente per migliorarmi e dare il mio contributo alla squadra.

Anche le critiche, quelle costruttive, aiutano a crescere e me le tengo volentieri…”.

So che di recente sei stato a Genova per effettuare un paio di giorni di test con la Sampdoria.

Com’è andata?

“E’ stata una splendida esperienza e personalmente sono rimasto molto sorpreso dalle modalità di allenamento dei preparatori professionisti”.

Il tuo futuro prossimo però si chiama Correggese.

Puoi confermarcelo?

“Sì, abbiamo definito degli accordi e la prima settimana di luglio dovrei andare a firmare.

Sono davvero contento di abbracciare il progetto di una società che ormai da anni sta facendo benissimo”.

Cosa dovrà aspettarsi la Correggese da Francabandiera?

“Io posso promettere che cercherò di fare del mio meglio e di mettere in risalto tutte le mie qualità.

Sia chiaro, arriverò in Emilia con la massima umiltà e pronto a fare ciò che mi verrà richiesto”.

Tu hai una storia particolare alle spalle.

E’ vero che hai abbracciato tardi il ruolo del portiere?

“Da piccolo ho praticato prima il nuoto e poi la pallanuoto, uno sport che mi piaceva.

francabandiera mare

Quando arrivava l’estate però giocavo sempre a pallone in spiaggia con i miei amici.

Lì ho scoperto che mi piaceva mettermi in porta”.

Gli inizi ad Oriolo, poi l’Etrusca, il Ladispoli ed infine la Vigor Perconti.

“Per uno che comincia ad undici anni non è semplice.

Tecnicamente ho tanto da imparare, anche se qualche pregio ce l’ho, vedi le uscite basse ad esempio.

Il mio punto di forza però credo sia la testa.

Penso di averne una che funziona e quindi m’impegno e mi applico.

Nello sport, se non sei forte caratterialmente non arrivi da nessuna parte.

Tra i miei maestri mi piace ricordare Cascianelli che ho avuto a Ladispoli e Chini che mi ha seguito alla Vigor Perconti.

Sono stati molto importanti.

Il mio modello?

E’ ovvio che tutti guardiamo a Buffon, ma io cerco di trarre ispirazione da Handanovic”.

Oltre ai play-off di Eccellenza quest’anno hai vissuto anche la sfortunata avventura con la Rappresentativa Juniores nell’ultimo Torneo delle Regioni.

“Sono stato convocato sotto età, in squadra erano quasi tutti ’97.

Bencivenga Sel. Rappr. CRLazio e Dominici dirigente Rappr. C.R.Lazio

E’ stato un peccato, perchè avevamo una gran bella squadra.

Abbiamo espresso un ottimo gioco ma concretizzato poco, questo è stato il nostro limite.

Ne approfitto per salutare mister Bencivenga, una persona splendida”.

Si dice sempre che nella vita di un atleta è necessario avere una famiglia che lo supporti e che gli dia equilibrio alle spalle.

“La mia è una famiglia dove il calcio è sempre stato una componente fondamentale.

La persona più importante è mio padre, una persona eccezionale.

Anche lui ha giocato e mi ha sempre seguito ovunque, dandomi i consigli giusti al momento giusto”.

Non rimane che fissare i prossimi obiettivi.

“Voglio andare piano piano per la mia strada.

Sono partito da zero e adesso mi propongo di proseguire step by step.

francabandiera

Il sogno è quello di arrivare tra i professionisti e, chissà, magari facendo bene a Correggio potrei ricevere una chiamata dalla Lega Pro.

Adesso però voglio solo concentrarmi e far bene.

Credo molto nella gavetta e reputo campionati come l’Eccellenza e la Serie D molto formativi.

 

Se un giorno riuscirò ad arrivare nel calcio che conta, lo dovrò anche alle esperienze accumulate in queste categorie”.