A cura di Andrea Curati De Pietro
Un avvio di stagione scoppiettante, secondo posto nel Girone A di Juniores Elite, undici punti conquistati, frutto delle tre vittorie in serie nelle ultime altrettante giornate e dei due pareggi con Sff Atletico e Accademia Calcio Roma, nove reti messe a segno e solo due subite in cinque gare, e uno zero importante sul tabellino delle sconfitte. È questo il curriculum del Certosa di Ranalli e il suo pedigree di inizio stagione.
Una formazione che sa come si difende sotto pressione e sa come attaccare. Un allenatore con molta esperienza alle spalle che sicuramente sta trasmettendo al suo gruppo di ’99 come togliersi grandi soddisfazioni, come del resto fece sempre nella categoria Juniores nella stagione 2013-2014 quando vinse il titolo regionale e nell’anno successivo quando al primo anno di elite portò i ’96 ai quarti di finale eliminati poi solo ai supplementari dal Tor di Quinto.
Mister Ranalli è intervenuto ai nostri microfoni per commentare e dire la sua su questo avvio di campionato e sugli obiettivi stagionali della sua formazione.
Buongiorno mister Ranalli,
Un avvio brillante di campionato, qual è il segreto per averlo affrontato in questo modo?
“Abbiamo avuto un avvio di stagione importante, se devo essere sincero me lo aspettavo perché conosco la forza di questi ragazzi e la loro qualità. Abbiamo cominciato la preparazione il 17 agosto facendo anche dei tornei come quello di Grottaferrata, abbiamo un gruppo misto importante composto da ragazzi del ’97, ’98 e ’99. Ho notato questa estate delle defezioni, non sul piano della qualità, ma sotto l’aspetto mentale. Avevano bisogno di credere in quello che dovevano e potevano fare, ora che l’hanno capito ne stiamo prendendo i frutti e sicuramente abbiamo ancora ampi margini di miglioramento.”
E’ il quarto anno di Juniores in panchina per lei al Certosa, crede che quest’anno questa rosa possa ripetere le gesta di quella che ha vinto il titolo regionale o dell’anno delle finali?
“Sicuramente quelli erano gruppi importanti, ma senza presunzione, vedendo quello che stanno facendo, questi ragazzi potrebbero fare anche meglio. Tenendo sempre presente il rispetto e il valore degli avversari chiaramente. La forza di questo gruppo è il gruppo stesso, ho una rosa di 23 giocatori e li faccio ruotare tutti perché tutti devono sempre avere gli stimoli giusti stando sempre pronti in qualsiasi momento quando li chiamo in causa.”
Nella prossima gara andrete a fare visita al “Candiani” a una Nuova Tor Tre Teste reduce da una sonora sconfitta al “Vigor Sporting Center”, che squadra pensa di incontrare e come vi state preparando?
“Loro sono sempre la Nuova Tor Tre Teste, hanno sempre un certo blasone e non credo che gli permettano di continuare ad avere questi risultati. E’ proprio questo loro trend negativo che mi preoccupa, perché sicuramente troveremo una squadra affamata che avrà voglia di riprendersi i punti lasciati per strada in questo avvio di stagione. Da una parte sono preoccupato, ma dall’altra ho fiducia nei miei ragazzi e nella loro forza, trovare una squadra combattiva e volenterosa gli darà gli stimoli giusti per giocare una partita importante e sicuramente li spingerà ad andarsi a prendere i tre punti in palio.”
Qual è la sua filosofia di gioco?
“Io prediligo il possesso palla, perché finché abbiamo noi il controllo del gioco gli avversari non possono farti male. Non dobbiamo mai scoprire il fianco restando sempre guardinghi senza mai abbassare la concentrazione. Non ho un modulo fisso, non mi piace adattare giocatori in ruoli che non hanno nelle corde, preferisco adattare il mio gioco alle loro caratteristiche. E’ ciò che faccio ogni anno, guardo, osservo le loro capacità e da lì capisco che modulo adattare. Quest’anno ne ho cambiati addirittura quattro cercando il punto di equilibrio anche in corso di gara, è importante che i miei ragazzi siano pronti ad ogni cambiamento e devono saper ritrovarsi, tramite il lavoro in settimana, a gestire situazioni diverse.”
Siamo solo alla sesta giornata, ma siete a un punto dalla vetta, quale obiettivo si può prefiggere questa rosa?
“Io non mi nascondo, io voglio portare questa squadra a vincere il campionato. Lo possono fare per qualità, per tenace e per la loro grande attitudine. Questa idea l’ho maturata dopo la sconfitta per 6-0 nel Torneo di Grottaferrata contro la Vigor Perconti. Da lì ho capito che lavorando si sarebbero potuti ottenere grandi risultati perché ho intravisto in loro qualcosa di importante. Io sono un allenatore leale e sincero verso i propri giocatori, ma pretendo anche tanto da loro, sia in settimana, sia in partita.”
Il girone A è stato descritto come un raggruppamento di ferro, qual è il suo pensiero a riguardo?
“La differenza fra i due gironi è netta, nel nostro ci sarà una battaglia fino alla fine della stagione perché sono presenti numerose squadre di un certo blasone, sia delle belle sorprese come la Boreale e il Civitavecchia. Secondo me chi arriverà sopra di tutti sarà la formazione che riuscirà a stare di più sul pezzo trovando un equilibrio che gli permetterà di andare a vincere in campi ostici dove non è facile strappare punti. Ma ripeto se i miei ragazzi continuano così non vedo perché non crederci.”
I suoi ragazzi oltre ad impegnarsi e divertirsi con sani principi, quale futuro non immediato prevede per loro?
“Questi ragazzi hanno qualcosa in più, in tutte e tre le annate di quest’anno ci sono giocatori che potranno calcare palcoscenici importanti sempre però rimanendo concentrati lavorando sodo.”