Il direttore tecnico del Fiano Romano, Giuseppe Orlando: “Ci tenevo a vincere, ritrovare il Poggio Mirteto è stato emozionante”

Il direttore tecnico del Fiano Romano, Giuseppe Orlando: “Ci tenevo a vincere, ritrovare il Poggio Mirteto è stato emozionante”

Con un progetto nuovo, il Fiano Romano è partito alla grande, dopo la retrocessione dello scorso anno dal campionato di Eccellenza.

La società del presidente Claudio Pacolini ha investito sulla rosa, oltre all’inserimento di diversi giovani di spessore, ma è soprattutto l’ingresso in società di nuove figure dirigenziali ad irrobustire il club tiberino.

Tra queste, c’è sicuramente il direttore tecnico, Giuseppe Orlando, intervenuto ai nostri microfoni, per commentare anche la bella vittoria per 3-1 sul Poggio Mirteto, che ha permesso ai rossoneri di rimanere in vetta alla classifica insieme al Monterotondo.

Un match che ha consentito al direttore di ritrovare la sua ex squadra, con la quale ha collaborato fruttuosamente per diversi anni in passato:

Buongiorno direttore, ti aspettavi un inizio così prorompente del Fiano Romano, considerando anche i diversi cambiamenti in società e sul campo di gioco? 

“Mi aspettavo un grande inizio perché abbiamo allestito una squadra mediamente giovane,puntellata da over di assoluta qualità.

Quando costruisci squadre mediamente giovani, raccogli i frutti in lungimiranza ed il fatto di essere a punteggio pieno, ci deve essere solo da stimolo per fare ancora meglio. Si veniva da una retrocessione sanguinosa, bisognava tagliare netto col passato e mettere forze fresche, dallo staff tecnico ai giocatori.

Siamo sempre più gruppo, c’è entusiasmo e sintonia. Il direttore Lucani ha impostato una strategia chiara ed io sono al suo fianco per cercare di dargli tutto il mio supporto.”

A quali aspetti dirigenziali ti stai dedicando? Quali saranno, a tuo giudizio, gli obiettivi sportivi per questa annata? 

“Nelle ultime stagioni, ho avuto più ruoli da “tribuna e da computer” li definisco così. Mi spiego, mi occupavo prevalentemente di scouting e match analysis e poi facevo la relazione al pc e consegnavo alla società periodicamente il frutto del mio lavoro in poche parole.

Adesso è un lavoro più quotidiano, più da dirigente operativo. Affianco il DS Lucani nella gestione della squadra, calciomercato, materiali, logistica, vado in panchina con i ragazzi, insomma un ruolo molto centrale e polivalente. Sto a stretto contatto con i ragazzi e questo mi permette di capire l’umore, gli stati d’animo, tutte le varie sfaccettature, fino ovviamente alle situazioni di campo.

Anche con il mister Lascaro ed il suo staff c’è un ottimo feeling. Il mister è una persona umile ma allo stesso tempo sicura di sé. Di lui mi piace il fatto che sa ascoltare, ti da importanza, crede nel confronto. Siamo veramente felici della scelta fatta.”

Infine, concluderei queste battute con un pizzico di nostalgia, come è stato ritrovare il Poggio Mirteto? Che partita è stata e come li hai visti, rispetto alla tua ultima stagione? 

“Ritrovare il Poggio Mirteto è stato emozionante, sono sincero. Ho condiviso tanti bei momenti con loro e per me che vivo il calcio in maniera passionale e viscerale, la giornata di ieri è stata una giornata all’insegna dell’ansia che si è tramutata in adrenalina.

Ci tenevo a vincere sono sincero. Nessuna rivincita niente di personale, per carità. Nel calcio e nella vita esistono i cicli e le cose si fanno sempre in due. Evidentemente il mio ciclo a Poggio Mirteto era finito e meglio del Fiano Romano non potevo trovare.

Come li ho visti? Sicuramente, dietro senza Calabresi e Surber hanno perso moltissimo, anche se in porta hanno uno dei portieri più forti della categoria come Luciani. Portiere che ti porta almeno 10 punti a campionato. A centrocampo hanno guadagnato tanto invece con Rodolfi, play fortissimo. Pileri, ex Fiano, ottimo innesto.

Anche se c’era lo scorso anno, mi piace moltissimo Paoloni, giocatore dotato di una tecnica sublime. Davanti, il solito Delvecchio che senza infortuni fa doppia cifra sicuramente. In panchina e sulla scrivania ci sono due persone che oramai sono sintomo di affidabilità per la categoria come mister Domenici ed il DS Pieroncini. Vorrei spendere anche due parole per il Team Manager Federico Marocchini, meticoloso ed instancabile nel suo lavoro. Auguro a loro il meglio.”

A cura di Francesco Mancini