L’impegno del club gialloverde nel sociale è evidente dal giorno della sua fondazione, ma negli ultimi anni, grazie alla progettualità condivisa con la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale si è potuto raggiungere importantissimi risultati, dando concretezza alla naturale funzione sociale dello sport.
Integrazione e rispetto.
Inclusione ed educazione.
Responsabilità sociale applicata allo sport.
Valori condivisi dal Grifone Gialloverde e diffusi attraverso il progetto “Un Altro Calcio è Possibile”.
Uno dei punti dell’iniziativa prevede l’avvio di percorsi formativi per disabili e immigrati.
Su questa base il Grifone Gialloverde già dalla stagione sportiva 2017/2018 ha avviato una Scuola Calcio dedicata ai ragazzi diversamente abili con l’obiettivo di favorire la loro integrazione e crescita personale attraverso il gioco del calcio.
Nello specifico, attraverso il lavoro di un’equipe multidisciplinare che ha coinvolto psicologi, medici, laureati in Scienze Motorie e istruttori Scuola Calcio, è stato organizzato, un percorso annuale destinato a circa 30 persone diversamente abili.
Ad oggi hanno preso parte all’iniziativa oltre 15 ragazzi.
Il progetto fortemente voluto dal Presidente, Generale Romano e dal consiglio direttivo del Grifone Gialloverde, è un percorso pieno di potenzialità.
L’ambiente sano, ricco di valori sportivi e morali che circonda e accompagna questi ragazzi nell’avvicinarsi ad una disciplina come il calcio è fondamentale ed esalta la concezione dello sport.
L’iniziativa è coordinata da Francesco Savarese, supportato da un staff qualificato e da alcuni ragazzi delle giovanili dello stesso club.
Ecco appunto questo il punto focale dove il concetto di integrazione si esalta.
“Un Altro Calcio è Possibile” è un progetto volto a coinvolgere ogni singolo protagonista.
L’integrazione non è rivolta solo al ragazzo diversamente abile ma anche a tutti coloro che operano nel club, impegnandosi quotidianamente nelle attività sportive ed educative.
La storia di Michele Onori, atleta della Juniores, è il simbolo di questo risultato, di questo processo di integrazione: “Secondo me lo sport e nel nostro caso il calcio è uno degli strumenti più efficaci per permettere l’ integrazione e l’inclusione sociale.
Non c’è cosa più bella che vedere ragazzi uniti per raggiungere un obiettivo comune nel rispetto delle regole e dei compagni.
Lo sport, a tutte le età, è una valida esperienza per rimuovere ostacoli e suscitare interesse nei ragazzi e deve essere esercitato senza distinzioni o esclusioni. Ora stiamo parlando dell’integrazione dei ragazzi diversamente abili, ma quello che vorrei trasmettere che l’inclusione non è unilaterale.
L’effetto che “provoca” un progetto come questo, i risultati positivi e la crescita personale di ognuno coinvolge ogni componente, come detto prima, staff compreso”.
Un’altra storia proveniente dal Grifone Gialloverde.
Una ulteriore testimonianza che un altro calcio è possibile.
(Ufficio Stampa Grifone Gialloverde)