Il comunicato stampa del Civitavecchia e le parole di mister Caputo sui fatti di domenica pomeriggio

Il comunicato stampa del Civitavecchia e le parole di mister Caputo sui fatti di domenica pomeriggio

Di seguito riportiamo il comunicato stampa del Civitavecchia 1920 e le riflessioni di mister Paolo Caputo in merito a quanto accaduto ieri pomeriggio a Nettuno.

L’Asd Civitavecchia Calcio 1920 a seguito dell’episodio che l’ha vista coinvolta nel pre-gara con la Virtus Nettuno, in riferimento a quanto letto stamani su alcuni organi di stampa nazionali e non, intende specificare e rendere noto il suo punto di vista e l’esatta cronistoria dei fatti.

“Si condanna in maniera inequivocabile e repentina il gesto di cui si è rimasti vittime, assurdo per il modo in cui si è protratto e, soprattutto, per le possibili conseguenze che poteva avere sulla salute dei suoi tesserati.

Si esprime piena solidarietà nei confronti del Mister e dei ragazzi rimasti coinvolti che, fortunatamente, non hanno avuto gravi ripercussioni fisiche.

Gesto fuori da ogni canone logico, ma che non ha precluso l’intenzione di giocare la gara.

Si specifica che la decisione di scendere in campo, nell’incontro in programma al Tre Cancelli, è arrivata dopo soli quindici minuti, poi sono subentrate altre problematiche istituzionali e di Ordine Pubblico a cui si è dovuto ottemperare con l’arrivo delle FF.OO., che hanno fatto slittare l’inizio alle 16,15 circa.

Si sottolinea che negli attimi susseguenti l’episodio i presenti si sono messi subito a disposizione delle FF.OO che, dopo aver svolto le indagini di rito, hanno avallato l’inizio dell’incontro.

Si precisa che si è deciso di giocare perché convinti che il calcio, cosi come lo sport in generale, debba esulare da questo genere di comportamenti, seppur gravi, perpetrati da parte di sconsiderati ma che nulla c’entrano con lo sport che amiamo.

Non è valsa la regola che lo spettacolo debba andare avanti ad ogni costo, è valso il buon senso e l’amore per questo sport.

Allo stesso tempo si dichiara la completa estraneità ai fatti e si precisa che la società non ha nessun tipo di problema pregresso con ex tesserati, giocatori o dirigenti che siano.

Siamo convinti che l’episodio rimarrà impresso nelle menti dei presenti e non, che sarà di monito, in futuro, per chi vorrà utilizzare una manifestazione sportiva come luogo di soluzione per chicchessia, ma allo stesso tempo che si debba voltare pagina per l’amore verso questo sport.”

LE PAROLE DI PAOLO CAPUTO

“In merito a quanto accaduto ieri, presso il centro sportivo della ASD Virtus Nettuno, mi preme sottolineare quanto segue.

Vivo il calcio da quando sono bambino.

Da giocatore ho avuto la fortuna, e la determinazione, di indossare maglie importanti, compresa quella delle giovanili della Fiorentina, del Venezia e dello stesso Civitavecchia.

Un amore che dal 2002 è continuato, in veste di allenatore, alla guida tecnica delle squadre più importanti del litorale laziale.

Senza falsa modestia, sono conosciuto da tutto l’ambiente calcistico regionale e nazionale come un professionista serio ed un uomo autorevole e riflessivo, che di certo non ha mai avuto acredini con chicchessia, come invece inspiegabilmente paventato nel comunicato stampa della Virtus Nettuno.

Un mondo, quello del calcio, che mi ha trasmesso valori per me fondamentali, come il rispetto e la lealtà verso il prossimo, compreso quello nei confronti dell’avversario.

Il fatto di ieri, talmente vile, mi ha scosso, non tanto perché è avvenuto ai danni della mia persona, ma soprattutto perché è accaduto dentro un centro sportivo andando quindi a violare questo nostro ambiente, mettendo quasi in dubbio quei valori, per noi imprescindibili, che quotidianamente cerco di trasmettere ai miei giocatori, così come in passato ho fatto dentro le mura della mia casa nei confronti dei miei figli.

Archivio quindi questo episodio, che fortunatamente non ha avuto conseguenze, auspicando che in futuro non accadano più simili eventi.

Il Calcio mi ha dato tanto, è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro. Il calcio è vita.Infine, mi preme ringraziare tutti per i tantissimi attestati di stima e solidarietà ricevuti in queste ore, compresi i vertici dirigenziali delle squadre che ho avuto l’onore di allenare nel corso della mia carriera da allenatore.”