Il Città di Paliano tra campionato e coppa: “Andiamo avanti con serenità, il mio lavoro non è mai stato messo in dubbio”

Il Città di Paliano tra campionato e coppa: “Andiamo avanti con serenità, il mio lavoro non è mai stato messo in dubbio”

Sta vivendo un’annata da favola il Città di Paliano di Francesco Russo, primo in classifica nel difficilissimo girone D di Promozione in compagnia del Ceccano.

L’entusiasmo creato in stagione è contagioso e i risultati sono arrivati recentemente anche in Coppa Italia, con il passaggio ai quarti di finale ottenuto mercoledì con un perentorio 3-0 rifilato al Rocca Priora (ribaltata la sconfitta per 1-0 all’andata).

I biancorossi si stanno contraddistinguendo per una proposta di calcio seria e attendibile, diventando una delle squadre più credibili e ricercate nella provincia di Frosinone.

Senza spese folli, il progetto è ormai continuo da molti anni con lo stesso staff tecnico. Il mister Francesco Russo è al suo sesto anno a Paliano, un record davvero invidiabile in un calcio sempre più volubile.

Attratti dal romanticismo di questa piccola favola, abbiamo intervistato il tecnico della squadra, approfittando dello splendido momento che sta vivendo il club.

Mister, partirei con l’analisi della vittoria in Coppa Italia. Una vittoria difficile contro un duro avversario come il Rocca Priora, che vi ha consentito di passare il turno. 

“Esattamente, l’1-0, risultato con cui avevamo perso la partita d’andata, ci aveva lasciato l’amaro in bocca. 

A mio giudizio, abbiamo affrontato l’impegno con la giusta serenità. 

Nei primi turni, ci siamo potuti permettere di ruotare tutti i giocatori, mentre le difficoltà della partita con il Rocca Priora ci hanno imposto di mettere diversi titolari. 

Non dobbiamo sottovalutare l’importanza per un club come il nostro di raggiungere i quarti di finale della competizione, dato che è accaduto solo due volte nella nostra storia. 

Per loro poteva essere anche più importante, mentre noi siamo ancora in piena corsa anche in campionato. Non abbiamo nessun assillo, ma sono veramente contento di aver passato il turno. 

Ringrazio anche il pubblico per il supporto. E’davvero fondamentale per tutti i ragazzi.”

Che squadra avete costruito quest’anno? Quali sono le caratteristiche più importanti della vostra rosa? 

“Da diversi anni, stiamo lavorando con costanza, mantenendo lo stesso gruppo squadra. 

Quest’anno, ho chiesto delle piccole integrazioni, valutando lo spessore tecnico e soprattutto umano dei ragazzi nuovi che avremmo inserito. 

Ci serviva più esperienza e l’abbiamo ottenuta con giocatori importanti come Denni, Romagnoli e Fortunati. 

Non potevamo permetterci spese folli e il gruppo continua ad avere un’età media molto bassa. Ormai abbiamo diversi 2002 in pianta stabile e quest’anno abbiamo inserito anche qualche 2006. 

Il prioritario obiettivo di quest’anno era raggiungere la salvezza, per poi pensare a migliorare il quinto posto ottenuto lo scorso anno.”

Adesso, gli obiettivi sono cambiati. Vi considerate tra le favorite per la vittoria finale, nonostante il grande equilibrio del girone? 

Devo dire che, senza eccessive pressioni, stiamo ottenendo grandi risultati. La società non ci ha fatto richieste particolari, ma si sta creando una bella atmosfera. 

Ci stiamo allenando con abnegazione. I ragazzi sono da tanti anni in squadra insieme e siamo tutti in piena sinergia. A questo punto, vogliamo giocarci le nostre carte fino alla fine. 

Il livello del girone è davvero alto. Rispetto allo scorso anno non c’è la squadra schiacciasassi come il Valmontone, ma non ci sono nemmeno squadre cuscinetto. 

Tutte le squadre nelle zone alte sono davvero competitive. Perfino quelle più indietro, sono molto pericolose. 

Lo Sporting San Cesareo, per esempio, la scorsa domenica ci ha messo in grande difficoltà o la Polisportiva S.Angelo Romano, che lo scorso anno arrivò addirittura seconda in classifica. 

E’un girone di grande valore e i risultati si vedono anche in Coppa. La metà delle squadre qualificate ai quarti provengono dal gruppo D. “

Il calendario sarà sempre più intenso e voi dovrete fronteggiare le difficoltà del doppio impegno. Essere in corsa anche in Coppa può essere uno svantaggio o un vantaggio per il campionato? 

“Il doppio impegno non è mai facile da affrontare perchè toglie spazio agli allenamenti, che sono fondamentali nel calcio dei dilettanti. 

Penso che, arrivati a questo punto, le motivazioni prevalgano sulla fatica. Si è creato il giusto entusiasmo e speriamo di poter andare oltre le difficoltà che, inevitabilmente, potrebbero crearsi. 

Inoltre, a livello psicologico, avere sempre un’ancora di salvezza dall’altra parte potrebbe essere un punto di forza. 

Non penso che nessuna squadra sia mai contenta di essere eliminata da una competizione.

Saranno fondamentali le rotazioni. Noi, fortunatamente, abbiamo una rosa valida, di almeno venti giocatori su cui posso fare pieno affidamento. Vedremo come gestire correttamente i ragazzi nel periodo che verrà. “

(FOTO RICASOLI)

Nei passaggi precedenti dell’intervista, ci hai parlato di serenità. Quanto è importante per te avere il pieno appoggio della società, che ti sta dando fiducia da sei anni a questa parte? 

“E’davvero una società più unica che rara per il nostro calcio. Anche nei momenti difficili, il mio lavoro e quello del mio staff non è mai stato messo in discussione. 

Un sostegno indipendente dai risultati. Anche quando siamo retrocessi dall’Eccellenza, la società non ha voluto fare stravolgimenti, trasmettendoci sempre forti motivazioni. 

Nella semplicità della nostra struttura, si tende a valorizzare il lavoro umano. Siamo uniti come una famiglia e lavoriamo tutti in piena sintonia. 

Con piccoli gesti, la società ha sempre dimostrato di essere seria nel trattare con profondo rispetto tutti i ragazzi e i membri dello staff.

Come al solito, le voci girano e tanti giocatori hanno voglia di venire da noi per allenarsi in un ambiente positivo e costruttivo. 

Con questo clima, non puoi far altro che sentirti responsabilizzato verso i nostri colori e fare di tutto affinchè le cose vadano bene. 

La forza del nostro rapporto prevale sempre su qualsiasi risultato.”

Te e il Città di Paliano avete già raggiunto insieme grandi traguardi. Hai altri sogni nel cassetto da realizzare per il futuro della tua squadra?

“Vorrei raccogliere i frutti di sei anni di lavoro. Inutile proiettarci troppo in avanti. Dobbiamo rimanere concentrati, partita dopo partita. 

I ragazzi devono continuare a divertirsi e a fine anno tireremo le somme. Come sai, nel 2018-19 ho perso la finale di Coppa Italia. Sarebbe bello riprendersi ciò che mi è stato tolto….”

A cura di Francesco Mancini