JUNIORES, FUTBOLCLUB: “WONDER” BOI SCATTA: “ALTRO CHE SQUADRA DI FIGHETTI, VOGLIAMO VINCERE CONVINCENDO!”

JUNIORES, FUTBOLCLUB: “WONDER” BOI SCATTA: “ALTRO CHE SQUADRA DI FIGHETTI, VOGLIAMO VINCERE CONVINCENDO!”

Il numero 10 della Juniores Elite di Viale degli Olimpionici,  (classe 1995) allenato da mister Gaetano Magro, è carico a mille in vista della sfida con l’Almas di domani e per il campionato che lo aspetta alla consacrazione come uno dei migliori talenti del campionato. Genio, qualità palla al piede e un rapporto stretto con la Società Orange che dura da 5 anni, e che con lui ad innescare le punte Lenzerini e Giovannini, può davvero cercare di regalare il primo titolo d’Elite alla società del presidente Bergamini. Un po’ fantasista, un po’ ala, è imprescindibile per gli schemi del tecnico di Scicli ex Palestrina, dove nel 4-3-3 del Futbolclub regala imprevedibilità, nel mito di Francesco Totti e Alberto Aquilani – sono nati lo stesso giorno, il 7 luglio – spiega: “mi diverto da matti e mantengo i piedi per terra anche quando ci danno della squadra di “fighetti” perchè poi, in campo, siamo fieri di lottare duro per smentire tutti sul campo, vincendo.ALESSANDRO BOI JUNIORES ELITE FUTBOLCLUB 1995

Alessandro, domani altro big match contro l’Almas già battuto in finale al trofeo Paolo Testa giusto un mese fa, ma per voi è importante continuare a vincere….

Vero, perchè abbiamo un gruppo dove la qualità è davvero tanta, oltre a noi e alla Tor Tre Teste, c’è l’Almas, c’è il Savio e a quanto pare ci sono anche Ciampino e Ceccano, che ci precedono in classifica. Perciò vuol dire che le partite in cui dare il massimo sono davvero tantissime e non ci si può mai arrendere davanti a nulla. Noi l’anno passato so che se avessimo avuto più fortuna, grinta e regolarità con le piccole avremmo potuto fare ancora meglio. Va bene così, io so che così non avremo scuse anche perchè già abbiamo perso 3-2 contro la Spes Montesacro. Non ci sarà il pericolo di distrarsi più.

Nei big match però avete sempre avuto un ottimo rendimento, dato che avete battuto al ’93 il Savio, ma quale è la squadra con cui voi della Juniores avete la maggiore rivalità?

Sentiamo tantissimo a livello emotivo le sfide contro la Spes Montesacro, con cui ci siamo sempre accapigliati parecchio fin dalle sfide con i giovanissimi. Molto spesso non è affatto vero che le cose di campo finiscono in campo. Anche se nel rispetto reciproco e nella sportività più totale, la grinta che tutte e due le selezioni hanno messo negli anni quando si giocava contro era clamorosa. Tutti noi sappiamo che quella con la Spes non è una gara normale, almeno per i classe 1995 presenti, poi quando non ci saremo più noi, ci sarà sempre qulla col Tor di Quinto.

Avete perso proprio contro di loro per quale motivo secondo te?

Quella credo sia stata una sconfitta episodica, ma ci ha insegnato che puoi avere tutte le doti del mondo ma vanno “spalmate” dal primo al novantesimo ed oltre, perchè altrimenti se un avversario ci crede più di te, alla fine trova sempre lo spunto giusto. E ti batte, mentre tu stai ancora chiedendoti il perchè.

Ancora scottato dal palo di Barbarella nelle finali dell’anno passato, quello che poteva portarvi sul 3-0 contro la Vigor Perconti che poi ha passato il turno?

Ora Alessandro Barbarella non c’è più, è in promozione all’Atletico Vescovio, ma non è giusto gettargli la croce addosso perchè nella gara coi blaugrana ho fallito anche io un gol clamoroso, perciò tutti si ricordano del suo legno ma abbiamo avuto un altro blackout di cui sopra. E abbiamo pagato il conto forse oltre i nostri demeriti. Almeno sappiamo già cosa va evitato ad ogni costo. Anche perchè nell’ambiente molti avversari con noi danno più del massimo perchè come detto ritengono il Futbolclub la squadra dei fighetti. E noi vogliamo vincere convincendo, senza superare mai i limiti della rivalità sportiva. Magari fossimo noi a vincere il primo titolo regionale elite della società!

Questa nomea di squadra snob a cosa credi sia dovuta?

Purtroppo o per fortuna, e io dico per fortuna, abbiamo avuto già dalle nostre famiglie, dagli insegnanti e dagli allenatori un certo tipo di educazione, e noi siamo felici di quello che rappresentiamo. Amiamo questa società, io per primo, che prima giocavo al Centro Calcio Federale all’Acquacetosa, sempre zona Roma Nord e poi non ci ho pensato un secondo, 5 anni fa, a ricominciare qua dai giovanissimi. Siamo e vogliamo essere l’orgoglio di Roma Nord, dei Parioli e vogliamo dimostrare che anche noi possiamo portare titoli e giocare alla grande, anche mollando qualche calcione. Pur non avendo la pelle come una tappezzeria o tagli di capelli improbabili. A noi nessuno impone nulla, ma a me personalmente, e se vedete anche ai miei compagni non importa nulla di creste per aria o “doppi tagli”: solo passione, calcio e voglia di migliorarsi, perchè il calcio fa diventare uomini in fretta anche senza dover apparire per qualcosa di esteriore.

Tu ricordi spesso per il fisico magro e la tecnica, oltre che proprio per il numero ed i capelli, il fantasista del Psg Javier Pastore, ti ci rivedi?

Ma magari essere forte un decimo del campione argentino, è divertentissimo e decisivo anche se non ho mai pensato a questa vicissitudine. Forse perchè porto molto palla  e prediligo l’ultimo passaggio al gol anche se voglio migliorare il mio score dell’anno passato, 12 gol. Gli assist sono di più ma non li conto, mai fatto perchè lo considero un mio dovere mandare in porta i compagni, anzi, dico, gli amici. Infatti il mio migliore amico e compagno di squadra è proprio uno che gioca tutti i sabati e da anni, con me in squadra, Andrea Giovannini. Siamo inseparabili, io a casa sua, lui da me, si esce insieme, e questa intesa di certo ci aiuta anche in campo: a volte gli metto il pallone sulla corsa anche senza guardarlo.

Il tuo ruolo non è sempre chiaro, cosa ti senti? Punta, ala, trequartista, centrocampista creativo?

Io sono un’ala, destra o sinistra, ma se il mister Magro mi dà la 10 va benissimo. So e cerco sempre di migliorare, basta vincere, e lo dico davvero, della mia prova mi importa se serve a vincere, se pareggiamo o perdiamo chiudo baracca e burattini e non voglio mai sentire nulla e nessuno, anche se faccio 3 gol. I compagni mi chiamavano “Aquilani” per il mio casco di capelli e l’amore per l’assist, ma a parte questi aspetti non c’entro nulla col campione della Fiorentina?

Se dovessi scegliere un campionissimo con cui andare a cena fuori?

A parte che i miei genitori hanno un ristorante, quindi la domanda è appropriata, vorrei indicare Totti, perchè sono romanista anche in una zona, Roma Nord, zeppa di laziali, e capitan Zanetti, esempio di professionalità infinita e amore per la maglia.

Mister Gaetano Magro ha l’aria di essere uno tosto, che parla tanto. Tu lo trovi spesso a “urlarti” indicazioni, giocando sulla fascia, come esterno d’attacco nel 4-3-3. Mal di testa ogni sabato?

Ah se per questo anche in allenamento! (dice ridendo) Ma è normale è il destino di tutti quelli vicino alla linea laterale, e poi vuol dire che se mi “stressa” allora a me tiene particolarmente. Per fortuna non sono mai stato indolente, nè a scuola, frequento il liceo classico, nè nella vità nè sul rettangolo verde. I mister mi apprezzano, credo, perchè sono io che spesso decido di tornare in difesa a dare la classica “mano” dietro per contrastare e recuperare palla. Non me lo hanno mai dovuto dire. E forse per questo correre sempre per tutta la gara, nè mister Cardone nè mister Magro mi hanno mai lasciato fuori. Sono un numero 10 strano, lo so.

Mister Magro ha qualche “fissa” particolare? Qualcosa che ti rimprovera?

Mister Magro ha con noi tutti un grande rapporto ma con me credo sia ottimo. Mi ha insegnato tantissimo, mi tartassa a fin di bene, forse lo fa ancora un po’ “incazzare” il fatto che rallento a volte la giocata, il passaggio, ma è nella natura del fantasista ogni tanto. Per il resto, è un maniaco di Antonio Conte e della Juventus, ci parla tantissimo dell’approccio alla gara e dello stile tattico dei bianconeri ma anche di tanti altri top team. E noi cerchiamo di assorbire il più possibile.

Se non dovessi sfondare nel calcio, cosa vorresti diventare da adulto?

Finisco il liceo e giocherò ancora tanto a calcio, spero di arrivare il più in alto possibile, ma lavorerò di sicuro nell’ambito economico e farò l’università perchè anche se non amo particolarmente la scuola studierò per aprirmi un’attività commerciale o magari proseguire la tradizione di quella di famiglia.

ALESSANDRO BOI FANTASISTA '95 FUTBOLCLUB

Noti avversione, all’ultimo anno di scuola, da parte dei professori, per il giocatore di calcio?

Molto spesso si, anche malcelata. Ma questo credo che nel novanta per cento dei casi sia colpa nostra, dei maschi, perchè le ragazze, che facciano nuoto, tennis, equitazione o danza, a prescindere dallo sport, credo che studino da sempre più di noi al di là della durezza degli allenamenti. Noi giovani calciatori magari ci marciamo un po’ troppo, ci culliamo sugli allori e sulla scusa della partita o dell’allenamento e magari il professore di turno ha maturato negli anni un pregiudizio che possiamo scardinare solo con tanta applicazione e studio, ma nulla di impossibile.

Grazie Alessandro, e buon campionato!

Grazie, buon campionato a te, alla redazione di “Sportinoro” e a tutti i tifosi della Juniores, e sempre Forza Futbolclub!