Sala stampa del giovedì con il centrocampista Raffaello Incitti, uno dei cardini del Gaeta edizione 2014-2015.
“Bero”, questo il nomignolo appioppatogli dall’età di cinque anni (dal personaggio di un anime horror trasmesso in tv ndr), voluto fortemente da mister Melchionna è approdato la scorsa estate in biancorosso, pronto ad offrire il suo determinante contributo.
Le impressioni di Incitti su questo primo periodo a Gaeta
Le prime sensazioni sono tutte positive. Ho trovato un bel gruppo ed anche una presidenza efficace, che ha voglia di far bene. Dunque sono rimasto favorevolmente impressionato dall’ambiente”.
Partita dopo partita stai crescendo, sta emergendo il vero Incitti.
Domenica con l’Albalonga commenti positivi e voti altissimi un po’ su tutta la stampa…
“Fa davvero piacere ricevere tali consensi.
Devo dire che ho iniziato la preparazione in ritardo il 18 agosto.
Quindi 10-15 giorni dopo rispetto al resto della squadra. All’inizio ho accusato qualche problema fisico, poi è chiaro che per ambientarsi occorre qualche settimana.
Ora comunque sto bene, sono felice così, mi trovo bene con i compagni di squadra, apprezzo molto il modulo di mister Melchionna.
Comunque è importante che le prestazioni dei singoli vadano di pari passo con i risultati, quelli sì che contano veramente”.
Come vedi il cammino in campionato del Gaeta?
“Finora ritengo il nostro cammino più che positivo.
Purtroppo ci sono stati due pareggi (Morolo e Audace Empolitana ndr) che potevano benissimo essere due vittorie.
Dunque magari quei quattro punti ci mancano.
Però abbiamo anche vinto con l’Albalonga, una gara che alla vigilia ci vedeva sfavoritidai pronostici generali.
Vedo in ogni caso un Gaeta con grossi margini di miglioramento”.
Un commento sul campionato iniziato da sei domeniche
“Regna sovrano un grande equilibrio.
Non c’è una squadra leader come lo era lo scorso anno la Lupa Castelli.
Io all’inizio ritenevo il Cassino favorito, seguito da Albalonga e Colleferro.
Però dopo sei giornate mi sono ricreduto.
Ripeto, il torneo si sta caratterizzando per un sostanziale equilibrio nella zona alta, sono tutte lì.
Credo che anche noi possiamo dire la nostra”.
Parlando della Coppa Italia di ieri a Roccasecca, occorre dire che nonostante l’ampio turnover, siete andati alla grande
“Io di questo ne ero certo.
La nostra rosa è composta da 22-23 giocatori che potrebbero tranquillamente giocare titolari sempre.
Si parla ovviamente di turnover perché 3-4 elementi esperti sono rimasti fuori, ma se andiamo ad analizzare bene la nostra formazione, atleti come Infimo e Spila giocherebbero titolari in Eccellenza ovunque.
Poi altro dato che voglio evidenziare è che della rosa della prima squadra fanno parte degli under davvero validi.
A me sinceramente non è mai capitato, nelle squadre in cui ho giocato, di trovare dei giovani così bravi e pronti. Ieri è stata la vittoria del gruppo.
E non era facile dal momento che alcuni dei nostri avevano disputato pochissime partite.
Non far pesare l’assenza di gente come Mariniello, Fanelli è proprio la dimostrazione che possiamo contare su una bella rosa”.
Vi state caratterizzando quest’anno proprio per essere un gruppo unito e determinato
“Sì, questo sicuramente.
La rosa è composta oltre che da validi giocatori, anche da uomini, da bravi ragazzi.
Non c’è la classica “mela marcia” presente a volte in alcuni gruppi, in alcune squadre.
Qui c’è un gruppo ben affiatato, sia nello spogliatoio che in campo. Ci sono coesione, unità d’intenti. La differenza è proprio questa.
Se i risultati sono sempre arrivati, ad eccezione della particolare gara di Minturno, il motivo è anche questo.
Se si vuole vincere, occorre cominciare a farlo partendo proprio dallo spogliatoio”.
(Ufficio Stampa Pol. Gaeta)