Gallaccio vs. Massella: Domenica in via di Centocelle sarà sfida nella sfida tra i due super bomber di Certosa e Pomezia

Gallaccio vs. Massella: Domenica in via di Centocelle sarà sfida nella sfida tra i due super bomber di Certosa e Pomezia

Domenica prossima uno dei piatti forti della quarta giornata del Girone A di Eccellenza sarà certamente il match tra Certosa e Pomezia.

La squadra di Marco Russo è reduce dal bel successo corsaro a Cerveteri (prima vittoria del club romano nel massimo campionato regionale, ndr), mentre quella di Scaricamazza ha centrato il quarto successo si cinque tentativi tra coppa e campionato, aggiudicandosi il big match con l’Academy Ladispoli.

Le due squadre si sono già trovate di fronte in occasione dei preliminari di coppa e quel giorno a vincere furono Lo Pinto e compagni grazie ad una rete di Christian Massella.

Per presentare la sfida abbiamo raccolto le parole dello stesso centravanti pometino e quelle del suo contraltare Michele Gallaccio.

I due sono legati da un’amicizia di vecchia data e non hanno perso l’occasione per inviarsi reciproci attestati di stima e scherzose punzecchiature alla vigilia del match che li vedrà di fronte.

 

MICHELE GALLACCIO 

 

Domenica scorsa il Certosa ha conquistato i suoi primi tre punti nel Campionato di Eccellenza ed anche tu ci hai messo la firma.

Come ti stai trovando in questa nuova realtà?

“Ero già stato alle dipendenze di mister Russo nella passata stagione e mi ero trovato benissimo con lui e con il suo staff.

Si sono rivelate persone molto serie e corrette ed in questo periodo è davvero difficile incontrare uomini del genere.

Per questo motivo è stato un piacere seguirlo anche in questa avventura e devo dire che questo club si sta rivelando un ambiente sano, una vera famiglia.

Sono davvero felice di farne parte, spero con tutto il cuore di continuare a far bene e ripagare tutti per la fiducia”.

Il vostro calendario è tutt’altro che benevolo nelle prime cinque giornate, ma avete già dimostrato di potervela giocare alla pari con tutti.

“Sapevamo che la partenza sarebbe stata molto difficile, dovendo affrontare squadre molto più attrezzate di noi.

La società aveva allestito una rosa per puntare a vincere il Campionato di Promozione, poi all’improvviso è arrivata la notizia del ripescaggio in Eccellenza.

Avendo cominciato la preparazione il 20 agosto, non siamo ancora al meglio sotto il profilo fisico.

Dopo le prime tre partite abbiamo raccolto quattro punti ed è un buon bottino, però siamo consapevoli che serve ancora tanto lavoro”.

Domenica affronterete il Pomezia che avete già sfidato in occasione del turno preliminare di Coppa Italia.

Che genere di gara ti aspetti?

“Sappiamo che ci troveremo di fronte una squadra costruita per vincere e che ha cominciato la preparazione prima di noi.

Conosco bene mister Scaricamazza ed ho numerosi amici in quella squadra.

Sarà una partita molto difficile, ma daremo il massimo per centrare un risultato positivo”.

Certosa rappresenta l’ennesima sfida della carriera di un calciatore incredibile come te.

Quali obiettivi ti sei dato quando hai accettato di viverla?

“Come dicevo prima, questa scelta è stata dettata dal grande rapporto che ho instaurato con il mister e con i suoi collaboratori.

Il mio desiderio è ripagarli con tutte le mie forze.

Riuscire a mantenere la categoria sarebbe per me una grande gioia.

Questo è il mio obiettivo principale, cercando di segnare ovviamente più gol possibile”.

Parlavi di amici e tra questi c’è Christian Massella.

Voi due avete giocato insieme ai tempi del Guidonia.

Vuoi mandargli un messaggio?

“A Christian voglio bene, è un amico ed un grande attaccante, però domenica deve venire accompagnato al campo, perché se lo incontro da solo nel parcheggio (ride)…”.

 

CHRISTIAN MASSELLA

 

Da dove nasce l’idea di tornare a vestire la maglia del Pomezia?

Nella stagione passata non trovai l’accordo per rimanere e la cosa dispiacque sia a me che al Presidente Bizzaglia.

Negli ultimi giorni di luglio la società mi ha richiamato e sono stato molto felice di tornare qui.

Sono legato a questo club e spero sinceramente di aiutarlo a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato”.

Giocare per una squadra che punta senza mezzi termini al successo finale è una grande responsabilità, specie se ne sei il terminale offensivo ed uno dei calciatori più rappresentativi in assoluto.

La pressione ti carica o ti preoccupa?

“Quando sei abituato ad essere considerato un giocatore importante per la squadra in cui militi, devi saperla gestire.

Francamente io non la sento questa pressione, ma vado in campo sempre per vincere e dare il massimo, giocando tranquillo come ho sempre fatto.

Secondo me, Pomezia è una piazza che merita categorie diverse.

Io sono venuto per cercare di riportarla In Serie D anche per il grande rapporto che ho con il Presidente”.

Avete cominciato la stagione in maniera esaltante sia in campionato che in Coppa Italia.

Secondo te, nel Girone A quali sono le vostre rivali più pericolose?

“Nelle prime uscite siamo andati bene, anche se essendo una squadra tecnica ed abituata a giocare a calcio alcune volte i campi ci hanno un po’ penalizzato.

In squadra abbiamo ragazzi che non sono abituati a giocare in una squadra che mira a vincere ed è compito di noi più esperti trascinarli ed aiutarli nel loro percorso di crescita.

Penso comunque che si stia formando un bel gruppo e che si cementerà ancor di più sia attraverso le vittorie che in virtù delle sconfitte che, prima o poi, fatalmente potranno arrivare.

Per quanto riguarda le avversarie più insidiose, il Ladispoli mi è sembrato decisamente una buona squadra e credo che anche l’Aranova starà lassù fino alla fine.

Occhio anche alla W3 Maccarese, che si sta rivelando un’insidia e che merita i complimenti per quanto sta facendo”.

Domenica tornerete in via di Centocelle per affrontare un Certosa che avete già sfidato in Coppa Italia.

Quel giorno fosti decisivo, domenica che gara ti aspetti?

“Oltre ad alcuni calciatori esperti e di qualità, loro hanno molti under in rosa, ma contro di noi hanno fatto vedere che corrono fino al novantesimo e possono essere pericolosi.

Il Certosa è una squadra che gioca bene a calcio, quindi dovremo fare grande attenzione”.

Cosa vuoi dire al tuo amico Michele Gallaccio?

“Michele lo conosco bene, nonostante l’età è un giocatore che fa ancora la differenza e continua a dimostrarlo anno dopo anno.

Per domenica gli dico di stare tranquillo perché ultimamente lo vedo molto carico (ride)…”.